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13 Marzo 2024
16:15

È italiano il primo test al mondo di trasporto levitazione magnetica su un binario esistente

IronLev, azienda hi-tech di Treviso, ha condotto con successo sulla tratta Adria-Mestre il primo test di tecnologia a levitazione magnetica passiva in grado di viaggiare su binari già esistenti, senza richiedere costose infrastrutture ad hoc.

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È italiano il primo test al mondo di trasporto levitazione magnetica su un binario esistente
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Immagine realizzata con AI.

Il 12 marzo è stato presentato a Verona il primo test al mondo di levitazione ferromagnetica passiva su una tratta ferroviaria già esistente. Questo è stato possibile usando un prototipo IronLev dal peso di una tonnellata all'interno della LetExpo2024, la Fiera del Trasporto e della Logistica sostenibili in collaborazione con la Regione Veneto. La prova ha dimostrato non solo di poter sfruttare linee ferroviarie già esistenti senza dover applicare modifiche ai binari – come in questo caso lungo un tragitto di 2 km nella tratta Adria-Mestre – ma anche di poter apportare vantaggi in termini di efficienza energetica, rumore e vibrazioni.

Durante il test il vagone di prova ha raggiunto una velocità di 70 km/h (volutamente limitata) e ha dimostrato che questa tecnologia può essere applicata a qualunque binario ferroviario. Questa è una differenza fondamentale rispetto, per esempio, ad Hyperloop: questo ambizioso progetto di Elon Musk prevedeva di sfruttare lo stesso principio fisico ma attraverso apposite strutture da realizzare ex novo, non utilizzando la rete già esistente. L'innovazione del sistema di IronLev sta proprio nel portare la levitazione magnetica passiva (quindi senza ricorrere a energia elettrica per mantenere la levitazione) alle linee ferroviarie che già esistono, senza bisogno di modifiche tecniche alle infrastrutture già in uso.

Come confermato anche dall'azienda produttrice, l'idea che sta alla base della levitazione magnetica passiva è creare un cuscino d'aria che separi fisicamente il mezzo in movimento (per esempio un treno) dal binario. Questo è possibile grazie a speciali ferromagneti a forma di “U” rovesciata che avvolgono i binari, permettendo al treno di restare sospeso in modo passivo, quindi senza l'utilizzo di energia elettrica.

A differenza della levitazione magnetica tradizionale, che fa uso di magneti superconduttori o elettromagneti alimentati a energia elettrica, il sistema messo a punto da IronLev usa pattini magnetici che interagiscono con il ferromagnetismo naturalmente presente nel metallo di cui sono composte le rotaie, senza bisogno di elettricità né di infrastrutture ad hoc. Questa tecnologia ha dunque l'evidente vantaggio di essere applicabile su larga scala limitando i costi e la complessità tecnologica.

Per garantire la sicurezza durante il viaggio è presente a bordo anche un sistema di controllo dinamico che permette di mantenere il veicolo allineato ai binari e reagire in modo tempestivo alle eventuali imperfezioni presenti lungo il tracciato. Come anticipato, poi, questa tecnologia permette anche di ridurre vibrazioni e rumore, oltre che a abbassare i costi di manutenzione, visto che la “sospensione” permette di limitare l'usura delle componenti.

Il prossimo obiettivo sarà quello di testare un veicolo IronLev da 20 tonnellate a una velocità di 200 km/h.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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