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Google sta sperimentando un cambiamento significativo nella sua iconica e minimalista home page: la possibile sostituzione dello storico pulsante “Mi sento fortunato” con una nuova funzione chiamata “Modalità AI”. Alcuni utenti statunitensi stanno già osservando questa modifica all'interno di test limitati condotti da Google Labs, la piattaforma di sperimentazione delle funzionalità emergenti dell'azienda di Mountain View. Le prime testimonianze sui social mostrano diversi scenari in cui il tasto “Modalità AI” appare accanto al campo di ricerca, a volte rimpiazzando direttamente il pulsante “Mi sento fortunato”, presente sulla pagina principale del celeberrimo browser che rimanda al primo sito che Google ritiene più rilevante sul termine di ricerca inserito. Sebbene non ci sia ancora alcuna conferma ufficiale sul fatto che questa sostituzione diventerà permanente, l'introduzione di questa nuova modalità chatbot basata sull'intelligenza artificiale segna un ulteriore passo nella trasformazione della ricerca online, sempre più orientata verso risposte generate automaticamente dall'AI.
A cosa serve il pulsante “Mi sento fortunato” e perché potrebbe sparire
Chi utilizza Google da anni conosce bene il pulsante “Mi sento fortunato”, una funzione che ha sempre avuto un'aura quasi nostalgica. Cliccandoci sopra dopo aver inserito un termine di ricerca, si viene portati direttamente al primo sito che Google ritiene più rilevante, saltando completamente la pagina dei risultati. Un gesto che suggerisce fiducia cieca nell'algoritmo: se Google pensa che quella sia la risposta migliore, tanto vale andarci subito. La funzione è utile soprattutto quando si cerca qualcosa di molto specifico, come il sito ufficiale di un'azienda o una pagina ben conosciuta. Comunque sia non è altrettanto efficace se si ha bisogno di confrontare più fonti o se la richiesta è più vaga.
Con l'arrivo della “Modalità AI”, il paradigma cambia radicalmente. Anziché portarvi subito a una pagina Web, questa nuova funzione attiva un'interfaccia di tipo chatbot che genera risposte elaborate direttamente da un sistema di intelligenza artificiale. In pratica, invece di mostrarvi un lungo elenco di link che rimandano a siti Web pertinenti alla ricerca fatta, Google vi offre una risposta sintetica e potenzialmente esaustiva, generata sul momento.
Ad oggi il pulsante “Modalità AI” è solo un test, ma domani chissà
L'esperimento è attualmente riservato a una percentuale molto piccola di utenti statunitensi. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce di Google, Ashley Thompson, si tratta quindi di un test per valutare nuove modalità di interazione con i suoi servizi. Interpellata da TheVerge, la portavoce di Google ha infatti dichiarato:
Testiamo spesso diversi modi per consentire alle persone di accedere alle nostre utili funzionalità. Questo è solo uno dei tanti esperimenti.
Alcuni screenshot condivisi online mostrano il nuovo pulsante posizionato accanto alla lente di ingrandimento per la ricerca visiva, mentre in altri casi prende proprio il posto di “Mi sento fortunato”. In alcune versioni, quando si passa il cursore su “Modalità AI”, il pulsante si illumina con un bordo arcobaleno animato, un elemento visivo che sembra voler comunicare la “novità” e la centralità della funzione AI nel futuro della ricerca.
Questa possibile transizione solleva diversi interrogativi. Da un lato, c'è l'evoluzione naturale della ricerca, che si sta spostando dall'ottenere semplici elenchi di link a risposte conversazionali e interattive. Dall'altro, c'è una questione culturale, per non dire quasi affettiva: “Mi sento fortunato” è parte dell’identità di Google, un simbolo della sua fiducia nei propri algoritmi, ma anche un elemento che alcuni utenti affezionati potrebbero non voler perdere. E questo potrebbe lasciar sperare chi vorrebbe che “Big G” non lo abbandonasse definitivamente. Staremo a vedere cosa succederà.