
Tra le conseguenze del riscaldamento globale, l'innalzamento del livello del mare è indubbiamente uno degli aspetti più significativi. Negli ultimi 30 anni si è verificato un aumento del livello medio marino di circa 10 cm e le previsioni per il futuro ipotizzano una crescita ulteriore, con inondazione di ampie aree costiere, abitate complessivamente da milioni di persone. Ma cosa si intende esattamente con "livello del mare" e come viene rilevato?
Cosa si intende per livello del mare?
Il livello del mare, concettualmente, rappresenta la posizione dell'interfaccia tra l'acqua dei mari e degli oceani e l'aria che la sovrasta. Tuttavia, questa superficie non è uniforme in tutte le parti del mondo. Similmente alle terre emerse, che presentano una topografia irregolare costellata di valli e montagne, anche la superficie marina globale è caratterizzata da leggere fluttuazioni. Queste sono causate da una serie di fattori, tra cui variazioni nella temperatura e salinità dell'acqua, anomalie gravimetriche generate dalla distribuzione non uniforme di ammassi rocciosi con densità diverse in tutto il globo, topografia dei fondali oceanici, variazioni nella pressione atmosferica sopra l'oceano e nell'andamento e nella distribuzione delle correnti marine.

Da cosa dipendono le variazioni del livello del mare
Il livello del mare non è statico, ma subisce variazioni nel corso del tempo. Questi cambiamenti avvengono su un'ampia gamma di intensità e intervalli temporali, variabili a seconda delle cause specifiche. Ad esempio, le maree causano fluttuazioni del livello marino su periodi relativamente brevi, con cicli che possono durare da pochi minuti fino a 24 ore e con variazioni che, in certi casi, possono superare i 15 metri. Tuttavia, tali fluttuazioni sono rilevanti solo in specifici contesti geografici.
Variazioni del livello del mare osservate su scala globale sono generalmente associate a processi geologici e cambiamenti ambientali che si verificano su periodi di tempo estesi, arrivando fino a centinaia di migliaia di anni. Questi cambiamenti sono tipicamente associati a variazioni nei volumi d'acqua negli oceani, come nei casi dei processi di glaciazione e di scioglimento dei ghiacciai, o a modifiche della grandezza dei bacini oceanici legate, ad esempio, alla tettonica delle placche.
Come viene misurato il livello del mare
Le variazioni del livello del mare, sia locali che globali, possono essere misurate con notevole precisione. Le stazioni mareografiche vengono utilizzate per monitorare il livello del mare locale. Si tratta di stazioni fisse, posizionate lungo la costa, che consentono di ottenere misurazioni aggiornate ad intervalli di pochi minuti. Gli strumenti tradizionali sono provvisti di un dispositivo galleggiante meccanico sospeso all'interno di una colonna, che è immersa in mare e presenta una cavità alla base per permettere l'ingresso dell'acqua. I movimenti verticali del galleggiante riflettono variazioni della colonna d'acqua e vengono quindi registrati e utilizzati per il calcolo dell'altezza del livello marino . Nei dispositivi più moderni, la rilevazione è effettuata tramite sensori acustici e le misurazioni vengono registrate in formato digitale.

Il principio di base consiste nel rilevare le variazioni del livello del mare in relazione a uno o più capisaldi di riferimento sulla terraferma. Tuttavia, vari fattori possono influenzare il livello del mare su scala locale, tra cui le maree, l'apporto di sedimenti dal continente, le condizioni meteorologiche, le correnti oceaniche, l’attività umana sia sulla terraferma che in mare, e i tassi di subsidenza. Di conseguenza, le misurazioni ottenute dalle stazioni mareografiche non possono essere facilmente generalizzate a livello globale. Per questo motivo, tali misurazioni vengono spesso descritte come misure della variazione relativa del livello del mare.

La misurazione del livello del mare su scala globale si avvale dell'altimetria satellitare. A partire dagli anni '90, diversi satelliti, come Jason-1, Sentinel-6, OSTM/Jason-2, Saral e TOPEX/Poseidon, sono stati inviati in orbita terrestre e equipaggiati con altimetri radar e, più recentemente, laser, al fine di misurare l'altezza della superficie marina. In breve, questi dispositivi emettono onde che, al contatto con la superficie oceanica, vengono riflesse verso il satellite. Il tempo impiegato dal segnale radar per ritornare al satellite viene utilizzato per calcolare la distanza tra il satellite e la superficie oceanica in una specifica località. Quindi, il livello del mare viene determinato utilizzando il centro della Terra come punto di riferimento.

Di quanto si è alzato negli ultimi anni
Grazie a monitoraggi continui effettuati su intervalli di giorni, mesi e anni, è possibile tracciare le fluttuazioni globali del livello del mare. Tali rilevazioni satellitari hanno permesso di constatare un incremento del livello medio marino, ossia l'altezza media della superficie oceanica a livello globale, di circa 10 cm negli ultimi 30 anni.
Le previsioni dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climatic Change) ipotizzano un'ulteriore e inesorabile risalita del livello del mare nei prossimi decenni, che potrebbe anche raggiungere alcune decine di centimetri con gravi conseguenze locali.