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1 Maggio 2024
6:00

È vero che non rifare il letto uccide gli acari? Ni, è un mix di fattori

Lasciare il letto sfatto al mattino potrebbe ridurre la temperatura e il grado di umidità di letto e lenzuola inibendo la proliferazione degli acari della polvere, responsabili di allergie e asma. Vediamo nel dettaglio cosa dicono gli studi a riguardo.

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È vero che non rifare il letto uccide gli acari? Ni, è un mix di fattori
letto disfatto acari

Gli amanti dell’ordine avranno un brutto risveglio perché, secondo uno studio della Kingston University di Londra, non rifare il letto aiuterebbe a sconfiggere gli acari responsabili dell’allergia alla polvere e delle complicanze dei sintomi dell’asma. Gli acari amano il caldo e l’umidità e per questo, secondo i ricercatori, rifare il letto appena alzati al mattino aiuta la loro sopravvivenza perché mantiene il giusto grado di calore e umidità. In un letto disfatto, invece, questo non avviene, per la gioia di tutti coloro che vanno di fretta e a cui proprio non interessa rifare il letto. Vediamo cosa sono gli acari del letto e quali sono le migliori condizioni ambientali per eliminarli.

Gli acari e l’allergia alla polvere

Gli acari della polvere sono piccoli organismi invisibili a occhio nudo (sono lunghi circa 1 mm) della famiglia degli Aracnidi (hanno otto zampe e non sei come gli insetti). Le specie maggiormente presenti negli ambienti sono i Dermatophagoides (dal greco dermatos e fagos, letteralmente mangiatori di pelle) pteronyssinus e farinae. Parenti stretti di zecche e ragni, si nutrono di cellule morte e forfora umane o di animali domestici.

Come tutti gli esseri viventi, hanno bisogno di acqua per vivere, ma non bevono come potremmo immaginare: estraggono l’acqua dall’umidità dell’ambiente grazie a delle ghiandole presenti sul loro corpo. Per sopravvivere, infatti, hanno bisogno di ambienti ad umidità tra il 55 e il 73 % e a temperature tra i 15 e i 35 °C.

acari polvere letto

La loro presenza è la causa principale dell’allergia alla polvere, un’allergia perenne (si può presentare durante tutto l’anno) conosciuta fin dal 1920 e che affligge il 10-20 % degli italiani. Solo nel 1967 è stato scoperto che gli allergeni responsabili erano proprio gli acari.

Causa starnuti, prurito nasale, lacrimazione e tosse e peggiora i sintomi dell’asma, ma non deriva dalla presenza dell’acaro in sé, né tantomeno al suo morso. A causare l’allergia sono delle glicoproteine presenti nel loro materiale fecale o sui corpi di acari morti, che si depositano principalmente su materassi, cuscini, tappeti e coperte e vengono inalate, soprattutto quando si smuove la polvere o si scuotono i tappeti.

Un modello matematico per eliminare gli acari

I ricercatori della Kingston University di Londra hanno esposto gli acari a diverse combinazioni di temperatura e umidità relativa (la quantità di vapore contenuta nell’aria) e hanno formulato un modello matematico che permetterebbe di individuare come varia la loro popolazione in qualsiasi ambiente di cui si conoscano, appunto, temperatura e umidità relativa.

Combinando vari fattori, dalle condizioni geografiche, a temperatura e umidità medie della casa fino alle abitudini di pulizia degli abitanti (come rifare o meno il letto al mattino, arieggiare le stanze o la frequenza con cui si toglie la polvere), il modello definisce per ciascuna casa temperatura e umidità ideali per evitare la proliferazione degli acari ed eliminarli.

Secondo lo studio, un’azione semplice come quella di lasciare il letto sfatto al mattino riduce la temperatura e il tasso di umidità relativa del materasso e delle lenzuola, e visto che gli acari non sopravvivono al di sotto di un certo grado di umidità, potrebbe aiutare a debellare questi piccoli divoratori di carne morta.

Ma è davvero così semplice eliminare gli acari?

Ovviamente le abitudini di riassetto della stanza da sole non possono garantire l’eradicazione degli acari della polvere, ma è necessario considerare temperatura e umidità della stanza e della casa in toto: se abitiamo in un luogo umido di per sé, ad esempio vicino a un fiume, non rifare il letto non cambierà poi molto. E inoltre, sebbene si provi a eliminarli dalla propria abitazione, possono essere presenti in scuole, ospedali, case di riposo, per cui si viene comunque esposti, anche se in misura minore.

Studi successivi hanno però confermato che modificare temperatura e umidità della propria casa sono i fattori più decisivi per eliminare gli acari e ridurre sintomi e gravità dell’allergia. Mantenere per periodi prolungati una temperatura al di sotto dei 22 °C e un’umidità inferiore al 50 % inibisce del tutto la crescita della popolazione di acari e ammazza quelli presenti in massimo 6-11 giorni.

pulire materasso acari polvere letto

In accordo con questi dati, anche Ministero della Salute e ISS raccomandano di seguire queste indicazioni di temperatura e umidità degli ambienti per ridurre la popolazione degli acari. Consigliano inoltre di arieggiare molto bene le stanze, utilizzare materiali sintetici per materassi e cuscini, utilizzare aspirapolveri con filtri HEPA, limitare le superfici imbottite o ricoperte da tessuto e lavare frequentemente la biancheria da letto e le tende a 60 °C.

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