In questo video partiamo da una scuola costruita negli anni Settanta che consuma 45,5 TEP, una delle unità di misura del consumo energetico.
A fine video, arriveremo a farla consumare 7,73 TEP ovvero l’Ottanta percento in meno.
In che modo? Grazie a diversi tipi di interventi, che hanno a che fare con l’isolamento termico dell’edificio, ma anche grazie alla gestione efficiente dell’energia.
In questo modo, otterremo un risparmio non solo sulla bolletta ma anche, se la nostra energia è prodotta da fonti fossili, sulle emissioni di CO2.
L'isolamento termico: dal cappotto termico all'insuflaggio
Nel video vi mostriamo, attraverso una ricostruzione 3D, due interventi per l’isolamento: il cappotto termico e l’insufflaggio. Per quanto riguarda il cappotto termico, le pareti dell’edificio vengono rivestite da pannelli isolanti, di circa 1 metro – un metro e mezzo per quaranta-cinquanta centimetri. Lo spessore varia dai 2 centimetri ai 20, a seconda del materiale utilizzato e della zona climatica in cui siamo: la nostra scuola, a Milano, ha un’imbottitura più spessa di una scuola, per esempio, a Palermo dove fa più caldo.
Nel video, vedrete anche una ricostruzione 3D della pratica dell’insufflaggio.
Per questo tipo di intervento, è necessario che l’edificio abbia un’intercapedine, ovvero lo spazio vuoto che può essere fino a 30 centimetri, tra la parete interna e quella esterna.
Solitamente, gli edifici tra gli anni ‘60 e gli anni ‘90 ce l’hanno.
Quello che si fa è praticare dei piccoli fori nella parete e poi, dal basso all’alto, si inietta dentro del materiale isolante, fino a riempire l’intercapedine.
Concettualmente, se prima era come se avessimo messo una giacca all’edificio, in questo caso è come se aggiungessero un’imbottitura isolante al vestito che già indossiamo.
Questi due interventi possono essere fatti entrambi, come nel nostro caso, oppure si può fare solo uno dei due. La scelta dipende dai tempi di esecuzione e dalla fattibilità.
Ma quello che più di tutto fa la differenza è una cosa: ovvero i materiali isolanti che vengono utilizzati.
Altri interventi che sono stati fatti per l’isolamento, è l’installazione di tende veneziane, di infissi in materiale PVC e dei cosiddetti vetri a controllo solare, per bloccare il calore del sole.
Anche il tetto è stato modificato, con la vecchia lamiera sostituita da cosiddetti pannelli sandwich, con uno strato isolante.
I materiali isolanti: fondamentali per l'isolamento
Nel video, vi mostriamo quello che è l’elemento chiave dell’isolamento, ovvero i materiali isolanti. Ne esistono di diversi tipi, che cambiano a seconda dei costi e delle proprietà isolanti. Vi lasciamo qui una tabella con un elenco dei materiali.
| Materiale | Conduttività termica |
|---|---|
| Aerogel | 0,015 |
| Poliuterano | 0,025 |
| Lana di roccia | 0,035 |
| Fibra di cellulosa | 0,037 |
| Lana di vetro | 0,038 |
| Fibra di legno | 0,040 |
| Sughero | 0,040 |
Come gestire l'energia in maniera efficiente?
Non c’è solo isolamento termico, ma l’efficienza è legata anche alla gestione efficiente dell’energia.
Per quanto riguarda la nostra scuola, sono stati installati tre elementi: i pannelli solari termici, che producono acqua calda con il calore solare, un impianto fotovoltaico da 100kWp, per la produzione energetica, e tre pompe di calore.
Ecco che, grazie a tutti gli interventi fatti, la scuola che consumava 45,5 TEP all’anno è arrivata ad un consumo di 7,73 TEP, diventando un cosiddetti edificio NZEB, ovvero ad energia quasi zero. Secondo Renovit, la società di Snam e CDP Equity che si è occupata degli interventi sull’edificio, parliamo di circa 108 t di CO2in meno ogni anno. E ovviamente, in classe non si muore più di caldo d’estate e non si gela più di freddo.
