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25 Maggio 2025
15:00

Da dove deriva il modo di dire “amico Fritz”: il significato e l’origine dell’espressione

L'espressione "amico Fritz" nasce dall'operetta di Pietro Mascagni del 1891, dove Fritz è un personaggio buono, generoso e disponibile. In Italia, il termine ha assunto un significato sarcastico, riferendosi a un'amicizia falsa e ambigua, e durante le guerre mondiali indicava i soldati tedeschi, percepiti come alleati ma dominatori.

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Da dove deriva il modo di dire “amico Fritz”: il significato e l’origine dell’espressione
amico fritz

L’espressione “amico Fritz” si usa in modo ironico per indicare una persona solo apparentemente amichevole, di cui in realtà non ci fidiamo del tutto e sulle cui intenzioni nutriamo qualche sospetto.
Per comprendere le origini di questo modo di dire dobbiamo fare un salto indietro fino al 1891, anno in cui viene pubblicata l’operetta L'amico Fritz, a sua volta basata su un romanzo (L'ami Fritz di Émile Erckmann e Alexandre Chatrian), di Pietro Mascagni, compositore italiano celebre per Cavalleria rusticana.

Nell'opera, Fritz si presenta come un uomo gentile, bonario, scapolo, che rifiuta l'idea del matrimonio, ma che alla fine cede all'amore per Suzel, una giovane del luogo. È un personaggio contrario ai legami sociali troppo stretti, ma tutt'altro che doppiogiochista o ambiguo. In Italia, tuttavia, l'espressione ha subito una trasformazione: da semplice riferimento all'amicizia disinteressata di Fritz, è passata a indicare un'amicizia ostentata, falsa, che però può celare secondi fini. Il mutamento semantico del nome ha proseguito fino ad arrivare alla Prima e la Seconda Guerra Mondiale, in cui gli italiani, affianco al già noto “crucchi”, cominciarono a chiamare in modo colloquiale "Fritz" i soldati tedeschi, così come gli inglesi chiamavano "Tommy" i loro fanti.

Pietro Mascagni
Pietro Mascagni. Via Wikimedia Commons

In un'Italia travagliata, prima dalle guerre e poi dall'occupazione tedesca, "amico Fritz" divenne un modo sarcastico per riferirsi ai tedeschi, che formalmente erano "alleati" (soprattutto durante l'Asse Roma-Berlino), ma nei fatti erano percepiti come arroganti, prepotenti e dominatori; motivo per cui assumeva un sottinteso di diffidenza, doppiezza e falsa amicizia, che è arrivato fino a noi. Allo stesso modo, usiamo "amico Fritz" quando in una conversazione vogliamo parlare di qualcuno noto a tutti senza però chiamarlo per nome; generalmente qualcuno la cui presenza è ingombrante e fastidiosa e non si vuole neanche nominare, o una persona ambigua e poco chiara, che non dichiara mai apertamente i propri scopi. Un esempio straordinario di come la cultura popolare, il teatro, la letteratura e la geopolitica si intreccino nella creazione dei modi di dire.

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