Il codice IMEI del telefono: cos’è, a cosa serve e come trovarlo sul proprio smartphone

Il codice IMEI (International Mobile Equipment Identity) è un elemento fondamentale di ogni dispositivo mobile. Si tratta infatti di un identificatore univoco composto da 15 a 17 cifre, assegnato a ciascun dispositivo al momento della sua produzione: funziona come una sorta di “targa” per smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, che permette di distinguere ogni singolo device al mondo. Le prime 8 cifre dell'IMEI, note anche come TAC (Type Allocation Code), identificano il modello del dispositivo e il Paese in cui è stato prodotto; le 6 cifre successive rappresentano il numero di serie univoco assegnato dal produttore del telefono e, infine, l'ultima cifra, chiamata check digit, è un numero di controllo che viene calcolato utilizzando la formula di Luhn (conosciuta anche come Modulo 10), un algoritmo progettato per verificare la correttezza del codice. Questo identificativo si trova digitando *#06# sulla tastiera numerica del telefono oppure nelle impostazioni del dispositivo. Nei modelli più datati è consultabile all'interno del vano batteria, nella confezione originale o nell carrellino della SIM.

Comprendere il funzionamento e l'utilità di questo codice può aiutare a proteggere il proprio dispositivo in caso di furto o smarrimento, oltre a verificare la validità di un telefono usato prima di acquistarlo. Il codice IMEI, infatti, non si limita a identificare un dispositivo, ma può essere utilizzato dai provider di telefonia per impedire l'accesso alla rete da parte di telefoni rubati o smarriti.

A cosa serve il codice IMEI e perché è importante

Il codice IMEI ha diverse funzioni pratiche e significative. La principale è identificare in modo univoco un dispositivo mobile valido sulla rete. Questo fa sì che, quando un telefono viene segnalato come smarrito o rubato, il provider di servizi di rete (quello che, nel linguaggio quotidiano, chiamiamo “operatore”) può inserire il relativo codice IMEI in una blacklist, impedendo al dispositivo di accedere alla rete cellulare anche se viene inserita una nuova scheda SIM. Questa misura è particolarmente utile per scoraggiare il furto di telefoni.

Ecco perché il codice IMEI è uno strumento prezioso anche per chi acquista dispositivi mobili usati. Verificandolo attraverso servizi online specifici (come Likewize oppure IMEI.info) è possibile controllare lo stato del telefono e capire, per esempio, se è stato precedentemente segnalato come rubato, se è bloccato da un operatore o se presenta problemi relativi alla garanzia. Un controllo rapido può evitare spiacevoli sorprese e confermare la legittimità dell'acquisto.

Come trovare il codice IMEI sul proprio dispositivo

Esistono diversi modi per trovare il codice IMEI del proprio dispositivo. Il metodo più rapido e universale è digitare la sequenza *#06# sul tastierino numerico del telefono. Dopo aver inserito questa combinazione, il codice IMEI dovrebbe comparire direttamente sullo schermo.

In alternativa, è possibile recuperare il codice IMEI dalle impostazioni del dispositivo. Su dispositivi Android, ad esempio, il percorso tipico da seguire è Impostazioni > Informazioni sul telefono > Stato, ma può variare leggermente a seconda del produttore e della versione del sistema operativo. Su iPhone, basta accedere a Impostazioni > Generali > Info, dove il codice sarà elencato tra le informazioni del dispositivo.

Nei telefoni più vecchi, dotati di batteria rimovibile, il codice IMEI in genere è stampato all'interno del vano batteria. Infine, su alcuni modelli, il codice può essere riportato sulla confezione originale del dispositivo o sul “carrellino” della SIM.

È consigliabile annotare il proprio codice IMEI in un luogo sicuro non appena si acquista un nuovo dispositivo. Questo semplice accorgimento può risultare determinante per recuperare il proprio telefono o impedirne l'uso non autorizzato in caso di smarrimento o furto.

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