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13 Marzo 2025
6:00

Il formicaio più grande del mondo va dall’Italia fino al Portogallo: ecco quanto è esteso

Le formiche argentine formano colonie immense, come quella scoperta nel 2012 in Giappone con 300 milioni di formiche in 45.000 nidi e quella di oltre 6.000 km dall’Italia al Portogallo. Diffuse tramite i trasporti umani, secondo alcuni scienziati le colonie sparse nel mondo sarebbero un’unica megacolonia globale, un fenomeno unico nel regno animale.

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Il formicaio più grande del mondo va dall’Italia fino al Portogallo: ecco quanto è esteso
Nido formiche argentine

Siamo abituati a immaginare una colonia di formiche come un piccolo formicaio con un'unica regina, ma in realtà alcune specie vivono in colonie molto grandi distribuite tra numerosi nidi interconnessi. Molte regine, strettamente imparentate tra loro, possono convivere in una sola colonia, e le operaie le accudiscono senza fare distinzioni. Le estensioni di queste supercolonie a volte raggiungono le centinaia di km2 e un numero enorme di individui. Nel 1971 fu scoperta, su una spiaggia nei pressi di Hokkaido in Giappone, una colonia di Formica yessensis con 300 milioni di operaie e più di 1 milione di regine, suddivise in 45000 nidi!

Ma c’è una specie, la formica argentina (Linepithema humile), in cui le colonie possono raggiungere proporzioni continentali, sfruttando le reti commerciali umane e invadendo l'habitat delle formiche autoctone. Nel 2000 i ricercatori delle Università di Losanna e di Copenhagen hanno iniziato un lavoro di analisi durato due anni su 33 colonie di formiche argentine, distanti centinaia di chilometri tra loro. Mettendole a confronto tramite specifici test, hanno capito in realtà di trovarsi di fronte un’unica colossale supercolonia. Questa segue la linea costiera mediterranea partendo dalla Liguria, passando dal sud della Francia e della Spagna, percorre tutta la riva atlantica del Portogallo per arrivare infine alla Galizia. L’estensione complessiva è di oltre 6 000 km, con milioni di nidi, decine di milioni di regine e miliardi di operaie: il record del formicaio di Hokkaido era stato demolito.

Supercolonia europea di formiche
Mappa della supercolonia europae di formiche Linepithema humile Credit: Abalg, CC0, via Wikimedia Commons

Come capire se due formiche appartengono alla stessa colonia

Si possono effettuare dei test per verificarne la vicinanza genetica: le formiche dello stesso formicaio sono tutte sorelle tra loro e presentano quindi un genoma molto simile. Oppure si può fare il cosiddetto test dell’aggressività: se due formiche si attaccano, vuol dire che appartengono a colonie diverse. Ogni formica, infatti, porta con sé una sorta di “etichetta odorosa”, determinata geneticamente e condivisa coi membri della stessa colonia. Quando incontra un odore non familiare scatta il meccanismo di attacco, anche tra due formiche della stessa specie ma di colonie diverse.

Questa aggressività scatenata dall’odore ha permesso ai ricercatori dello studio di mettere a confronto le colonie di Linepithema humile. Gli individui di quelle italiane, infatti, non manifestavano alcuna aggressività se messi accanto a individui delle colonie francesi, spagnole e portoghesi. Una formica prelevata da una colonia ligure e portata in quella galiziana continuerà a comportarsi come prima all’interno del formicaio, e nessuno si accorgerebbe della differenza. Solo la colonia catalana, tra le 33 analizzate, era geneticamente distinta e mostrava palese aggressività verso le altre.

L’origine evolutiva delle supercolonie di formiche

Una supercolonia è una rarità tra le formiche: tra le 14 000 specie conosciute, quelle che vivono in supercolonie sono meno dell’1%. Come mai proprio la Linepithema humile fa colonie così gigantesche, e perché in Europa? Come si può intuire dal nome, la formica argentina è una specie invasiva, tra le 100 considerate più pericolose per la biodiversità dalla International Union for Conservation of Nature. È originaria del Sudamerica, dove il suo comportamento e struttura sociale sono più simili agli standard delle altre specie di formiche. Sfruttando le reti commerciali umane ha in breve tempo colonizzato il resto del mondo: pochi individui trasportati per caso a bordo delle navi hanno raggiunto terre lontane e si sono riprodotti molto in fretta.

formicaio gigante

Questo spiega la vicinanza genetica della supercolonia europea con le sorelle d'oltreoceano: l’effetto “collo di bottiglia”, un noto meccanismo dell’evoluzione biologica, produce infatti una popolazione con caratteristiche genetiche molto simili, in quanto ereditate da un piccolo numero di progenitori. Questa omogeneità è probabilmente anche il segreto del loro successo: non essendo in competizione tra loro hanno soppiantato le altre specie di formiche con facilità, occupando le relative nicchie ecologiche. La formica argentina ha infatti la tendenza a espandersi fino a occupare tutto lo spazio disponibile, e può finire per infestare anche le zone urbane e le abitazioni. Quasi tutte le specie che formano supercolonie sono a loro volta invasive.

Un’unica megacolonia globale

Supercolonie di formica argentina, anche se non così grandi, si trovano anche in Giappone e in California. Il meccanismo di dispersione di questa specie ha portato i ricercatori a ipotizzare che gli individui di queste supercolonie fossero molto simili tra loro. I ricercatori dell’Università di Tokyo sono riusciti a dimostrarlo nel 2009 tramite analisi genetiche e test dell'aggressività: tutte e tre le supercolonie farebbero infatti parte della stessa megacolonia intercontinentale. Si tratterebbe, in questo caso, della più grande società animale organizzata sul pianeta Terra, seconda solo alla specie umana per numero di individui.

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