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Negli ultimi anni ha avuto molto seguito un'erronea interpretazione di alcuni manufatti della civiltà Quimbaya, popolo pre-colombiano, che prosperò nella valle del fiume Cauca, nella parte centroccidentale del paese, nel corso del I millennio d.C. I Quimbaya furono dei superbi artigiani dell'oro, e fra gli oggetti che essi realizzarono con questo metallo, sono presenti numerose raffigurazioni di uccelli e insetti volanti, che i sostenitori della "teoria degli antichi astronauti" ("teoria fantarcheologica" che vede una partecipazione extraterrestre nell'evoluzione delle civiltà umane), a causa del fenomeno noto come "pareidolia", hanno interpretato come antichi aeroplani. Naturalmente, non esistono prove dell’esistenza di aeroplani nel Sudamerica di 1500 anni fa; le figure di animali volanti riflettono piuttosto gli schemi iconografici e artistici sviluppati dagli artigiani dell’epoca. Il medesimo fenomeno si era verificato nel caso del riconoscimento di un "ananas" in un mosaico romano, in realtà si trattava di una pigna.
La civiltà Quimbaya si sviluppò nella parte centroccidentale della Colombia nel corso del I millennio d.C. Questo nome viene dato per convenzione ai materiali di questa zona del paese risalenti a questo periodo, perché in realtà non abbiamo nessuna prova che si trattasse di una civiltà unitaria che condividesse una medesima lingua e cultura. Il periodo di massimo splendore di questa antica cultura sudamericana venne raggiunto tra il VI e il VII secolo d. C., con la realizzazione dei famosi manufatti in oro e tumbaga, una lega di rame e oro sviluppata dagli artigiani di quelle aree. Questa cultura scomparve misteriosamente alla fine del I millennio, per cause che gli archeologi devono ancora accertare.

Gli oggetti Quimbaya venivano realizzati probabilmente per essere parte dei corredi funerari dei defunti, che venivano riposti all'interno di bare ricavate da tronchi d'albero svuotati. Altri manufatti venivano invece usati probabilmente nel corso di cerimonie religiose, che prevedevano anche l'uso delle foglie di coca.

La maggior parte dei manufatti in oro e tumbaga realizzati dai Quimbaya rappresentano animali (tra cui i famosi uccelli scambiati per aeroplani) e figure umane stilizzate, rappresentate in diverse pose. Non mancano oggetti decorativi personali, come bracciali e anelli da naso, molto comuni presso le civiltà native americane.

Oggi, la maggior parte dei manufatti in oro dei Quimbaya si trova al Museo del Oro di Bogotà, capitale della Colombia, mentre un'altra parte si trova presso il Museo de América di Madrid, donata dal governo colombiano alla fine dell'800, ma nel 2017, a causa delle rimostranze delle comunità native della Colombia, la corte costituzionale del paese sudamericano ne ha ordinato il rientro. La controversia è ancora in corso, con il Museo de América che non sembra intenzionato a cedere i manufatti Quimbaya alla Colombia.