Se vi dicessi "farmacia" probabilmente molti di voi penserebbero come prima cosa all'insegna a forma di croce verde con dentro un serpente… ma da dove nasce questo simbolo? Vediamolo brevemente.
Perché l'insegna delle farmacie è a forma di croce verde?
L'origine della croce della farmacia pare sia legata all'Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme nel XIV secolo: i suoi cavalieri mentre assistivano malati e pellegrini indossavano proprio una croce verde su sfondo bianco.
Da quel momento in poi questo simbolo iniziò a spopolare in tutta Europa, tanto da essere utilizzata ancora oggi. In realtà, accanto alla motivazione storica, è anche giusto segnalare come il colore verde ricordi la speranza, la guarigione e la natura, conferendo in chi la guarda delle emozioni positive.
Ricordiamo poi che le farmacie sono obbligate per legge a esporre una croce verde al di fuori dell'attività (art. 5 del d.lgs 153/2009 e art. 25 del codice deontologico del farmacista) così da essere riconoscibili al pubblico – motivo per cui nessun'altra tipologia attività può esporla. Allo stesso tempo, alcune farmacie con insegne più antiche possano riportare ancora croci di colore rosso e bianco.
E le croci blu invece? In questo caso sono quelle riservate alle parafarmacie, che a differenze delle loro "sorelle maggiori" non possono vendere farmaci che richiedono la prescrizione del medico.
Perché nel simbolo della farmacia c'è un serpente?
Chiudiamo con la spiegazione del serpente, elemento che in realtà non sempre presente nelle insegne delle farmacie.
La scelta di questo animale non dovrebbe stupirci: la stessa parola "farmacia" deriva dal greco "pharmakon", che significa sia medicinale che veleno di serpente! Questa sostanza infatti, in piccole dosi, veniva usata in passato come medicinale ed era proprio compito del farmacista darne al paziente nel dosaggio corretto per evitare problemi. Questa ambiguità nel linguaggio è mantenuta ancora oggi nella lingua inglese ad esempio, dove "drug" viene utilizzato per indicare sia i farmaci che la droga.
Tornando ai serpenti nelle insegne, però, dobbiamo anche dire che spesso sono avvinghiati a qualcosa. Nel primo caso abbiamo una coppia di serpenti attorno a un bastone alato che, secondo la tradizione, apparterrebbe alla divinità romana Ermes e che prende il nome di caduceo. Secondo un'interpretazione piuttosto diffusa, i due serpenti rappresenterebbero la dose terapeutica di una data sostanza e la dose tossica. Questo simbolo non va confuso con il Bastone di Asclepio: quest'ultimo è il simbolo della medicina (in generale) e solitamente è una semplice verga in legno con attorno un solo serpente.
In alternativa il serpente si può avvolgere anche attorno a una coppa. Sempre secondo la tradizione, questa sarebbe appartenuta ad Igea, figlia di Asclepio e dea greca della salute.