
La NASA ha presentato nuove immagini della cometa 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare scoperto nel nostro Sistema Solare, in una conferenza stampa trasmessa in diretta su YouTube. Le immagini sono il risultato di una campagna osservativa senza precedenti che ha sfruttato l'enorme flotta di sonde lanciate dalla NASA nel corso degli anni. L'osservazione attraverso le varie sonde ha permesso di ottenere immagini della cometa da diverse angolazioni, con diverse illuminazioni solari della sua chioma e del suo nucleo, aiutando quindi gli astronomi a capire meglio la geometria della cometa e confermandone la dimensione stimata del nucleo a circa 2-5 km di diametro. Le immagini mostrate sono state ottenute tra settembre e ottobre, ma sono state rilasciate solo il 19 novembre a causa dello shutdown del governo americano.
La NASA ci ha tenuto a chiarire sin dall'inizio della live che 3I/ATLAS è una cometa che mostra i comportamenti tipici di questi oggetti, sebbene con molte peculiarità che non devono sorprendere visto che stiamo parlando di un oggetto che proviene da un altro sistema stellare ed è potenzialmente più vecchio della Terra e del nostro Sole stesso.

Le immagini della missione Psyche
Le prime immagini in ordine di tempo rilasciate dalla NASA sono quelle ottenute dalle camere di bordo della missione NASA Psyche, destinata allo studio ravvicinato dell'asteroide 16 Psyche, uno dei più grandi della fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove. Le immagini sono state ottenute l'8 e il 9 settembre da una distanza di 53 milioni di km in 4 diverse esposizioni e mostrano 3I/ATLAS in bassa risoluzione come un piccolo "blob" che si muove sullo sfondo delle stelle fisse. La figura qui in alto infatti mostra la posizione di 3I/ATLAS l'8 settembre alle 21:00 e 23:40 UT e il 9 settembre alle 02:20 e 05:00 UT. Seppur non dettagliate, le immagini aiuteranno gli astronomi a rifinire con precisione la traiettoria di 3I/ATLAS.

La cometa osservata dalla sonda Lucy
La settimana successiva di settembre ha visto invece protagonista la sonda NASA Lucy destinata allo studio degli asteroidi troiani del Sistema Solare. Lucy ha prodotto immagini molto più dettagliate di 3I/ATLAS (qui sopra) sebbene si trovasse ad una distanza maggiore di Psyche, 386 milioni di km, grazie all'ausilio della sua camera L'LORI ad alta risoluzione. L'immagine, ottenuta il 16 settembre, mostra chiaramente l'aspetto cometario di 3I/ATLAS con la sua chioma e una debole coda che punta in direzione opposta al Sole. Dal punto di vista dell'osservatore che guarda questa immagine il Sole si trova dietro la sua spalla sinistra. Queste immagini aiuteranno invece a studiare con più dettaglio proprio la chioma e la coda della cometa grazie anche alle osservazioni condotte nell'esatto stesso momento dagli astronomi dell'Osservatorio Las Cumbres in Cile.

3I/ATLAS ripresa da Marte
Ottobre è stato invece il mese delle riprese della cometa 3I/ATLAS dalla prospettiva di Marte. Il visitatore interstellare è stato infatti ripreso dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (immagine di copertina), dalla sonda MAVEN (qui sopra) e dalla superficie del pianeta dal rover Perseverance (immagine sotto). Le immagini del Mars Reconnaissance Orbiter sono state ottenute il 2 ottobre 2025 da circa 30 milioni di km di distanza dalla cometa e rappresentano le più dettagliate tra quelle rilasciate dalla NASA grazie all'utilizzo dello strumento ad alta risoluzione HiRISE che permetterà agli scienziati di studiare in dettaglio la chioma di 3I/ATLAS. Una prospettiva del tutto inedita è stata quella invece ottenuta dalla sonda MAVEN. A differenza di tutte le altre immagini rilasciate, qui non vediamo una foto di 3I/ATLAS bensì il suo spettro di emissione elettromagnetica. MAVEN ha infatti scomposto la luce della cometa interstellare nelle sue lunghezze d'onda costituenti grazie ad uno spettrografo ultravioletto per comprendere meglio la chimica di questo oggetto, trovando una copiosa emissione di gas idrogeno proveniente dalla cometa che aiuterà a stimare il tasso di emissione di vapore acqueo. Le immagini riprese dalla sonda Perseverance sono quelle meno spettacolari di tutte dal momento che 3I/ATLAS appare come un debole sbuffo sullo sfondo delle stelle fisse. La peculiarità è però dovuta al fatto che queste immagini sono state ottenute da Perseverance direttamente dalla superficie di Marte, ai bordi del cratere Jezero. Credits: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS.

Le immagini dalle sonde solari
Le ultime immagini rilasciate (qui sotto) sono invece state ottenute dalle sonde NASA destinate allo studio del Sole. Queste non sono state puntate direttamente verso 3I/ATLAS, ma piuttosto è stata la cometa a finire nel loro campo di vista nei pressi del perielio di fine ottobre, quando la cometa è stata angolarmente molto vicina al Sole ed era quindi impossibile da osservare con altri strumenti che non fossero le sonde solari. In tutti e tre i casi, la cometa appare come una sfera luminosa e sfocata al centro dell'immagine.

Le immagini dalla sonda SOHO, missione congiunta ESA e NASA, sono state ottenute tra il 15 e il 26 ottobre ad una distanza di circa 358 milioni di km. Ci si aspettava che la cometa 3I/ATLAS fosse troppo debole per essere vista da SOHO, ma l'elaborazione dettagliata e la combinazioni delle diverse immagini hanno infine permesso di generare l'immagine mostrata sopra, dove la cometa appare al centro come un "blob" brillante e sfocato.
L'immagine di PUNCH è stata ottenuta combinando osservazioni multiple condotte tra il 20 settembre e il 3 ottobre di modo da far risaltare la cometa sullo sfondo delle stelle fisse che appaiono come strisce luminose nell'immagine. Le osservazioni PUNCH rivelano la coda della cometa, visibile come un leggero allungamento in basso a destra. Queste immagini hanno spinto gli strumenti di PUNCH oltre i propri limiti, dal momento che la sonda è progettata per studiare l'atmosfera e il vento solare.
La sonda STEREO ha osservato 3I/ATLAS tra l'11 settembre e il 2 ottobre. Anche in questo caso gli astronomi si aspettavano che la cometa fosse troppo debole per essere vista nelle singole esposizioni di STEREO, ma con una accurata elaborazione e la combinazioni delle diverse immagini ottenute dallo strumento Heliospheric Imager-1, la cometa è emersa dai dati.
La combinazione di tutti i dati ottenuti dalle sonde NASA permetterà di ottenere maggiori informazioni sulle dimensioni, proprietà fisiche e composizione chimica del visitatore interstellare 3I/ATLAS. Ulteriori dati sono in arrivo dal momento che la NASA non ha ancora terminato di scaricare tutti i dati dalle varie sonde sparse per il Sistema Solare attraverso il Deep Space Network, la rete internazionale di antenne radio giganti della NASA che supporta le missioni spaziali interplanetarie.