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14 Novembre 2023
12:35

Leone fuggito dal circo a Ladispoli, il video fa riflettere sul rischio di estinzione dei leoni

Il video del leone Kimba spaventato tra le vie di Ladispoli è diventata virale. Centinaia le foto e video sul web dell'avvistamento e della cattura. Un’occasione per riflettere sul pericolo di estinzione che stanno correndo questi grandi felini.

A cura di Arianna Izzi
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Leone fuggito dal circo a Ladispoli, il video fa riflettere sul rischio di estinzione dei leoni
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Qualche sera fa un leone adulto è fuggito dal circo a Ladispoli, sul lungomare laziale, finendo così a girovagare spaventato tra le vie cittadine. A testimoniare l'accaduto centinaia di video e foto diffuse sui social network e sui giornali. L’evasione di Kimba – questo il nome del felino scappato a Ladispoli – è durata poche ore ed è terminata con la cattura dell’animale, poi restituito ai suoi domatori. La notizia è diventata presto virale, grazie a centinaia di foto e video ripresi dai passanti e dagli abitanti della zona che, stupiti e forse anche un po’ intimoriti, hanno dato subito l’allarme. Ora Kimba sta bene e a dicembre tornerà a esibirsi al circo.

Oltre alla curiosità che può suscitare un fatto del genere, però, potremmo cogliere questa occasione per riflettere sul ruolo ecologico dei leoni e parlare degli habitat di questi grandi felini (che poco hanno a che fare con le gabbie, il circo o le strade asfaltate di cittadine italiane). Purtroppo, si tratta di animali sempre più a rischio di estinzione, il cui numero è in declino e la cui sopravvivenza dipende, in larga parte, dal comportamento della nostra specie, Homo sapiens. 

Chi è e dove vive il leone?

Il leone, Panthera leo, è un superpredatore appartenente alla famiglia Felidae, lo stesso gruppo di cui fanno parte anche i gatti, le tigri, i leopardi e tutti i felini che conosciamo. Fino a qualche decina di migliaia di anni fa era uno dei mammiferi più diffusi sulla superficie terrestre e nel corso del Pleistocene (periodo compreso tra 2,58 milioni di anni fa e 12.000 anni fa) abitava un enorme range geografico, e con varie sottospecie. In Nordafrica era presente Panthera leo leo, conosciuto col nome comune di leone dell’Atlante, in Eurasia la sottospecie Panthera leo spelaea, il leone delle caverne, mentre nel Nord America, e in seguito anche nel Sud America, si diffuse Panthera leo atrox, il leone nordamericano.

Oggi, tuttavia, i leoni vivono soltanto in alcune regioni dell’Africa subsahariana, se non fosse per una singola popolazione di leoni asiatici, Panthera leo persica, diffusi nel Kathiawar, penisola dell’India occidentale. Il grande declino di questi animali cominciò con l’estinzione del leone delle caverne e del leone nordamericano, circa 14.000 anni fa, nel Tardo Pleistocene. Il leone dell’Atlante, invece, resistette fino agli inizi del Novecento e si ritiene che, a causa del grande numero di animali catturati per essere tenuti in cattività, ne esistano ancora progenie viventi negli zoo del mondo. In ogni caso, negli ultimi 150 anni le popolazioni di leoni hanno subito un drastico declino, e oggi resistono nelle zone di prateria e nella savana della maggior parte dei paesi dell’Africa subsahariana.

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Range geografico del leone. Credits: The IUCN Red List of Threatened Species. Version 2022–2

Le minacce e i rischi

Il trend di diminuzione della popolazione dei leoni continua tuttora e i numeri – a oggi compresi tra 23.000 e 39.000 animali – sono in calo. L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) valuta l’attuale stato di conservazione dei leoni come vulnerabile, quindi a rischio. Tra le minacce principali, ci sono la cementificazione e l’urbanizzazione delle aree un tempo selvatiche, il taglio e la raccolta del legname che, spesso, si accompagnano alla presenza di bracconaggio diffuso. Da parte delle popolazioni locali c’è un tradizionale interesse all’utilizzo di parti dell’animale nella medicina popolare mentre sono principalmente turisti internazionali, quelli che si recano in Africa per partecipare a battute di caccia, che hanno come obiettivo anche i leoni.

Il leone, come anticipato, è un superpredatore. Questo vuol dire che si trova all’apice della catena alimentare e che la sua presenza è fondamentale per mantenere in equilibrio l’ecosistema che abita. Fortunatamente, sono molti i programmi di protezione e conservazione in atto per salvaguardare gli esemplari che vivono in libertà.

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Leoni al circo, la situazione in Europa e in Italia

Il leone fuggito dal circo di Ladispoli fa però parte di tutta un’altra storia. Una storia antica, che affonda le sue origini già nell’Antica Roma, quando gli animali selvatici di grandi dimensioni venivano catturati ed esibiti nel corso di manifestazioni popolari e giochi. Il circo per come lo conosciamo noi, tuttavia, si definì nel corso del XVIII secolo, grazie ai primi spettacoli itineranti che videro la presenza e l'impiego di animali e acrobazie di diverso tipo. Si racconta che la regina Vittoria d'Inghilterra amasse particolarmente le esibizioni di uno dei domatori di leoni più famosi d'Europa, Isaac Van Amburgh, che tra il 1835 e il 1845 riscosse notevole successo. Sebbene a quei tempi l'attenzione ai temi della protezione animale e della conservazione fosse diversa, e meno accentuata, rispetto a oggi, le prime critiche mosse all'utilizzo dei leoni e degli animali selvatici nei circhi non tardarono ad arrivare. Allora si temeva soprattutto per l'incolumità dei domatori e del pubblico, ma lo stesso Van Amburgh venne accusato di maltrattare gli animali che teneva in cattività.

Oggi, in Europa, la situazione è molto cambiata e molti Paesi hanno attuato politiche stringenti in materia di animali e circo. In Grecia e sull'isola di Cipro è vietato l'impiego di tutte le specie animali nel circo mentre in Austria, Belgio, Lettonia, Croazia, Malta, Paesi Bassi e Slovenia è vietato l'utilizzo delle specie esotiche. In Italia, il 13 luglio 2022 è stata approvata una legge per abolire l'utilizzo degli animali nei circhi e altri spettacoli viaggianti, ma il decreto attuativo è slittato e il Governo avrà tempo fino al 18 agosto del 2024 per presentare un testo di legge che vieti l'impiego di animali negli spettacoli circensi. Speriamo accada presto, anche per scongiurare la fuga cittadina di ulteriori animali selvatici, il cui ruolo ecologico è ben lontano dalla loro spettacolarizzazione umana.

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