Il gas mostarda è un'arma utilizzata nella guerra chimica che causa enormi vesciche sulla pelle e sulle mucose con cui viene a contatto. Chi ha avuto la sfortuna di essere colpito da questo gas (tipicamente di colore giallo-bruno) ha affermato di aver avvertito un odore pungente simile a quello dell'aglio o, per l'appunto, della mostarda. Nella maggior parte dei casi quest'arma non è letale, nonostante i suoi effetti siano estremamente temuti. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, perché è così pericoloso e qual è la sua storia.
Cos'è il gas mostarda?
Il gas mostarda, chiamato anche iprite o tioetere del cloroetano, è composto da una molecola a base di cloro e zolfo con formula chimica C₄H₈Cl₂S. L'iprite gassosa, quando viene rilasciata in aria, può percorrere lunghe distanze trasportata dal vento, mentre se viene introdotta nell'acqua può contaminarla, rivelandosi estremamente tossica in caso di ingerimento. Questa particolare molecola è in grado di distruggere le cellule di pelle e mucose con cui viene a contatto, creando grandi vesciche e piaghe.
Gli effetti del gas mostarda
L'iprite è un irritante potentissimo che può causare vesciche su pelle, occhi e tratto respiratorio di chi ne viene investito. Inoltre questa sostanza danneggia il DNA delle cellule, specialmente quello del midollo osseo, comportando una ridotta produzione di cellule del sangue, oltre che ad aumentare la probabilità che si sviluppino tumori – anche se, ironia della sorte, questa sostanza nel corso della storia è stata anche utilizzata per curare il cancro, ma di questo ne parleremo a breve.
Va anche segnalato come questo gas sia più denso dell'aria, riuscendo quindi a penetrare agevolmente tra le trincee nemiche, diffondendosi con estrema rapidità e causando numerosi feriti in poco tempo.
Abbiamo deciso di non riportare in questo articolo foto di persone colpite da quest'arma e ci limitiamo a mostrarvi un'illustrazione di inizio Novecento che riporta gli effetti su un cavallo, ma è sufficiente fare una veloce ricerca sul web per vedere i terribili effetti di quest'arma sull'essere umano.
Chi lo ha inventato e quando
La sintesi della molecola di iprite risale alla seconda metà dell'Ottocento, quando il chimico Frederick Guthrie la ottenne per la prima volta facendo reagire etilene (C2H4) e il dicloruro di zolfo (SCl2). Visti gli effetti si pensò di sfruttare questa particolare sostanza come arma: venne utilizzata per la prima volta nella Prima Guerra Mondiale, durante la battaglia di Ypres nelle Fiandre, il 12 luglio 1917.
In realtà nel 1946, al termine della Seconda Guerra Mondiale, si riuscì a ottenere il "nitrato mostarda" – cioè un gas mostarda nel quale l'atomo di zolfo era sostituito da uno di azoto. Si osservò come questa nuova sostanza fosse in grado di ridurre la crescita di tumori, diventando in poco tempo parte integrante dei trattamenti chemioterapici – in particolar modo come cura di cancro ai linfonodi. Purtroppo, nonostante possa essere utilizzato anche per salvare delle vite, l'utilizzo di questo gas non è cessato e negli ultimi decenni è stato impiegato molte altre volte, come ad esempio in Medio Oriente – dove pare sia stato utilizzato anche contro civili, specialmente in Siria ed Iraq.