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9 Marzo 2024
7:00

La fake news sugli spazzolini elettrici hackerati ci mostra gli elementi della “bufala perfetta”

Tre milioni di spazzolini da denti usati per sferrare un attacco informatico DDoS ai danni del sito web di un'azienda svizzera: questa bufala è stata diffusa e creduta perché conteneva tutti gli elementi perfetti per farla sembrare una notizia vera.

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La fake news sugli spazzolini elettrici hackerati ci mostra gli elementi della “bufala perfetta”
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Recentemente ha fatto il giro del mondo la notizia di un presunto attacco informatico DDoS (Distributed Denial of Service) messo in atto da un gruppo di pirati informatici che avrebbero hackerato tre milioni di spazzolini da denti elettrici “smart” in grado di collegarsi via Bluetooth agli smartphone. La fake news è stata riportata inizialmente dal quotidiano elvetico Aargauer Zeitung a partire da dichiarazioni di un responsabile dell'azienda di sicurezza informatica Fortinet, e ripresa poi da varie altre testate. Stando a questi media, gli hacker avrebbero installato dei malware negli spazzolini elettrici, che si sarebbero connessi al sito dell'azienda in modo da bloccarlo, realizzando così una botnet (una rete di dispositivi hackerati) che avrebbe perpetrato l'attacco DDoS.

Non vi stupirà scoprire che niente di tutto questo è successo: si tratta di una bufala. Pur essendo una notizia palesemente implausibile, però, sono stati in moltissimi a crederci e contribuire a diffonderla, anche grazie a diverse testate che le hanno dato linfa. La domanda è dunque: come è potuto succedere che una notizia così inverosimile sia diventata così popolare? Ecco un pretesto per far luce su quali sono gli aspetti che rendono credibili fake news come questa, in modo da aiutarci a riconoscerle ed evitare di diffondere disinformazione.

Gli spazzolini hackerati e gli elementi della “bufala perfetta”

Innanzitutto, si può hackerare uno spazzolino elettronico? La risposta è sì, ma il massimo che si può ottenere da uno spazzolino che si è riusciti ad hackerare è farlo accendere/spegnere e modificarne la velocità. Dal momento che la stragrande maggioranza degli spazzolini elettrici non si connette direttamente a Internet, ma stabiliscono semplicemente un collegamento wireless con lo smartphone sfruttando la tecnologia Bluetooth, quindi non possono collegarsi a siti web.

Sarebbe bastato essere a conoscenza di questo dettaglio tecnico per non credere al presunto attacco DDoS perpetrato da un fantomatico esercito di milioni di spazzolini usati per visitare in massa il sito web di un'azienda in Svizzera per “buttarlo giù”. Dettaglio che è stato ignorato e che ha dato vita a una delle fake news più clamorose degli ultimi anni a causa della presenza di tutti gli elementi della “bufala perfetta”.

  1. Far leva su emozioni che fanno parte della sfera umana (in questo caso curiosità e paura verso gli attacchi informatici).
  2. Il protagonista della bufala è un oggetto d'uso comune, che tutti usiamo ogni giorno (in questo caso lo spazzolino), rendendo così la notizia interessante e accattivante.
  3. I fatti riportati sembravano provenire da fonti apparentemente attendibili (ovvero alcuni media elvetici).
  4. La notizia era, giornalisticamente parlando, appetibile e vendibile (un articolo dal titolo "Milioni di spazzolini hackerati e usati per attaccare il sito Web di Tal dei Tali" spinge gli utenti ad aprirlo portando non pochi introiti ai siti d’informazione).

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Perché oggi è più facile credere alle fake news: i rischi dell'AI

La vicenda che vi abbiamo riportato suscita non poca preoccupazione riguardo al fenomeno delle fake news, specialmente se la rapportiamo al periodo storico che stiamo vivendo dal punto di vista sociale e tecnologico. L'avvento dell'intelligenza artificiale, infatti, potrebbe potenzialmente favorire la proliferazione di notizie false, ad esempio con la pubblicazione di immagini e video fake.

Difendersi dalle bufale sarà sempre più difficile, ma non impossibile. Sviluppare la propria capacità di pensiero critico e, soprattutto, controllare le fonti, magari verificandone diverse per cercare di capire come stanno realmente le cose in relazione a un certo fatto, sono sicuramente comportamenti che possono aiutare a riconoscere le fake news.

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