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7 Ottobre 2024
17:55

Incidente aereo Ryanair a Brindisi, gli aspetti tecnici: possibili cause e gestione dell’emergenza

Il 3 ottobre un Boeing 737-800 operato da Ryanair è stato protagonista di un principio di incendio al motore, anche se fortunatamente non ci sono stati feriti. Ma quali sono le possibili cause? Ripercorriamo le ipotesi più probabili, andando anche ad analizzare le misure messe in atto per limitare i danni.

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Incidente aereo Ryanair a Brindisi, gli aspetti tecnici: possibili cause e gestione dell’emergenza
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Il 3 ottobre un incidente aereo che ha coinvolto il volo FR88265 di Ryanair ha fatto notizia all'aeroporto di Brindisi. Il volo, diretto a Bologna e operato da un Boeing 737-800, ha subito una fiammata in uno dei suoi motori mentre si trovava ancora sulla pista in fase di rullaggio. I piloti, reagendo prontamente, hanno abortito il decollo e riportato l’aereo in sicurezza. Fortunatamente, nessun passeggero è rimasto ferito. Ma cosa ha causato la fiammata e come ha reagito l’equipaggio? Scopriamo le possibili cause tecniche e le procedure che hanno permesso di gestire l'emergenza in modo sicuro.

Le possibili cause di una fiammata al motore

Le fiammate nei motori a reazione possono verificarsi per una serie di ragioni tecniche, e i piloti devono essere pronti a reagire rapidamente, soprattutto nelle fasi critiche come il decollo. Vediamo alcune delle principali cause che possono provocare una fiammata, come quella osservata nell’incidente di Brindisi.

Stallo del compressore

Il motore a reazione funziona grazie a un flusso continuo e uniforme di aria compressa che entra nel compressore e viene inviato alla camera di combustione. Tuttavia, se questo flusso viene interrotto o diventa irregolare, il compressore può "stallare". In questo caso, la combustione si interrompe temporaneamente e il carburante non bruciato può accumularsi e infine esplodere quando la combustione riprende, causando una fiammata visibile all'esterno del motore.

Problemi con l'iniezione di carburante

Il sistema di iniezione di carburante dei motori a reazione è estremamente preciso, ma un malfunzionamento può portare a un'eccessiva iniezione di carburante nella camera di combustione. Se questo carburante in eccesso non viene bruciato immediatamente, può accumularsi e successivamente incendiarsi tutto insieme, generando una fiammata. Questa situazione può verificarsi in modo improvviso, soprattutto durante le fasi di accelerazione per il decollo, come accaduto a Brindisi.

Danni meccanici

Un’altra possibile causa di una fiammata può essere un danno interno al motore, come la rottura di una pala del compressore o della turbina. Questi componenti svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere il flusso d'aria e la combustione regolare. Se uno di essi si danneggia, il motore potrebbe non funzionare correttamente, provocando una combustione irregolare e, di conseguenza, una fiammata.

Condizioni meteo avverse

Sebbene non sempre considerate la prima causa, condizioni atmosferiche come vento molto forte, pioggia intensa o turbolenze possono influenzare il normale flusso d'aria nel motore. Per esempio, una forte pioggia può raffreddare rapidamente parti critiche del motore, alterando il processo di combustione e provocando fiammate o interruzioni temporanee della combustione.

Il pronto intervento dell'equipaggio

Una delle prime e più critiche decisioni che i piloti devono prendere durante il decollo riguarda la velocità di decisione V1. Questa velocità, specifica per ogni aeromobile e variabile in base a fattori come peso e condizioni atmosferiche, rappresenta il punto di non ritorno nel processo di decollo. Prima di raggiungere V1, i piloti possono ancora interrompere il decollo e assicurarsi di avere abbastanza pista necessaria per fermare l'aereo in sicurezza sulla pista. Tuttavia, una volta superata V1, il decollo deve proseguire, anche in caso di emergenza, poiché fermarsi potrebbe risultare pericoloso.

Nel caso del volo Ryanair a Brindisi, l'aereo si trovava ancora sotto V1 quando la fiammata si è verificata. Si presume che il velivolo sia stato fermato nei primi 200 metri di pista, questo ha permesso all'equipaggio di effettuare una interruzione del decollo (RTO, Rejected Takeoff) a bassa velocità per fortuna e fermare l'aereo in sicurezza. La prontezza e l'addestramento dell’equipaggio sono stati fondamentali per gestire efficacemente la situazione.

Dopo l'interruzione del decollo, i piloti hanno attivato il fire handle, uno strumento essenziale in situazioni di emergenza incendio sui Boeing 737. Il fire handle è progettato per isolare il motore coinvolto e minimizzare i rischi di propagazione dell'incendio. Una volta tirato, il fire handle interrompe immediatamente:

  1. Aria condizionata: Viene bloccato il flusso di aria condizionata al motore, evitando di alimentare ulteriormente l'incendio;
  2. Carburante: L'alimentazione di carburante al motore viene tagliata, prevenendo ulteriori combustioni;
  3. Energia elettrica: Viene interrotta la corrente elettrica al motore, riducendo il rischio di cortocircuiti;
  4. Fluido idraulico: Si blocca il flusso di fluido idraulico al motore, limitando ulteriori danni meccanici.

Dopo aver isolato il motore, i piloti possono attivare manualmente gli estintori presenti a bordo per tentare di spegnere l'incendio. Questi estintori rilasciano agenti chimici, normalemnte si tratta di agente alogeno ad alta pressione, che soffocano le fiamme all’interno del motore, riducendo il rischio di danni catastrofici.

Come funziona il sistema di rilevazione dell'incendio

I moderni aeroplani, come il Boeing 737, sono dotati di sofisticati sistemi di rilevazione degli incendi, progettati per individuare rapidamente qualsiasi anomalia termica o surriscaldamento nei motori. Uno dei sistemi più comuni è il sistema a cavi loop. Questi sono costituiti da conduttori sensibili alla temperatura, installati intorno al motore. Quando la temperatura all'interno del vano motore aumenta oltre un certo limite, la resistenza all'interno dei cavi cambia. Questo cambiamento di resistenza viene rilevato dal sistema di monitoraggio dell'aereo e invia un segnale al cockpit. A questo punto, l'equipaggio riceve diversi segnali di allarme:

Fire handle rosso: Il fire handle relativo al motore in questione si illumina di rosso, indicando la presenza di un incendio o di un surriscaldamento critico.

Allarme sonoro: Una campanella di allarme suona per avvertire i piloti della necessità di un intervento immediato.

Questo sistema garantisce che il pilota sia avvisato istantaneamente, consentendo una reazione tempestiva. Una volta ricevuti questi segnali, l’equipaggio deve seguire le procedure d'emergenza, come l’attivazione del fire handle e degli estintori, per neutralizzare l’incendio e garantire la sicurezza del velivolo.

L'incidente Ryanair a Brindisi ha messo in evidenza l'importanza della preparazione dell’equipaggio e delle tecnologie avanzate a bordo degli aerei moderni. Sebbene una fiammata possa sembrare spaventosa, è gestibile grazie a una combinazione di addestramento dei piloti, sistemi di rilevamento avanzati e procedure standardizzate. La velocità di decisione V1, l'uso del fire handle e i sistemi di rilevazione degli incendi come i cavi loop sono tutti strumenti essenziali che permettono di affrontare situazioni di emergenza in modo rapido ed efficace. Anche in un evento critico come questo, la sicurezza dei passeggeri rimane sempre la priorità assoluta.

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