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30 Settembre 2025
6:00

Il cielo di ottobre 2025, dalla prima “superluna” dell’anno alle comete d’autunno: gli eventi astronomici

Tutti gli appuntamenti celesti da non perdere nel mese di ottobre: occhi al cielo il 7 ottobre per la “superluna”, il 20 e 21 ottobre con le comete C/2025 R2 (SWAN) e C/2025 A6 (Lemmon), e con gli sciami meteorici delle Draconidi e delle Orionidi.

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Il cielo di ottobre 2025, dalla prima “superluna” dell’anno alle comete d’autunno: gli eventi astronomici
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Cometa C/2020 F3 (NEOWISE) con nubi nottilucenti. Credits: JochenK2002, CC BY 4.0, Wikimedia Commons.

Anche ottobre 2025 offrirà diversi spettacoli astronomici da osservare nei nostri cieli. Protagoniste del mese saranno le comete C/2025 A6 (Lemmon) e C/2025 R2 (SWAN), visibili per tutto ottobre poco al di sotto della soglia di visibilità ad occhio nudo, che raggiungeranno la minima distanza dalla Terra rispettivamente il 21 e il 20 ottobre. C/2025 A6 (Lemmon), in particolare, ha buone possibilità di diventare visibile a occhio nudo nei giorni vicini a quello del massimo avvicinamento. Ma non ci saranno solo comete a ottobre: avremo infatti anche il picco dello sciame meteorico delle Orionidi, che avverrà in concomitanza col massimo avvicinamento delle comete, la prima "superluna" del 2025, ribattezzata "superluna del cacciatore", e una serie di spettacolari congiunzioni tra la Luna e i pianeti del Sistema Solare.

Le comete C/2025 A6 e C/2025 R2 al massimo avvicinamento

Ottobre sarà decisamente il mese delle comete con C/2025 A6 (Lemmon)C/2025 R2 (SWAN) a farla da padrone. Entrambe infatti raggiungeranno la minima distanza dalla Terra in questo mese, il 20 ottobre C/2025 R2 (SWAN) e il 21 ottobre C/2025 A6 (Lemmon).

Quest'ultima si configura essere estremamente promettente con le ultime stime che parlano di una magnitudine pari a circa 3,1 al massimo avvicinamento del 21 ottobre, quindi visibile a occhio nudo in un cielo abbastanza buio. Nel giorno del massimo avvicinamento, la cometa C/2025 A6 (Lemmon) sarà visibile per circa tre ore dopo il tramonto del Sole in direzione ovest/nord-ovest. La cometa sorge nuovamente intorno alle 6 del mattino in direzione nord-est, circa un'ora prima dell'alba. Nel corso del mese, la cometa sarà visibile sia poco dopo il tramonto che prima dell'alba. All'inizio del mese, la visibilità dopo il tramonto sarà praticamente nulla, andando però ad aumentare fino ad arrivare a tre ore verso la fine del mese. La visibilità prima dell'alba, al contrario, andrà diminuendo nel corso del mese. Ad inizio ottobre, infatti, la cometa sorgerà intorno all'una di notte, mentre a fine mese la levata sull'orizzonte nord-est sarà sempre più vicina all'alba, fino al 26-27 quando i due eventi andranno praticamente a coincidere.

Per quanto riguarda la cometa C/2025 R2 (SWAN), nonostante il perielio sia avvenuto il 12 settembre, la cometa sembra aumentare ancora in luminosità con la stima di magnitudine al momento della scrittura di questo articolo pari a 6,6, non visibile quindi a occhio nudo ma facilmente individuabile con un binocolo. Nonostante la crescita in luminosità degli ultimi giorni, le stime non prevedono che la SWAN diventi visibile a occhio nudo, con una magnitudine prevista di 7,2 al momento del massimo avvicinamento alla Terra del 20 ottobre. A inizio ottobre, la SWAN sarà visibile in direzione sud-ovest per circa un'ora e mezza dopo il tramonto del Sole. Nel corso del mese, questa finestra di visibilità andrà ad aumentare fino a essere di 5 ore al massimo avvicinamento del 20 ottobre, e 7 ore alla fine di ottobre. Per entrambe le comete consigliamo di munirvi di un buon binocolo, ancora meglio un piccolo telescopio, e di recarvi in cieli adeguatamente bui.

In arrivo gli sciami meteorici delle Draconidi e Orionidi

Nel mese di ottobre vi saranno ben due sciami meteorici a illuminare le notti d'autunno, le Draconidi e le Orionidi.

Le Draconidi sono attive all'inizio di ottobre, tra il 6 e il 10, col picco previsto l'8 ottobre, quando potranno essere visibili fino a 5 meteore all'ora. Le Draconidi sono generate dal passaggio della Terra attraverso i detriti lasciati dalla cometa periodica 21P/Giacobini-Zinner e devono il loro nome al radiante da cui sembrano provenire le meteore che si trova nella costellazione del Dragone. Quest'ultima, dalle nostre latitudini, è una costellazione circumpolare (cioè che rimane sempre sopra l'orizzonte), senza mai tramontare. Questo implica che le meteore potranno essere avvistate per tutta la notte.

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Posizione del radiante delle Orionidi all’una di notte del 21 ottobre dalle coordinate di Roma. Credits: Stellarium.

Le Orionidi, invece, prendono il nome dal radiante nella costellazione di Orione. Si tratta di uno sciame meteorico attivo per tutto il mese di ottobre, che raggiunge il picco di attività meteorica intorno al 20-23 ottobre, in concomitanza col massimo avvicinamento alla Terra delle comete C/2025 A6 e C/2025 R2.  L'origine dello sciame è lo stesso di quello delle Eta Aquaridi, ovvero il passaggio della Terra nei detriti lasciati dalla scia della cometa di Halley. Il numero di meteore al picco varia dai 20 nell'emisfero boreale ai 50 in quello australe. Nei giorni del picco dello sciame meteorico, la costellazione di Orione sorgerà intorno alle 23, per cui per godere a pieno dello spettacolo bisognerà attendere almeno l'una di notte.

La prima "superluna" dell'anno

Dopo la scorpacciata di "superlune" del 2024, quest'anno abbiamo dovuto attendere fino a ottobre per assistere a una superluna. Si tratta della cosiddetta “superluna del cacciatore” di martedì 7 ottobre 2025. Ricordiamo che "superluna" è un termine giornalistico, non astronomico, che si riferisce ad una Luna piena al perigeo, cioè il punto di massimo avvicinamento alla Terra. Una "superluna" è quindi una Luna piena che appare leggermente più grande e più luminosa di una tipica Luna piena. Quest'anno la fase di Luna piena avverrà il 7 ottobre alle 05:47 quando la Luna si troverà a circa 362.000 km dalla Terra.

Congiunzioni tra Luna e pianeti

Anche questo mese la Luna si renderà protagonista di una serie di spettacolari "incontri ravvicinati" coi pianeti del Sistema Solare e non solo. Gli oggetti si presenteranno angolarmente molto vicini tra loro – parliamo di una manciata di gradi – consentendo così di individuare la Luna e l'oggetto nello stesso campo di vista se osservati con un binocolo o un piccolo telescopio.

Si parte il 6 ottobre con la congiunzione tra la Luna, quasi piena, e il pianeta Saturno. I due corpi celesti raggiungeranno il massimo avvicinamento alle 2:30, quando si troveranno a una distanza angolare di poco più di 3° in direzione sud-ovest, a circa 30° sull'orizzonte.

Si prosegue con la congiunzione tra la Luna e l'ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro. Il massimo avvicinamento avverrà il 10 ottobre alle 5 di mattina, quando una Luna calante illuminata all'88%, molto alta sull'orizzonte, si troverà a meno di mezzo grado dalle Pleiadi, nuovamente in direzione sud-ovest.

Le due successive congiunzioni si avranno coi pianeti Giove il 14 ottobre e Venere il 19 ottobre. Nel primo caso il massimo avvicinamento si avrà all'1:49 a una distanza angolare di circa 4° (direzione est), mentre nel secondo caso il massimo avvicinamento è alle 20:26 a poco più di 3°. Il 19 ottobre, essendo la Luna in fase calante, illuminata al 3%, essa tramonterà poco prima del Sole, per cui il massimo avvicinamento con Venere non sarà effettivamente visibile.

Il 23 ottobre avremo infine la congiunzione tra la Luna, crescente al 4%, e il pianeta Mercurio. Il massimo avvicinamento a poco più di 2° è previsto per le 17. Per quell'ora, tuttavia, il Sole non è ancora tramontato, per cui si dovrà attendere il tramonto (poco dopo le 18) per osservare una sottilissima falce lunare, molto bassa sull'orizzonte sud-ovest, accompagnata da Mercurio poco sopra. Il 29 ottobre Mercurio raggiungerà anche la massima elongazione est, cioè la massima distanza angolare dal Sole.

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