La NASA nel 2019 ha prodotto il rover Perseverance, un piccolo veicolo che misura circa tre metri di larghezza per tre di lunghezza e due di altezza che è atterrato sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021. A vederlo così sembra solo una buffa automobile che cammina nel deserto rosso, ma si tratta in realtà di un concentrato di tecnologia e altissima ingegneria che rappresenta una delle strumentazioni più avanzate della missione spaziale Mars 2020. Ma per cosa è stato progettato il rover? E come è stato costruito? Ne parliamo in questo sesto episodio di "Yes, We Mars.".
Partiamo col dire che è stato lanciato il 30 luglio 2020, alle 11:50 UTC (ore 13:50 in Italia), da Cape Canaveral – la principale base di lancio statunitense, la stessa delle missioni Apollo per l’esplorazione lunare – ed è atterrato sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021, trasportando il piccolo elicottero Ingenuity, per eseguire la sua missione. Il 18 Febbraio il piccolo rover spaziale Perseverance ci tenne con gli occhi incollati ai notiziari, intenti a seguire la sua discesa verso Marte: il paracadute rosso e bianco spiegato, poi l’atterraggio mozzafiato. Un piccolo robot grande quanto un’automobile era arrivato sul pianeta rosso per esplorarlo in cerca di tracce di vita passata.
Uno dei principali obiettivi di Perseverance è infatti quello di cercare tracce di di vita e, per questo motivo, il sito di atterraggio prescelto è stato il Jezero Crater – un cratere nel quale si ritiene che in passato ci fosse un lago. Il rover ha anche il compito di raccogliere campioni di roccia per analizzare la geologia marziana e di testare nuove tecnologie che un giorno potrebbero aiutare a sostenere la presenza umana su Marte. Quindi possiamo dire che Perseverance è – almeno in parte – un piccolo geologo di metallo!
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Per riuscire a fare tutte le analisi necessarie, il rover è dotato di numerosi accessori. Tra questi possiamo citare SHERLOC e WATSON, che sono rispettivamente uno spettrometro (ovvero uno strumento che, attraverso luci ultraviolette, è in grado di identificare composti chimici organici) e una lente di ingrandimento per analizzare tracce biologiche nei campioni di suolo; PIXL è uno spettrometro a raggi X per analizzare la composizione chimica elementare dei campioni. Oltre a strumenti tecnici ci sono anche dispositivi per la navigazione come un radar, delle fotocamere per l’acquisizione delle immagini, dei microfoni, uno strumento per prelevare i campioni di suolo e una piccola stazione meteo.
Ogni cosa bella però ha un costo e anche questa missione su Marte, come ci si aspetterebbe, ha richiesto cifre rilevanti. Complessivamente questa missione è costata circa 2.7 miliardi di dollari. Questa cifra include tutto, dalla progettazione all’analisi dei risultati che Perseverance ci permetterà di ottenere. Anche se è una cifra alta, teniamo a mente che le ultime olimpiadi a Tokyo sono costate 15 miliardi di dollari!