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27 Novembre 2025
11:28

Cos’è il vortice polare e perché si parla di un suo indebolimento: cosa significa per l’inverno in Italia

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare del vortice polare e di un suo indebolimento (a causa di un riscaldamento stratosferico), che potrebbe causare un inverno particolarmente rigido in Europa. Vediamo cos'è il vortice polare e come funziona.

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Cos’è il vortice polare e perché si parla di un suo indebolimento: cosa significa per l’inverno in Italia
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La circolazione atmosferica. Credit: Severe Weather Europe

Con il recente abbassamento delle temperature, anche in Italia si è iniziato a parlare del “vortice polare” e del suo indebolimento come possibile causa dell'inverno rigido che ci aspetta. Ma cosa vuol dire tutto questo? Il vortice polare è una sorta di ciclone permanente sopra i poli terrestri, alimentato dalle bassissime temperature. Quando questo vortice è compatto trattiene il freddo in alto, ma se si indebolisce può diventare discontinuo e, quindi, più sensibile ai disturbi provenienti dalla troposfera.

Secondo quanto rilevato dai meteorologi, attualmente il vortice polare è “ai minimi storici” e ha registrato valori eccezionalmente bassi del vento a 10 hPa – il livello più basso mai osservato negli ultimi 45 anni – a causa di un rapido riscaldamento stratosferico. Cerchiamo di capire perché un vortice polare più debole potrebbe causare un inverno più rigido in Europa.

Cosa sta indebolendo il vortice polare e le possibili conseguenze

Per semplificare, possiamo dire che il vortice polare è una sorta di anello di venti molto forti che ruota attorno ai poli terrestri, alimentato dalle temperature bassissime. Il vortice polare si distingue in due componenti: una ad alta quota (nella stratosfera) con correnti ad alta velocità di forma pressoché circolare, e una componente più bassa (nella troposfera) a latitudine più bassa: questa componente viene chiamata corrente a getto (o jet stream).

Il ruolo di queste correnti a getto è quello di “confinare” l'aria molto fredda polare, impedendole di raggiungere latitudini più basse. Come anticipato, questo vortice si sta indebolendo, a causa di un riscaldamento rapido della stratosfera (Sudden Stratospheric Warming, SSW) che sta colpendo gli strati inferiori, portando già freddo e nevicate in alcune aree degli Stati Uniti e del Canada.

Infatti, in caso di riscaldamento ad alta quota, il vortice polare può indebolirsi o addirittura “rompersi”, diventando discontinuo. Di conseguenza, questo indebolimento può favorire la discesa di aria fredda e instabile verso le nostre latitudini.

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A sinistra il vortice polare quando è stabile, a destra quando è instabile. L’immagine mostra chiaramente come il vortice instabile permetta la discesa di aria fredda verso latitudini più basse. Credit: NOAA

Come visibile anche nell'immagine qui sopra, un vortice polare forte (e quindi stabile) implica una forte circolazione polare, che blocca l'aria più fredda nelle regioni polari e ne impedisce la fuoriuscita. Al contrario, un vortice polare debole ha molte più difficoltà a contenere l'aria fredda. Per spiegarlo in modo semplice è come se, a causa del SSW, si aprisse un “varco” nella barriera che confina l'aria fredda polare. A quel punto, questa aria fredda proveniente dall'Artico può scendere e raggiungere latitudini più basse, aumentando le probabilità di ondate di freddo sull’Italia e, più in generale, su tutto il Mediterraneo.

Le previsioni per i prossimi giorni: arriverà la neve?

Ma, quindi, è certo che il prossimo inverno europeo sarà particolarmente rigido? Secondo i meteorologi, un vortice polare debole non significa in automatico che è in arrivo una stagione invernale gelida. In molti casi, questi disturbi del vortice polare restano confinati in quota e non modificano la circolazione sull'Europa. Un vortice polare poco compatto, comunque, può indebolirsi più facilmente: bisognerà quindi aspettare eventuali cambiamenti per avere maggiori certezze.

Dal punto di vista delle previsioni, il meteo sull'Italia sarà perlopiù stabile: al Nord, infatti, è previsto tempo soleggiato e stabile su quasi tutti i settori fino al weekend, con temperature massime intorno ai 10 °C.

Al Centro sarà prevalentemente soleggiato o poco nuvoloso fino a domenica su Toscana, Lazio e Umbria (temperature massime tra 8 e 11 °C), ad eccezione delle zone appenniniche più interne, dove è prevista neve dai 900 metri. Al Sud, invece, per la giornata di oggi è prevista instabilità su Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia con piogge e rovesci intermittenti (temperature massime fino a 14 °C), mentre tra venerdì e domenica sarà prevalentemente soleggiato e massime tra i 14 e i 17 °C.

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