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22 Marzo 2024
6:00

La mappa dei rifiuti radioattivi in Italia: ecco dove si trovano oggi

L'Italia produce ancora oggi rifiuti radioattivi: ma dove vengono stoccati? Ecco la mappa dei principali centri presenti sul territorio italiano.

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La mappa dei rifiuti radioattivi in Italia: ecco dove si trovano oggi
nucleare depositi in italia

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso della realizzazione del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e, come è facile intuire, il progetto è da anni al centro di proteste e polemiche. Quello che forse non tutti sanno, però, è che al momento in Italia ci sono già tantissimi siti che contengono rifiuti radioattivi e, come vedremo a breve, molti di questi sono ospedali e centri di ricerca. Facciamo quindi il punto della situazione, andando a vedere dove sono stoccati oggi i rifiuti radioattivi nel Bel Paese.

Dove si trovano i rifiuti radioattivi in Italia: la mappa

stoccaggio rifiuti italia
Credits: Deposito Nazionale.

Come confermato anche dal sito ufficiale del Deposito Nazionale, in Italia sono presenti numerosi siti dove si producono e/o stoccano rifiuti radioattivi: parliamo non solo delle 4 ex-centrali nucleari ma anche di centri che si occupano di gestire i rifiuti industriali, di centri di ricerca medici eccetera.

Quali sono i centri italiani di stoccaggio dei rifiuti radioattivi: l'elenco

Nello specifico i 31.159,1 m3 di rifiuti presenti sul suolo italiano (dati ISIN aggiornati al 31 dicembre 2022) sono stoccati presso:

  • 4 ex-centrali nucleari in decommissioning (gestite da Sogin);
  • 4 impianti del ciclo del combustibile in decommissioning (Enea/Sogin);
  • 1 reattore di ricerca CCR ISPRA-1 (Sogin);
  • 7 centri di ricerca nucleare (ENEA Casaccia, CCR Ispra, Deposito Avogadro, LivaNova, CESNEF -Centro Energia e Studi Nucleari Enrico Fermi- Università di Pavia, Università di Palermo);
  • 3 centri del Servizio Integrato per la gestione dei rifiuti radioattivi di origine non elettro-nucleare (Nucleco, Campoverde, Protex);
  • 1 centro del Servizio Integrato non più attivo (Cemerad)

In termini di distribuzione sul territorio italiano i siti di medicina nucleare – tra i quali alcuni ospedali – sono quelli più numerosi e diffusi. In questi caso, tra l'altro, i rifiuti prodotti vengono tenuti per la maggior parte all'interno delle strutture stesse fino al loro decadimento, smaltendoli poi come rifiuti convenzionali. La parte rimanente invece viene inviata in appositi centri adibiti alla gestione dei rifiuti radioattivi che, dopo una fase di trattamento, li stoccano in attesa della costruzione del Deposito Nazionale.

E in termini di volumi invece? La maggior parte dei rifiuti è legata a siti nucleari in fase di smantellamento e la regione che attualmente ne possiede in maggior quantità è il Lazio (9591 m3) seguita da Lombardia (6462 m3) e Piemonte (5923 m3).

La distribuzione dell'attività dei rifiuti radioattivi

Quando si parla di rifiuti radioattivi il volume non è l'unico parametro da tenere in cosiderazione: spesso infatti si parla anche di attività. Questo valore, espresso in bequerel (Bq), indica quanti decadimenti al secondo avvengono all'interno del rifiuti radioattivo. Complessivamente i rifiuti radioattivi stoccati in Italia hanno un'attività pari a 36.012 TBq, pari cioè a 36 milioni di miliardi di decadimenti al secondo. A differenza di quanto potremmo pensare, questi non sono concentrati per la maggior parte nel Lazio, dove è presente la maggior parte del volume di rifiuti, ma in Piemonte, dove la tipologia di rifiuto emette in quantità maggiore, coprendo da sola circa il  76,69% dell'attività totale.

I rifiuti stoccati all'estero

In realtà non tutti i rifiuti radioattivi prodotti in Italia sono stoccati sul suolo nazionale. Come riportato dalla stessa Sogin nel loro Bilancio di Sostenibilità 2022, delle 1864 tonnellate di rifiuti radioattivi prodotti durante l'esercizio delle 4 centrali nucleari italiane, il 99% circa è stato inviato all'estero per essere riprocessato: le principali destinazioni sono Francia (La Hague) e Regno Unito (Sellafield - Dounreay). I rifiuti non resteranno all'estero per sempre: rientreranno in Italia e verranno conferiti presso il Deposito Nazione, nell'area di stoccaggio di lungo periodo dei rifiuti ad alta radioattività.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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