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11 Dicembre 2023
18:14

Migliaia di pesci spiaggiati sulle coste del Giappone: cosa è successo?

Nei video diventato virale sul web, si vedono migliaia e migliaia di pesci spiaggiati sulle coste di Hakodate, in Giappone. Le ipotesi, al vaglio dei ricercatori, sembrano aver a che fare con cause naturali.

A cura di Arianna Izzi
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Migliaia di pesci spiaggiati sulle coste del Giappone: cosa è successo?
Immagine
Credits: Twitter.

Sulle coste giapponesi di Hakodate, città situata sull’isola settentrionale di Hokkaido, il 7 dicembre 2023 sono state ritrovate tonnellate di pesci morti. Immaginate un chilometro di spiaggia, completamente ricoperto di sardine e sgombri, raccontato dai presenti e dall’Agenzia di stampa statunitense The Associated Press (una delle prime a raccontare la notizia) come una coperta argentata, stesa sulla sabbia. Le immagini hanno presto fatto il giro del mondo, le autorità locali hanno raccomandato ai cittadini di non raccogliere, vendere e mangiare il pesce e le persone giurano di non aver mai visto niente di simile (sebbene ci siano stati altri casi simili, registrati negli ultimi anni).

Le ipotesi sulle cause dello spiaggiamento

Nei momenti successivi al curioso fenomeno, si è andati alla ricerca di quale o quali potessero essere state le cause dello spiaggiamento delle migliaia di pesci. Oltre alle solite teorie cospirazioniste che, puntuali, fanno capolino qua e là dopo fatti apparentemente senza spiegazione, sono arrivate le risposte dei ricercatori locali.

Ciò che sappiamo al momento è che non c’è ancora una risposta precisa e che ci vorrà altro tempo per comprendere a pieno cosa è successo. Ci sono, tuttavia, delle ipotesi più accreditate di altre, cioè di spiegazioni più verosimili di altre. La scienza, lo ricordiamo, funziona proprio così. Non parte da risposte certe ma indaga e vaglia le possibilità, fino a trovare quella più giusta e, sempre, valida fino a prova contraria.

Tra le cause dello spiaggiamento di migliaia di pesci, secondo Takashi Fujioka, ricercatore presso Hakodate Research Center for Fisheries and Oceans, l’Istituto di ricerca marittima della città di Hakodate, ci sarebbe l’inseguimento da parte di un animale più grande. I pesci, notoriamente riuniti in grandi banchi, sarebbero finiti sulla spiaggia mentre cercavano la fuga dal loro predatore. Esausti e senza ossigeno, i pesci non avrebbero avuto scampo.

La seconda ipotesi, invece, già causa accertata di avvenimenti simili, dipenderebbe dal passaggio dei pesci in acque troppo fredde. Animali come le sardine presenti in Giappone, Sardinops sagax, e gli sgombri giapponesi, Scomber japonicus, sono soliti compiere migrazioni stagionali e, dunque, nel loro spostamento potrebbero aver incontrato improvvisamente un’area in cui la temperatura dell’acqua era troppo rigida per consentirne la sopravvivenza.

Girano molte voci sulle acque di Fukushima come possibile causa di quanto è accaduto, ma non c'è nessun elemento scientifico per fare un'affermazione del genere.

I timori in Giappone

Al momento non sembrano esserci altre cause in gioco. La preoccupazione degli scienziati al momento riguarda l’enorme quantità di pesci in decomposizione, che potrebbe avere effetti negativi sulla qualità dell’acqua circostante e quindi sulle specie animali che abitano quel tratto di mare. Per lo stesso motivo, le autorità hanno sconsigliato ai cittadini l’utilizzo dei pesce spiaggiati per scopi alimentari.

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