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11 Settembre 2025
7:00

L’esperimento della memoria genetica del miele è una bufala: ecco cosa accade davvero

Alcuni video virali sostengono che il miele abbia una “memoria genetica” e ricordi le celle dell’alveare, ma in realtà gli esagoni che si formano sono solo un fenomeno fisico di ondulazioni chiamate ripples.

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L’esperimento della memoria genetica del miele è una bufala: ecco cosa accade davvero
memoria miele

Negli ultimi tempi girano sui social diversi video in cui viene mostrato un esperimento apparentemente “sorprendente”: si prende un po’ di miele, lo si mette su un piattino, si aggiunge dell'acqua e, agitando avanti e indietro, compaiono delle forme che ricordano degli esagoni. Da qui l’idea suggestiva che il miele abbia una “memoria” e ricordi la sua origine, ovvero le celle esagonali di un alveare.

Ma è davvero così? La risposta è semplice: no. Non c’è alcuna memoria nascosta nel miele. Quello che osserviamo è un fenomeno puramente fisico.

Infatti quando agitiamo l’acqua sopra al miele, si generano dei motivi ondulatori dovuti all’attrito tra i due fluidi. Questa interazione porta alla formazione di figure che possono assumere diverse geometrie, incluse quelle esagonali.

In geologia, un fenomeno simile è ben noto: sul fondale marino, il movimento delle onde produce le cosiddette ripple marks o semplicemente ripples. Sono ondulazioni regolari che ricordano disegni geometrici, e che non hanno nulla a che vedere con una presunta memoria della sabbia o del mare.

Allo stesso modo, nel miele non si manifesta nessun ricordo delle celle in cui era contenuto: vediamo solo le conseguenze del moto dell’acqua.

La memoria è una funzione biologica legata a un sistema nervoso: richiede neuroni, sinapsi e neurotrasmettitori; non può esistere in sostanze inanimate come l’acqua o il miele. Il miele è semplicemente una miscela di zuccheri, acqua e piccole quantità di sostanze aromatiche e coloranti naturali. Nulla di più. Non possiede strutture che possano immagazzinare o richiamare informazioni.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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