I frammenti di DNA più antichi mai scoperti risalgono a circa 2 milioni di anni fa e appartengono a diverse specie di alberi, piante, grandi mammiferi e insetti che abitavano il nord della Groenlandia durante il Pleistocene. A differenza di quanto descritto nei romanzi di fantascienza, non si tratta quindi del genoma di dinosauri. La scoperta, documentata in uno studio pubblicato sulla rivista Nature, rimane comunque sorprendente poiché ha aperto una finestra su un antico ecosistema, rivelando come la Groenlandia fosse un luogo più caldo e ospitabile rispetto al deserto polare che conosciamo oggi.
I minuti frammenti di DNA sono stati estratti dalla superficie di minerali presenti in argille e sabbie costiere della formazione Kap København, nel permafrost della Penisola Peary Land, bagnata dall’Oceano Artico. Attraverso l'analisi delle sequenze genomiche, insieme alla comparazione con vari database genetici e con pollini fossili e macrofossili trovati nel sito, i ricercatori sono riusciti a identificare DNA appartenente a un totale di 102 generi di piante e 9 famiglie animali.
La maggior parte dei generi di piante identificate è ancora presente oggi nel nord della Groenlandia, tra cui salici, ginepri, betulle ed ericacee (come le piante da mirtilli). Sono stati inoltre trovati frammenti di DNA appartenenti a piante e arbusti che oggi non crescono più nella regione, ma che si trovano ancora in Nord America, come alcune conifere e il biancospino.
L'analisi genomica ha rivelato la presenza di animali prevalentemente erbivori, come i mammut del genere Mastodon, rappresentando il più antico DNA di mammut mai ritrovato. Il record precedente, datato a circa 1,1 milioni di anni, proveniva dai denti del mammut di Krestovka, scoperto in Siberia nel 2020. Altri animali che popolavano la Groenlandia tra 2,1 e 1,9 milioni di anni fa, identificati attraverso lo studio del DNA, includono diversi generi di renne e cervi, roditori, esemplari della famiglia delle anatre e persino formiche.
La presenza di grandi animali erbivori e la grande varietà di specie vegetali delineano un ambiente completamente diverso rispetto a quello attuale, in cui la Groenlandia è spesso definita come un "Sahara polare." Al contrario, 2 milioni di anni fa, durante un cosiddetto periodo interglaciale, la regione era ricca di vita. L'ecosistema di Kap København era costituito da un mix unico di specie artiche e temperate, senza equivalenti moderni. Le temperature potevano essere fino a 19°C gradi più elevate rispetto a quelle attuali.