
Fortunatamente il mito che vede il generale e imperatore francese Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 1769 – Sant'Elena, 1821) bombardare le piramidi è stato sfatato tempo fa, anche se certi adattamenti cinematografici (primo tra tutti il Napoleon del 2023 di Ridley Scott) sembrano far credere il contrario. Ma c'è un altro mito che riguarda Napoleone che fatica a morire: l'ipotesi che abbia dormito dentro le piramidi, in particolare all'interno della piramide di Cheope, nella piana di Giza in Egitto. Capiamo perché anche questa storia è molto improbabile.

La campagna di Napoleone in Egitto
Facciamo un passo indietro: cosa ci faceva Napoleone in Egitto? Nel maggio 1798, il generale salpò dalla Francia alla volta del Paese nordafricano e della Siria per ottenere un punto di controllo sul Mar Rosso e sulla Via delle Indie, assicurando alla Francia commercio e ricchezze (cacciando gli inglesi dalla zona). Con lui partì sia un grosso contingente di truppe, l'Armata d'Oriente, con i quali conquistare l'area e sconfiggere i neo-Mamelucchi, sia centinaia di intellettuali, ricercatori scientifici e artisti, che avrebbero studiato e riportato ciò che vedevano. Seppure in ottica imperialista e colonialista, sono stati loro a porre le basi per la nascita dell'egittologia.
La leggenda della notte trascorsa a dormire nella piramide di Cheope
Quando Bonaparte visitò Giza durante la sua spedizione sul Nilo, si dice che decise di trascorrere una notte da solo all'interno della Grande Piramide di Giza: questo era il luogo in cui fu sepolto Cheope, uno dei più potenti sovrani dell'Antico Regno d'Egitto. Parliamo di un luogo straordinario, costruito con 2,3 milioni di blocchi di pietra (ciascuno dei quali pesava in media più di due tonnellate), con i lati perfettamente allineati ai punti cardinali, e che per millenni è stato l'edificio più alto del mondo (oltre a essere l'unica delle Sette Meraviglie del mondo antico giunta fino a noi).
Si racconta che Napoleone, avventuratosi da solo nell'interno della piramide e percorsi gli angusti passaggi, sarebbe emerso la mattina successiva bianco come un cencio e profondamente scosso, e si sarebbe rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda su ciò che gli era accaduto, lasciando ai posteri il dubbio di cosa avesse visto. Molto probabilmente, però, questa storia è un falso: come riportato dall'autore Mike Dash sullo Smithsonian Magazine, il segretario privato di Napoleone che era con lui in Egitto, Louis Antoine Fauvelet de Bourrienne, insistette che il generale non entrò mai nella tomba, e che mentre i soldati la scalavano rimase a terra a valutarne la struttura.

L'interno della Grande Piramide di Giza
Su cosa contenesse la Grande Piramide di Giza in origine, la prima cosa che bisogna dire è che i documenti e le argomentazioni che abbiamo sono molto difficili da dimostrare. Secondo diversi resoconti accademici sarebbe stato il Califfo Ma'mun il primo a entrare ufficialmente nella parte superiore della piramide dal tempo della sua chiusura, nell'820 d.C.: quando gli arabi entrarono sembra che i razziatori di tombe si fossero già spinti fin nella Camera del Re, prelevando i tesori e aprendo il sarcofago. Quindi, quando Napoleone giunse in Egitto, la mummia del faraone avrebbe potuto essere già stata rubata da secoli.
Su come sia fatta all'interno la Piramide di Cheope, invece, sappiamo che l'edificio ha il più elaborato sistema di passaggi e camere tra tutte le piramidi scoperte, e che ha ben due sistemi di tunnel (e non uno come le altre). Nell'ultimo ventennio sono stati mandati più volte dei robot per esplorarla e sono stati in grado di scoprire nuovi passaggi e sezioni della piramide che erano rimaste nascoste da 4500 anni. L'anno scorso è stato scoperto un nuovo passaggio, ma cosa si possa scoprire oltre rimane ancora un mistero.