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Se 100 uomini lottassero contro un solo gorilla… chi vincerebbe?
È la domanda che è stranamente diventata virale sui social nel 2025, ma le sue radici affondano più indietro nel tempo. All’apparenza un meme surreale, in realtà questo dibattito ha acceso discussioni globali che toccano biologia, comportamento animale, forza fisica, e persino aspetti culturali e psicologici della società umana. In questo articolo analizziamo l’origine di questa domanda, perché ha avuto successo e quali risposte possiamo dare con un approccio scientifico.
Dove nasce la domanda “gorilla vs 100 uomini”?
Il primo seme sembra essere stato piantato nel 2020 su Reddit, precisamente nel subreddit r/whowouldwin, una community dedicata agli scontri ipotetici tra personaggi (reali o immaginari). Tra i post, uno in particolare iniziava con una provocazione: “Un gorilla adulto maschio in un’arena chiusa. Quante persone servirebbero per batterlo a mani nude?”
La discussione è rimasta di nicchia fino all’aprile 2025, quando l’utente DreamChasnMike ha rilanciato la provocazione su X (ex Twitter): “A gorilla vs 100 grown men with no weapons. Who wins?”
Da lì è esplosa. Meme, sondaggi, video reaction, e persino simulazioni CGI hanno inondato TikTok, YouTube e Instagram. Celebrità come Elon Musk, MrBeast e il pugile Oleksandr Usyk hanno commentato il dibattito, alimentandone la viralità. I numeri? Centinaia di milioni di visualizzazioni in meno di una settimana.
La forza di un gorilla: cosa dice la scienza?
Per capire l’enorme divario tra le due “specie” in questione, dobbiamo partire dalla biologia. I gorilla sono i più grandi primati viventi, e il maschio adulto può arrivare a 200 kg di peso, 1,80 m di altezza da eretto, una forza stimata tra le 6 e le 10 volte superiore a quella di un uomo medio.
Secondo Tara Stoinski, presidente del Dian Fossey Gorilla Fund, i gorilla sono animali pacifici che evitano lo scontro, ma “nel caso vengano minacciati, possono infliggere danni devastanti nel giro di pochi secondi”.
Il biologo Ron Magill dello Zoo di Miami ha dichiarato a NPR che, sebbene 100 uomini potrebbero sopraffarlo in teoria, “la maggior parte non riuscirebbe nemmeno ad avvicinarsi senza subire ferite gravissime. La prima linea verrebbe spazzata via.”
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Il paradosso: 100 uomini sono davvero un’arma così potente?
Il numero 100 impressiona. Ma il gruppo di uomini è disarmato, non addestrato, in uno spazio chiuso e senza strategia. E questo cambia tutto.

Un gorilla, nella sua biomeccanica, è progettato per arrampicarsi, spingere, mordere e soprattutto colpire con una potenza fuori scala. Un pugno può spezzare una gabbia d’acciaio, una mascella può frantumare ossa. Se il gruppo non è coordinato e il panico si diffonde (comportamento tipico negli scontri caotici), è probabile che il gorilla possa neutralizzare decine di uomini prima di soccombere.
Ma perché ci interessa così tanto questa domanda?
Qui entra in gioco la psicologia collettiva. Secondo un’analisi del Washington Post, il successo del meme è legato a una dinamica sociale molto più profonda: la rappresentazione della forza maschile in una società moderna che ne sta ridefinendo i parametri.
In un’epoca in cui la forza fisica è sempre meno determinante nella vita quotidiana, immaginare “l’ultimo scontro primordiale” diventa una forma di gioco mentale. Un ritorno a un’arena tribale, in cui la forza bruta è tutto. In altre parole: non stiamo solo chiedendo chi vincerebbe tra 100 uomini e un gorilla. Stiamo mettendo in discussione cosa significhi essere forti, oggi.
Il gorilla come simbolo culturale
L’idea del gorilla come avversario “impossibile” è ben radicata nell’immaginario collettivo, da King Kong a Donkey Kong, passando per la simbologia virale della “alpha male energy”. Ma nella realtà, i gorilla sono creature intelligenti, empatiche e sociali. Sono stati osservati piangere la morte di un proprio simile e condividere il cibo con altri individui non imparentati. Non sono killer, né macchine da guerra.
Allora, chi vincerebbe davvero?
Dipende. In un esperimento completamente teorico, in cui 100 uomini agiscono in modo perfettamente coordinato, accettando il rischio di molte perdite umane, forse avrebbero la meglio. Ma nella realtà pochi o nessuno si offrirebbe volontario per essere nella prima linea. Il panico potrebbe rendere il gruppo inefficace; le probabilità di morte o ferite gravi sarebbero altissime.
In sintesi: il gorilla vincerebbe nella maggior parte degli scenari realistici.
La domanda “gorilla vs 100 uomini” è diventata virale perché combina spettacolo, biologia e cultura. È assurda, certo, ma stimola il pensiero critico, la discussione scientifica e rivela molto su come ragioniamo, su cosa ammiriamo e su cosa temiamo.
E forse, la vera domanda non è chi vincerebbe…
…ma perché ci interessa così tanto scoprirlo.