Soprattutto nel corso delle guerre di oggi, l’accesso a internet è essenziale perché permette di essere costantemente aggiornati sulla situazione del campo di battaglia e sugli spostamenti e le mosse delle truppe nemiche. In questo senso negli ultimi mesi, sia nel contesto della guerra in Ucraina sia all’interno della Striscia di Gaza, è cresciuto l’utilizzo di sistemi satellitari che permettono l'accesso alla rete, come Starlink, la costellazione di oltre 6000 satelliti creata dalla società Space X di proprietà di Elon Musk. Starlink mira a fornire internet via satellite ad alta velocità a livello globale, incluse le zone più remote della Terra. Ma come sta venendo utilizzato nei contesti di guerra?
Come e perché Starlink è usato in guerra
Nonostante sia attualmente più costoso di altri sistemi, usare Starlink per connettersi a internet richiede solo di possedere un’antenna che dalla Terra comunichi con i satelliti in orbita, consentendo in pochi minuti una connessione veloce e accessibile anche in aree molto remote del Pianeta, come zone rurali o isolate. Anche in situazioni estreme, come una guerra, Starlink sta facendo la differenza, riuscendo a consentire l’accesso alla rete e alle comunicazioni: in particolare nella guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza questo sistema satellitare è stato utilizzato da alcune delle forze in campo e questo è stato motivo di discussione tra gli analisti.
Senza dubbio l’uso di Starlink nei conflitti in corso oggi è utile dal punto di vista tattico e militare perché l'uso combinato del sistema e di droni permette di inviare dati e informazioni in tempo reale sugli scontri e i movimenti delle forze in campo e anche di attaccare le truppe nemiche con precisione notevole.
Questo apre anche una discussione relativa al controllo dell’accesso alle comunicazioni e dunque all’informazione da parte di un singolo, motivo per il quale l’Europa ha deciso di creare un sistema di internet satellitare, concorrente a Starlink, Iris² (il nome indica “infrastruttura per la resilienza”) per cui ha investito più di 2,4 miliardi di euro e che dovrebbe entrare in funzione proprio durante il 2024.
L'impiego di Starlink nel conflitto in Ucraina
Dall’inizio del conflitto in Ucraina, nel febbraio 2022, Space X ha donato alle forze militari ucraine più di 1300 terminali per utilizzare la connessione ad internet satellitare Starlink, con un grande beneficio per la comunicazione e il coordinamento tra le forze militari di Kiev. Alla fine del febbraio 2024, però, l’esercito ucraino ha dichiarato di avere prove dell’utilizzo dei satelliti di Starlink anche da parte dell’esercito russo nei territori occupati, in particolare nella regione di Donetsk. Questo nonostante lo stesso Elon Musk abbia dichiarato di non aver in alcun modo negoziato con Mosca per il suo utilizzo.
Naturalmente l’utilizzo di Starlink in situazioni di conflitto può sfuggire a un controllo rigido da parte di Space X, che nel caso del conflitto in Ucraina ha dichiarato di provvedere a segnalare e, nel caso, disattivare eventuali terminali che venissero utilizzati dalla Russia. Il problema è che spesso, soprattutto se ci si trova molto vicini al fronte dei combattimenti, è complesso distinguere tra un utilizzo da parte delle forze ucraine o di quelle russe. I terminali, infatti, possono utilizzare geolocalizzazioni false per nascondere la propria reale posizione.
L'utilizzo del sistema di satelliti Starlink nella guerra a Gaza
Nel tragico contesto della guerra tra Israele e Hamas e nella conseguente occupazione israeliana della Striscia di Gaza, alla fine dell'ottobre 2023 Elon Musk ha dichiarato che Space X avrebbe garantito l’uso di Starlink a Gaza per favorire le comunicazioni, in particolare delle organizzazioni umanitarie. Questa decisione ha fatto seguito ai prolungati black-out che hanno isolato la Striscia dopo agli attacchi delle forze armate israeliane.
A metà del febbraio 2024, il governo israeliano ha annunciato l’approvazione dell’uso di Starlink nella Striscia. Oltre che per scopi di informazione e comunicazione, il sistema viene utilizzato anche per finalità mediche, consentendo collegamenti da remoto con equipe mediche a sostegno del personale sanitario presente nella Striscia.