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10 Ottobre 2022
10:11

Immagini incredibilmente ravvicinate della luna di Giove “Europa” ad opera della sonda NASA Juno

Il 29 settembre 2022 la sonda americana Juno ha catturato alcune delle immagini più dettagliate del satellite di Giove "Europa" grazie a un un sorvolo ravvicinato. Europa potrebbe ospitare la vita.

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Immagini incredibilmente ravvicinate della luna di Giove “Europa” ad opera della sonda NASA Juno
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Credit: NASA/SWRI/MSSS/Malshan

Chi ha visto il film di fantascienza Europa Report del 2013 sa perfettamente che Europa è una delle maggiori lune di Giove (la quarta per dimensioni attorno al gigante gassoso e la sesta del sistema solare).
Nella pellicola di Sebastián Cordero un gruppo di sei astronauti si imbarca con la missione Europa One per cercare possibili forme di vita su Europa. Oggi naturalmente non siamo in grado di mandare esseri umani così lontano dalla Terra, ma fortunatamente abbiamo una sonda che può studiarla da vicino: Juno, il nome latino della sposa di Giove (Giunone).
Ed è proprio Giove, infatti, l'obiettivo principale di questa sonda, ma non l'unico: il 29 settembre, infatti, la sonda ha effettuato un flyby (cioè un sorvolo) del satellite gioviano. Si tratta del sorvolo più ravvicinato dal 2000, anno in cui la storica sonda Galileo (anch'essa dedicata al pianeta gigante) passò a 351 km dalla superficie di Europa. Il recente flyby di Juno si attesta a un solo chilometro in più, arrivando fino a un minimo di 352 km da Europa, è durato soltanto due ore circa, ma ci ha regalato svariate immagini di straordinaria bellezza su questo interessantissimo luogo del sistema solare.
Vediamo un'analisi dettagliata delle immagini catturate da Juno, quello che sappiamo di Europa e quali missioni coinvolge.

Analisi delle nuove immagini di Europa, il satellite di Giove

Quelle realizzate da Juno durante il passaggio ravvicinato sono alcune tra le immagini più dettagliate mai prodotte di Europa. La risoluzione può arrivare fino a 1 km per pixel!

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Dettaglio di una porzione di Eurpa vicina al terminatore (credit: NASA/K. Gill).

Per molti versi queste immagini confermano cose che già sappiamo su Europa: la quasi mancanza di crateri indica che la sua superficie è geologicamente molto giovane (non più di qualche decina di anni), segno evidente del fatto che il satellite è attivo. Alcune di quelle lunghe linee scure di fatto non sono altro che criovulcani, cioè vulcani che eruttano ghiaccio!
Il colore scuro di queste linee potrebbe essere dovuto (ma è soltanto un'ipotesi) alla presenza di sali provenienti dall'oceano sotterraneo, che si colorerebbero reagendo alle condizioni estreme offerte dalla superficie di Europa, dove si arriva tranquillamente a temperature di –170 °C, la pressione è praticamente nulla e vi è un costante bombardamento di raggi cosmici (non essendoci un'atmosfera a proteggere Europa dalle particelle cariche altamente energetiche provenienti dallo spazio).

La prima immagine ottenuta da Juno durante il flyby (credit: NASA/JPL-Caltech/SWRI/MSSS).

Oltre alle lunghe linee, queste immagini mostrano anche una grande quantità di macchie su Europa, chiamate in gergo lenticulae. Alcune sono circolari, altre hanno forme leggermente più irregolari. Alcune sono rialzate rispetto alla superficie circostante, altre sono depresse e altre ancora sono allo stesso livello del suolo che le circonda. Non è chiaro cosa siano esattamente, ma si pensa che si tratti di ghiaccio sotterraneo che vuole emergere in superficie.

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Questa foto di Europa è stata scattata dalla camera ingegneristica di Juno. Si nota distintamente una lenticula piuttosto complessa (credit: NASA/JPL–Caltech/SwRI).

Il satellite Europa è abitabile?

Il fatto che il film Europa Report basi la sua trama sull'abitabilità di Europa non è un caso. Il satellite di Giove è infatti da decenni uno dei luoghi più interessanti in tutto il sistema solare da questo punto di vista, perché molti indizi sembrano indicare che possa almeno in linea di principio ospitare forme di vita. Nessuno ovviamente immagina alieni verdimostri giganti né tantomeno esseri intelligenti, ma organismi unicellulari non sono da escludere.
Europa è una luna ghiacciata, ovvero la sua crosta è interamente composta di uno strato di ghiaccio d'acqua spesso poche decine di chilometri. Già dal passaggio delle sonde Voyager nel 1979 e 1980 gli astronomi ritengono che sotto questa crosta ghiacciata Europa ospiti un immenso oceano globale di acqua liquida, profondo anche un centinaio di chilometri!

Europa vista dalla sonda Voyager 2 nel 1980.
Mosaico di immagini realizzate nel 1980 dalla sonda Voyager 2 che ritraggono la superficie di Europa (credit: NASA/JPL/T. Stryk).

La fitta rete di fratture sul ghiaccio mostrate dalle Voyager fecero pensare agli scienziati che Europa avesse a disposizione acqua liquida sotterranea in grado di “rimarginare” quelle ferite salendo in superficie e ghiacciando una volta a contatto con il freddo dello spazio interplanetario. L'acqua sotto la superficie di Europa sarebbe mantenuta allo stato liquido dall'azione delle forze mareali esercitate da Giove sul satellite, le stesse che provocano le spaccature superficiali. In pratica, l'enorme gravità di Giove causa spostamenti di materiale nel nucleo interno roccioso di Europa; movimenti simili alle maree che la Luna e il Sole esercitano qui sulla Terra, ma molto più intense data la vicinanza di Europa da Giove. Abbastanza da generare fortissimi attriti, che a loro volta sviluppano calore.

Analisi successive di Europa mostrano anche che potrebbe presentare dei geyser, del tutto analoghi a quelli terrestri. Questi geyser, a loro volta, indicano che l'interno di Europa sarebbe ricco di molecole organiche. Siamo quindi di fronte a un satellite con acqua liquida in abbondanza, una notevole fonte di energia e ricchezza di molecole organiche: in altre parole, tutti gli elementi affinché un mondo possa essere considerato potenzialmente abitabile.

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I pennacchi dei geyser di Europa visti dal telescopio spaziale Hubble (credit: NASA).

Le missioni verso Giove

Lanciata nel 2011, Juno ha raggiunto Giove nel 2016. La sonda completa ogni sua orbita attorno al pianeta in 43 giorni, raggiungendo una distanza minima di 5000 km dalla sua superficie (il cosiddetto perigiovio). È proprio quando raggiunge il perigiovio che Juno raccoglie quante più immagini del gigante gassoso. E non solo, come in questo caso. Il recente sorvolo di Europa è avvenuto durante il 45° perigiovio di Juno.
All'inizio della sua missione, Giove era l'unico obiettivo di Juno. Successivamente, però, la missione è stata estesa e questo ha permesso alla sonda di studiare anche le maggiori lune di Giove, come Europa o Ganimede.

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Ganimede fotografata da Juno nel giugno 2021 da una distanza di circa 1000 km. È stato il primo sorvolo ravvicinato di questo satellite dopo il 2000 (credit: NASA/JPL–Caltech/SwRI/MSSS).

Proprio per via del suo estremo interesse astro-biologico, Europa sarà l'obiettivo di una futura missione NASA chiamata Europa Clipper, che dovrebbe essere lanciata nel 2024. Inizialmente il progetto di missione prevedeva una sonda orbitante e un lander che atterrasse sulla sua superficie, ma purtroppo quest'ultimo è stato abbandonato per mancanza di fondi. Un vero peccato!

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle», fondata da Margherita Hack. Insieme a Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio gestisce il progetto di divulgazione astronomica «Chi ha paura del buio?». Vive e lavora a Milano.
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