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11 Dicembre 2025
11:30

Il Ghiacciaio dell’Apocalisse in Antartide è sempre più instabile: le conseguenze di un possibile collasso

Un nuovo studio documenta lo sviluppo di fratture nel ghiacciaio Thwaites, in Antartide occidentale. Grande quasi quanto la Gran Bretagna, la sua instabilità potrebbe causarne il collasso: se il ghiacciaio dovesse fondere completamente, il livello del mare potrebbe innalzarsi di oltre 1 metro.

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Il Ghiacciaio dell’Apocalisse in Antartide è sempre più instabile: le conseguenze di un possibile collasso
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Credit: NASA

Il ghiacciaio Thwaites, conosciuto come “ghiacciaio dell’Apocalisse”, in Antartide occidentale, sta diventando sempre più instabile. La sua piattaforma di ghiaccio galleggiante sull’oceano si sta fratturando e il suo punto di ancoraggio con la terraferma si sta indebolendo. In questo modo sta diminuendo anche il sostegno che esercita verso il ghiaccio dell'entroterra. Se il ghiacciaio dovesse disintegrarsi e fondere completamente, il livello del mare potrebbe innalzarsi di oltre 1 metro. Il meccanismo con cui il Thwaites sta perdendo ghiaccio potrebbe essere comune anche ad altre piattaforme antartiche, con conseguenze ancora più gravi. Gli allarmanti cambiamenti del Thwaites sono stati documentati in un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Geophysical Research, di un team internazionale guidato dal Centre for Earth Observation Science dell'Università di Manitoba in Canada.

Lo studio delle fratture del ghiacciaio Thwaites, il più largo della Terra

Il ghiacciaio Thwaites deve il suo soprannome “ghiacciaio dell’Apocalisse” proprio al pericolo che rappresenta la sua instabilità, dal momento che è il ghiacciaio più largo della Terra (circa 120 km), profondo fino a 1200 m e con un’estensione di circa 192.000 km², quasi quanto la Gran Bretagna (209.000 km2). Il ghiacciaio è stato esaminato dai ricercatori attraverso vent’anni di osservazioni satellitari, misurazioni della velocità del flusso di ghiaccio e dati GPS.

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La posizione geografica del ghiacciaio Thwaites, in Antartide occidentale. Credit: NASA

Grazie a queste informazioni, i ricercatori hanno potuto documentare la presenza e l’evoluzione nel tempo di molteplici fratture nel ghiaccio. Le fratture interessano in particolare la piattaforma di ghiaccio orientale del Thwaites. Prima si sono generate lunghe fratture parallele alla direzione del flusso del ghiaccio e poi fratture più corte trasversali. Lo studio mostra che il loro graduale sviluppo ha indebolito il punto di ancoraggio della piattaforma con la terraferma. In questo modo è diminuito anche il sostegno che la piattaforma rappresenta nei confronti del ghiaccio che si trova a monte sulla terraferma. Il ghiaccio dell’entroterra ha così cominciato a scivolare più velocemente verso il mare, riducendo ulteriormente la stabilità della piattaforma. Questi circoli viziosi prendono il nome di “meccanismi a feedback” e nel caso del ghiacciaio Thwaites hanno amplificato il collasso della piattaforma.

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La velocità di flusso del ghiaccio del Thwaites. Credit: Università di Manitoba

Il ruolo delle acque calde sotto la piattaforma del Thwaites

Recenti studi hanno evidenziato il ruolo che hanno nella distruzione delle piattaforme glaciali antartiche come quella del Thwaites i flussi di acqua calda e profonda della corrente circumpolare. Queste acque raggiungono la base della piattaforma e la erodono, indebolendola e favorendo lo scivolamento in mare del ghiaccio continentale. Questo apporto di acqua dolce a sua volta modifica la stratificazione verticale dell’oceano favorendo la circolazione di acqua calda e profonda. Il fenomeno potrebbe riguardare anche altre piattaforme dell’Antartide, rendendo la situazione ancora più grave: con la loro fusione e il conseguente scivolamento del ghiaccio continentale nell'oceano, il livello globale del mare è destinato ad aumentare considerevolmente e la circolazione oceanica a subire notevoli alterazioni.

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L’azione della corrente circumpolare sotto il Thwaites. Credit: Institute of Geophysics and Planetary Physics
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