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4 Maggio 2024
17:00

È vero che i cavalli dormono in piedi? Sì, ma non sempre: ecco come fanno

Si dice che i cavalli dormono in piedi ed è vero, in parte: dormono poche ore al giorno e con corti dormiveglia in piedi, ma ha comunque bisogno di coricarsi per fare un breve e profondo sonno.

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È vero che i cavalli dormono in piedi? Sì, ma non sempre: ecco come fanno
cavalli dormono in piedi

Chi ha un cavallo lo avrà certamente notato, chi non ce l’ha avrà almeno sentito il motto: “dormire in piedi come un cavallo”. In effetti, i cavalli riposano e dormono per lo più in piedi, anche se in alcuni momenti della giornata, quando si sentono al sicuro, hanno bisogno di dormire distesi per breve tempo. Riescono a restare in piedi nella fase non-REM del sonno, quando mantengono uno stato di dormiveglia e tengono le palpebre semichiuse, mentre si accucciano o addirittura si sdraiano nella fase REM del sonno.

Durante i sonni in piedi, i cavalli abbassano un po’ la testa e tengono piegato alternativamente uno dei due zoccoli posteriori, spostando il peso sulle altre tre zampe, in modo da farne riposare completamente una. Dormono relativamente poco: 5 o 7 ore al giorno, alternando dormi-veglia a momenti di attività. La fase di sonno profondo (quindi quella in cui il cavallo ha bisogno di accucciarsi) dura non più di 30-40 minuti nell’arco di 24 ore.

I puledri tendono a restare distesi per tempi più lunghi perché, come tutti i cuccioli, hanno bisogno di dormire più tempo e non hanno ancora sviluppato completamente la stabilità degli arti. In modo simile al cavallo si comportano anche altri grandi erbivori come le zebre, gli elefanti e le giraffe, tutti in grado di dormire in piedi e con riposi brevi.

puledro dorme sdraiato

Ma come fanno a dormire in piedi? E perché lo fanno?

Da un punto di vista anatomico, può restare in piedi grazie a una particolare conformazione dei tendini e dei legamenti degli arti che bloccano e stabilizzano le articolazioni della spalla, del ginocchio e della caviglia; questo meccanismo consente al cavallo di dormire in piedi senza sforzo, senza mantenere la tensione muscolare e senza alcun problema di equilibrio.

I brevi "riposini" consentono poi una continua attività di pascolamento, visto che i cavalli, avendo uno stomaco relativamente piccolo rispetto alla mole, hanno bisogno di mangiare continuamente  per soddisfare il loro fabbisogno alimentare.

Da un punto di vista etologico la motivazione del dormire per lo più in piedi e con brevi “pisolini” è chiara: il cavallo è un erbivoro, in natura rappresenta una preda e quindi deve essere sempre pronto alla fuga; dormendo coricato impiegherebbe troppo tempo ad alzarsi e correre.

Studi sulle mandrie in libertà hanno permesso di osservare cavalli sdraiati e cavalli in piedi in un sistema di rotazione nell’attività di vigilanza all’interno del gruppo; una sorta di sonno sociale sincronizzato, in modo tale che il gruppo resti sempre in allerta in caso di pericolo.

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