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16 Agosto 2025
18:30

La scienza del mal di mare: perché ci viene la nausea in barca e come prevenirla

La cinetosi, comunemente nota come “mal di mare”, è un disturbo causato dal conflitto tra ciò che ve diamo e ciò che il nostro corpo percepisce: siamo fermi in piedi, ma la nave ondeggia. Questo causa con sintomi come nausea, vertigini e vomito.

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La scienza del mal di mare: perché ci viene la nausea in barca e come prevenirla
cinetosi mal di mare

Il termine tecnico del "mal di mare" è cinetosi, una sindrome comune caratterizzata da nausea, capogiri e vomito, che nasce in risposta al movimento fisico o apparente: ciò significa che può insorgere sia quando ci troviamo su qualcosa che si muove – sia esso una nave, un aereo o una macchina – ma anche quando siamo di fronte allo schermo di un film o un videogioco particolarmente movimentato. Il disturbo è conosciuto in linguaggio comune come "mal di mare" per ragioni storiche: secoli fa non si poteva ovviamente parlare di "mal d'aereo" o di "mal d'auto", tantomeno non si sapeva cosa fossero un televisore o un videogioco. Infatti, questo disturbo veniva già citato da Ippocrate nei suoi scritti, dove il termine nausea deriva da naus, parola greca che indica la nave, a prova del fatto che fosse già chiara ai tempi la relazione tra cinetosi e i viaggi marittimi. Il "mal di mare" si manifesta quando le informazioni provenienti dal sistema vestibolare dell’orecchio interno, fondamentale per l'equilibrio e l'orientamento spaziale, non coincidono con quelle visive e propriocettive, generando un conflitto sensoriale, una sorta di corto circuito. Questo può indurre il cervello a interpretare la situazione come un segnale di pericolo.  Per far fronte alla cinetosi, tra i farmaci più comuni troviamo antistaminici come il dimenidrato, che riducono l’attività vestibolare ma possono causare sedazione: per questo è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o farmacista di fiducia.

Da cosa nasce la cinetosi o mal di mare

I sintomi della cinetosi spaziano dalla semplice nausea fino ad arrivare a capogiri e vomito. Ma perché avviene? La risposta potrebbe sorprendere, ma tutto ha origine all'interno del nostro orecchio, dove possiamo distinguere l'orecchio esterno, deputato alla percezione dei suoni, e l'orecchio interno, un complesso sistema responsabile dell'equilibrio e della percezione del movimento. Qui troviamo il sistema vestibolare, che lavora in stretta collaborazione con gli occhi e la propriocezione (la percezione del nostro corpo nello spazio) per fornire al cervello un quadro coerente della nostra posizione e del nostro movimento.

La cinetosi nasce quando questi segnali entrano in conflitto. Per esempio quando siamo sul ponte di una nave, il nostro sistema vestibolare percepisce le oscillazioni e i movimenti che stiamo compiendo galleggiando sull'acqua, ma gli occhi non vedono nulla muoversi, dato che siamo fermi immobili in piedi. Questo disallineamento sensoriale induce confusione nel cervello, che può interpretarlo come un segnale di allarme.

suono orecchio anatomia
La struttura interna dell’orecchio

Una delle teorie più accreditate sull'origine evolutiva della cinetosi è la cosiddetta "teoria del veleno": secondo questa ipotesi, il cervello interpreta il conflitto sensoriale come se fosse causato da una neurotossina ingerita, o comunque da una sostanza psicoattiva come può essere per esempio un allucinogeno. Di conseguenza, il corpo innesca la nausea e il vomito come meccanismo difensivo per eliminare la sostanza tossica, anche se in realtà non c'è nulla da espellere.

Come trattare il mal di mare?

Storicamente, il principio attivo più conosciuto per trattare la cinetosi era la scopalamina. Si tratta di un alcaloide ad attività anticolinergica, il che significa, detto in maniera più semplice, che agisce bloccando l'azione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto nella motilità intestinale.  Un tempo veniva utilizzata soprattutto in cerotti transdermici: applicati alcune ore prima del viaggio, rilasciavano il principio attivo in circolo in maniera graduale. Tuttavia, la scopalamina non è più commercializzata per questo scopo in Italia.

Oggi, nel nostro paese, tra i farmaci da banco più utilizzati contro la cinetosi ci sono gli antistaminici. Molte persone associano la parola "antistaminico" esclusivamente alle allergie, ma in realtà possono essere impiegati anche in altre problematiche. Gli antistaminici efficaci contro la cinetosi bloccano i recettori H1 dell'istamina a livello del sistema nervoso centrale, riducendo così gli impulsi provenienti dall'apparato vestibolare. Questo effetto è spesso accompagnato da una lieve sedazione, per cui è prudente evitare di guidare o svolgere attività che richiedano attenzione immediata dopo l'assunzione. Tra i principi attivi di questo tipo troviamo il dimenidrato, forse il più famoso, commercializzato in capsule o compresse e generalmente assunto 30-60 minuti prima dell'inizio del viaggio. Per qualsiasi dubbio, il vostro medico curante o il farmacista di fiducia sapranno indicarvi la soluzioni più adatta a voi.

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