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Un guasto ai radar nel Centro di Controllo d'Area (ACC)di Milano ha causato cancellazioni e ritardi a circa 320 voli nella sera tra sabato 28 e domenica 29 giugno. L'avaria ai sistemi ha coinvolti diversi aeroporti del Nord Italia, con pesanti disagi soprattutto per Milano Malpensa e Linate, Bergamo, Genova e Torino.
L'avaria tecnica ha avuto ricadute su gran parte dell'Italia settentrionale: questo perché il Centro di Controllo d’Area (ACC) di Milano Linate monitora il traffico aereo di tutto il Nord-Ovest italiano. Di conseguenza, per motivi di sicurezza sono stati bloccati tutti gli atterraggi e le partenze per circa due ore, poi gradualmente ripristinati nelle ore successive.
Secondo quanto riportato dall'ENAV, la società che si occupa di gestire l'aviazione civile in Italia, il guasto è stato causato da un problema di connettività, che ha impedito la trasmissione dei dati raccolti dai radar alle sale operative. Questa connettività è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ossia TIM, che però ha negato di aver riscontrato problemi alla propria infrastruttura.
Nel frattempo, l'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) ha avviato un'indagine per verificare le cause dell'avaria e adottare nuove misure per evitare problemi simili in futuro. I risultati dell'indagine dovrebbero essere pubblicati entro la settimana.
Guasto radar e voli bloccati al Nord Italia: la ricostruzione tecnica dell’Enav
Secondo la ricostruzione tecnica dell'evento fornita dall'ENAV, l'avaria ha coinvolto sia il collegamento principale che quello di riserva della rete operativa ENET, che collega tutti i siti ENAV. Il guasto ha influito negativamente sulla connettività e «sull'afflusso dei dati radar alla sala operativa»: in altre parole, il problema non era da ricondursi a un malfunzionamento dei radar, che rilevano e registrano tutti i movimenti degli aerei, ma al sistema che trasferisce i dati raccolti dai radar alla sala operativa del centro di controllo.
Le altre componenti della rete, invece, hanno continuato a funzionare: a rimanere attivi sono stati anche i cosiddetti NOTAM (NOtice To AirMen), ossia gli avvisi utilizzati per comunicare informazioni di sicurezza e aggiornamenti relativi ad aeroporti e spazi aerei.
A quel punto, l'ENAV ha scelto di attivare il proprio sistema di emergenza, basato su una connessione satellitare e quindi gestito da un provider diverso da TIM.
Grazie a questa procedura, l'ENAV ha potuto gestire i voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento del guasto: questo sistema d'emergenza, però, non consente di gestire in maniera continuativa il traffico aereo. Ecco perché, per garantire i massimi standard di sicurezza, dalle ore 20:20 fino alle 22:20 di sabato 28 giugno è stato imposto il «rateo zero», ovvero l'interruzione temporanea di tutti i nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo di tutto il Nord-Ovest italiano.
A partire dalle 22:20 il traffico aereo è gradualmente ripristinato fino al 50%, con la ripartenza completa dei voli a partire dalle 23:45. Il guasto, però, ha causato ritardi e cancellazioni a circa 320 voli, con pesanti disagi anche per gli aeroporti di Toscana e Veneto, sui quali sono stati dirottati la maggior parte dei voli diretti al Nord-Ovest.
Come funzionano le aree ACC che monitorano i voli e dove si trovano in Italia
In generale, ogni Centro di Controllo d'Area (ACC) monitora tutti i voli che transitano all’interno della loro area di competenza. In altre parole, non gestiscono solo gli aerei in partenza e in arrivo, ma anche tutti quelli di passaggio. Ecco perché, dopo il guasto, anche tutti i voli in transito sopra all'area del Nord-Ovest sono stati deviati.
In Italia lo spazio aereo è suddiviso in 4 Centri di Controllo d'Area (ACC), tutti gestiti dall'ENAV: oltre a quello di Milano Linate, responsabile di tutto il traffico aereo del Nord-Ovest, esistono quelli di Padova (per il Nord-Est), a Roma-Ciampino (Sud-Ovest) e a Brindisi-Casale (Sud-Est).
