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14 Luglio 2022
9:09

Delfini, orche e balene non sono pesci, anche se gli somigliano. I cetacei sono mammiferi

Quante volte abbiamo sentito dire che i delfini sono pesci? Stessa storia per orche e megattere... Saranno pur simili per certi versi ma sono molto differenti!

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Delfini, orche e balene non sono pesci, anche se gli somigliano. I cetacei sono mammiferi
balena pesci

"Guarda, un delfino! È davvero un pesce enorme!"… Anche a voi stridono le orecchie nel sentire frasi del genere? Purtroppo ancora troppe persone pensano che i cetacei siano pesci, quando in realtà sono mammiferi!
Ma in cosa sono diversi?

Cetacei VS Pesci, le principali differenze

Fino al 1600 i Cetacei erano considerati Pesci in virtù del fatto che condividono con loro l'ambiente acquatico e alcune caratteristiche peculiari.
In realtà oggi sappiamo che Pesci e Cetacei fanno parte di due rami diversi che hanno seguito un'evoluzione singolare ma che li hanno portati verso un'evoluzione convergente. Delfini, orche, balene e capodogli sono mammiferi mentre tonni, salmoni, sardine, squali e razze non lo sono, tanto per intenderci.
Ecco una breve carrellata delle principali differenze tra questi due gruppi.

Temperatura corporea

Salvo particolari eccezioni, i pesci sono animali ectotermi (detti comunemente a sangue freddo) il che vuol dire che variano la propria temperatura in base all’ambiente esterno. I mammiferi invece hanno un sistema di regolazione interno della temperatura che gli permette di mantenerla più o meno costante. Loro, proprio come noi, sono omeotermi, parzialmente indipendenti dalla temperatura esterna.
I cetacei possiedono però uno strato importante di grasso sottocutaneo che li protegge e li isola dall’acqua fredda, limitando la dispersione del calore.

Idrodinamismo

Pesci e cetacei hanno entrambi il corpo lungo e affusolato per agevolare il movimento nell’acqua: senza la giusta forma e i giusti accorgimenti nuotare in velocità può essere molto difficile! I due gruppi però hanno delle differenze sostanziali che derivano proprio dalla loro storia evolutiva.
Per facilitare il nuoto sulla pelle dei cetacei sono presenti una serie di minuscole creste che rendono il corpo più aerodinamico, assieme ad alcuni peli che hanno funzione sensoriale: sono ciò che resta di quell'antica pelliccia che, come sappiamo, contraddistingue i mammiferi terrestri.
I pesci hanno invece una pelle ricoperta da scaglie (e non squame, che sono quelle dei rettili) che facilitano lo “scivolamento” in acqua.

pelle_cetacei_pesci
Pelle di una balena (a sinistra) a confronto delle scaglie di un pesce (a destra).

Respirazione

I cetacei respirano con i polmoni e hanno regolarmente bisogno di prendere un grosso respiro in superficie prima di immergersi in apnea. E per farlo con più facilità e senza uscire troppo dall’acqua le narici sono “migrate” sulla sommità del capo dando origine allo sfiatatoio.
I pesci hanno un modo di respirare diverso: sfruttano le branchie. Queste strutture permettono loro di assorbire l’ossigeno disciolto nell’acqua, separarlo dalla componente acquosa e assorbirlo dai vasi sanguigni.

branchie
Branchie di un pesce.

Riproduzione e cure parentali

Come tutti i mammiferi anche i cetacei si prendono cura dei propri piccoli appena nati e hanno come noi una gestazione che può richiedere diversi mesi. Una volta nati i cuccioli i genitori provvedono ad allattarli e ad insegnare loro ciò che sarà indispensabile per garantirsi la sopravvivenza, il che richiede molta energia! La fecondazione nei cetacei è interna e porta alla nascita di uno, massimo due cuccioli per volta. Ci vorranno da un anno e mezzo fino ad otto anni prima di dare alla luce un nuovo piccolo.
I pesci, di contro, tendono a dar alla luce migliaia o addirittura milioni di uova che verranno rilasciate nell’acqua. Insomma, ognuno per sé senza bisogno di cure parentali… e chi sopravvive, sopravvive. Sebbene questo valga nella maggior parte dei casi, esistono anche pesci che hanno fecondazione interna, che curano i piccoli e che si occupano della cova delle uova. Si vedano ad esempio i pesci cartilaginei che contano specie ovipare (che depongono le uova), vivipare (che partoriscono i piccoli) e ovovivipare (che sviluppano le uova che però si schiudono all'interno del corpo della madre).

balene

Organi di senso

Gli Odontoceti cacciano e si orientano grazie l’ecolocazione, un sistema che sfrutta le onde sonore di rimbalzo per percepire prede e ostacoli. Viene emesso un suono e poi “ascoltato” il suo eco di ritorno, così come fanno anche i pipistrelli.
I pesci invece hanno una serie di recettori ai lati del corpo che costituiscono la linea laterale, un organo che scorre dalla testa alla coda dell’animale. Questo è in grado di percepire le onde di pressione generate da organismi e ostacoli presenti nelle vicinanze. Razze e squali hanno invece degli speciali organi di senso chiamati ampolle di Lorenzini concentrate nella parte anteriore del capo che rilevano i debolissimi campi elettrici prodotti delle prede. Sono dei pori visibili anche ad occhio nudo pieni di gel elettro-conduttivo di cui, però, sappiamo ancora troppo poco.

La pinna caudale

La coda dei cetacei, meglio detta pinna caudale, è disposta in senso dorso-ventrale (per capisci, “orizzontale”), si muove su e giù e può essere usata oltre a nuotare anche per cacciare e stordire le prede. La pinna caudale dei pesci è invece “verticale” e si muove a destra e a sinistra. Se vi trovate in barca e avvistate una sagoma scura che nuota al vostro fianco, cercate di non farvi prendere dal panico immaginando sia uno squalo: se la coda è orizzontale è probabile che vi troviate di fronte ad un comune delfino!

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Pinna caudale dei Cetacei (a sinistra) a confronto di quella dei Pesci (a destra).
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Nicole Pillepich
Divulgatrice
Credo non esista una parola giusta per definirmi: sono naturalista, ecologa, sognatrice e un po’ artista. Disegno da quando ho memoria e ammiro il mondo con occhio scientifico e una punta di meraviglia. Mi emoziono nel capire come funziona ciò che mi circonda e faccio di tutto per continuare a imparare. Disegno, scrivo e parlo di ciò che amo: natura, animali, botanica e curiosità.
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