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La Croce Rossa Internazionale ha come obiettivo principale quello di fornire assistenza umanitaria durante conflitti armati, emergenze, catastrofi ambientali e di garantire che sia rispettato il diritto internazionale umanitario e le Convenzioni di Ginevra. Attualmente, i suoi campi d’azione si sono allargati anche a assistenza ai rifugiati, crisi migratorie e promozione dei diritti umani.
Si fonda su sette principi: imparzialità, indipendenza, neutralità, solidarietà, umanità, universalità e volontariato. Ha ricevuto tre volte il Premio Nobel per la Pace: nel 1917 e nel 1944 per il suo ruolo durante i due conflitti mondiali, e nel 1963, anno del suo centenario.
Storia e nascita della croce rossa interazionale
Le origini della Croce Rossa risalgono al XIX secolo, in particolare alla battaglia di Solferino del 1859, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, grazie all’impegno e all’operato di un imprenditore e filantropo svizzero, Jean Henry Dunant. Durante la battaglia di Solferino tra l'esercito austriaco e le forze franco-piemontesi, Dunant giunse sul luogo della battaglia e fu testimone delle condizioni e delle sofferenze dei soldati feriti, decidendo di prendere egli stesso parte alle missioni di soccorso. Dopo questa esperienza scrisse il libro “Un Souvenir de Solferino”, dove raccontava e denunciava gli orrori della guerra, gettando il seme di un’idea: creare missioni di volontari che avrebbero prestato soccorso ai feriti durante i combattimenti e conflitti armati e, in secondo luogo, stabilire delle regole da applicare a livello internazionale nei confronti di questa categoria, secondo il principio di neutralità, proteggendo le strutture ed il personale sanitario.

Fondazione della Croce Rossa
L’impegno di Dunant fece sì che nel 1863 a Ginevra insieme ad altri quattro cittadini svizzeri – il giurista Gustave Moynier, il generale Henry Dufour e i medici Theodore Maunoir e Louis Appia – venisse creato il “Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti”, anche denominato “Comitato dei cinque”.
Questo comitato fu il predecessore dell’attuale Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.) e, grazie all’attenzione e al consenso generato, spinse il governo svizzero a convocare la prima Conferenza Diplomatica internazionale nel 1864, in cui fu adottata la Prima Convenzione di Ginevra, durante la quale furono sanciti i principi del diritto internazionale umanitario.

Le Convenzioni di Ginevra e il diritto internazionale umanitario
La Prima Convenzione di Ginevra, adottata il 22 agosto 1864, intitolata “Convenzione per il miglioramento della sorte dei soldati feriti degli eserciti in campagna” stabiliva le norme fondamentali per il trattamento dei feriti in tempo di guerra. Inizialmente formata da 10 articoli e firmata da 12 Stati, la Convenzione sancì la nascita del Comitato Internazionale della Croce Rossa, sottolineando la neutralità e la protezione del personale sanitario, e il principio di non discriminazione secondo cui i feriti ed i malati sarebbero stati curati a prescindere dalla nazione di appartenenza. Fu stabilita infine l’adozione di una croce rossa su fondo bianco come simbolo di protezione del personale sanitario.
La Prima Convenzione di Ginevra è stata in seguito ampliata più volte per includere altri aspetti della protezione delle persone in conflitto, come il trattamento dei prigionieri di guerra, dei civili, dei rifugiati. In seguito alla Prima Guerra Mondiale, si decise nel 1919 di fondare l’attuale Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, per unificare e non disperdere tutte le azioni e competenze maturate durante le missioni di soccorso.

La struttura del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa oggi
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha quindi il compito di prestare soccorso nelle zone di conflitto e di far applicare il diritto internazionale umanitario, garantendone il rispetto. Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa vede al suo interno altre organizzazioni nazionali della Croce Rossa, chiamate Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nate a livello nazionale in vari Paesi, come la Croce Rossa Italiana nel 1864. Le Società Nazionali operano sia in attività umanitarie nei rispettivi Paesi, che nel movimento internazionale della Croce Rossa e nelle sue missioni. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) si occupa poi di coordinare le attività delle Società Nazionali e di promuove l'aiuto umanitario a livello mondiale. Il Presidente in carica dal 1° ottobre 2022, per statuto un cittadino svizzero, è Mirjana Spoljaric Egger.
I tre emblemi del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sono: la croce rossa, la mezzaluna rossa e il cristallo rosso. Il loro compito fondamentale è quello di proteggere il personale sanitario, i feriti, il materiale umanitario, gli ospedali e le ambulanze durante conflitti armati. Sono emblemi diventati ormai famosi in tutto il mondo ed utilizzarli senza consenso o imitarli è considerato un abuso, poiché si rischia di limitare l'efficacia degli interventi e degli aiuti umanitari. Spesso infatti questi simboli vengono utilizzati durante la guerra per proteggere combattenti o materiale bellico, un circostanza questa che viene considerata crimine di guerra.