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15 Settembre 2025
8:00

Come sapere se i propri dati personali sono finiti sul Dark Web con il tool di Google: come funziona

Google offre un tool gratuito che controlla se le vostre informazioni personali, come e-mail e password, sono finite nel Dark Web. Attraverso un profilo di monitoraggio, è possibile ricevere avvisi e consigli per proteggere i propri dati.

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Come sapere se i propri dati personali sono finiti sul Dark Web con il tool di Google: come funziona
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Poche cose suscitano più ansia dell'avere il sospetto che i propri dati siano finiti in mani sbagliate sul Dark Web, quella porzione nascosta di Internet che permette agli utenti di restare anonimi e che, proprio per questa caratteristica, viene spesso utilizzata per attività illecite come la compravendita di dati rubati. Proprio lì possono comparire indirizzi email, password o numeri di telefono sottratti in seguito a violazioni di sicurezza o infezioni da malware.  Se avete un account Google (cosa molto probabile), dovete sapere che questo integra un tool per sapere se i propri dati sono finiti nel Dark Web. Ci stiamo riferendo alla funzione chiamata “Report del Dark Web”, che promette di scoprire in tempo reale se le proprie informazioni sensibili sono state eventualmente compromesse e di ricevere ricevendo avvisi e suggerimenti concreti su come difendersi. Una volta attivato il profilo di monitoraggio, lo strumento consente di selezionare quali dati controllare e vi mostra eventuali risultati oscurati per proteggere la propria privacy. In base a ciò che viene rilevato, è possibile ottenere consigli pratici per ridurre i rischi legati a un'eventuale esposizione. Vediamo come funziona.

Come fa Google a monitorare i nostri dati nel Dark Web

Google, per alimentare il suo report, non accede direttamente al Dark Web ma si affida a fornitori esterni in grado di esplorare database che raccolgono le informazioni esposte. Quando attivate il servizio, potete creare un profilo specifico con i dati che desiderate controllare, come indirizzo e-mail, numero di telefono o nome utente. Se questi elementi vengono rintracciati in una violazione, riceverete una notifica con i dettagli, ma sempre in forma oscurata: ad esempio, un indirizzo e-mail può comparire solo parzialmente visibile per garantire che non venga esposto ulteriormente.

I risultati vengono poi accompagnati da indicazioni pratiche e a, seconda dei dati compromessi, Google propone azioni mirate: cambiare password, rafforzare le impostazioni di sicurezza o abilitare sistemi come la verifica in due passaggi, che aggiunge un livello ulteriore di protezione oltre alla semplice password. In alcuni casi, l'utente riceve anche un riepilogo via e-mail con i consigli principali, così da avere un riferimento chiaro per gestire eventuali minacce.

Cos'è il Dark Web

Per comprendere l'utilità di questo tool, è importante chiarire cosa sia il Dark Web e distinguerlo da altre aree meno note di Internet. Il Dark Web è una sezione nascosta della rete accessibile soltanto con software specifici, come Tor o I2P, che sono capaci di mascherare identità e posizione degli utenti. Questo lo rende il luogo privilegiato per attività illegali, dal traffico di sostanze stupefacenti, alla compravendita di dati rubati. Va chiarito che non è usato soltanto da criminali: anche enti governativi e agenzie di intelligence lo sfruttano per scambiarsi informazioni sensibili. Il Dark Web non va confuso con il Deep Web, cioè quell'enorme porzione di Internet che non è indicizzata dai motori di ricerca e che include servizi quotidiani che utilizziamo ogni giorno come la posta elettronica, la home banking, i social network e, più in generale, tutti quei contenuti accessibili tramite l'inserimento di credenziali d'accesso. Mentre il Deep Web rappresenta la maggioranza della rete, il Dark Web ne costituisce una minima frazione, stimata in meno dello 0,01%.

Come fanno le nostre informazioni personali ad arrivare sul Dark Web? Principalmente attraverso due canali: violazioni di dati e malware. Nel primo caso, un attacco informatico porta al furto di database contenenti indirizzi e-mail, password o numeri di telefono che poi vengono messi in vendita. Nel secondo caso, un software malevolo installato sul computer o sullo smartphone può intercettare dati sensibili, rallentare il dispositivo o perfino inviare messaggi fraudolenti a nome dell'utente. È da qui che nasce la necessità di strumenti di monitoraggio in grado di segnalarvi se i vostri dati compaiono in questi contesti.

Come sapere se i propri dati sono finiti nel Dark Web con Google

Per sapere se i vostri dati sono finiti nel Dark Web con Google, seguite questi passaggi:

  1. Recatevi su questa pagina e fate il login al vostro account Google.
  2. Fate click sulla voce Sicurezza situata a sinistra.
  3. Scorrete la pagina e individuate la sezione Report del Dark Web.
  4. Se è presente la voce Off, cliccateci sopra per modificarla in On, attivando così la funzione.
  5. Nella pagina che si apre, cliccate su Avvia il monitoraggio.
  6. Scegliete quali informazioni far monitorare (es. nome, data di nascita, telefono, etc.) oppure cliccate su Seleziona tutto per monitorare tutti i vostri dati e poi confermate con un click su Consenti.
  7. Dopo aver configurato il profilo di monitoraggio, cliccate su Fine.
  8. Nella pagina che si aprirà, potrete vedere l'analisi che riguarda il vostro profilo ed eventualmente ricevere delle indicazioni per risolvere situazioni critiche.
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Come attivare la funzione “Report del Dark Web“ sul proprio account Google.
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