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16 Luglio 2023
12:30

Perché ci viene il mal d’auto e come attenuarlo? La spiegazione scientifica

Vi capita spesso di soffrire di mal d'auto? Vediamo insieme quali sono le cause biologiche e cosa fare per attenuarne i sintomi.

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Perché ci viene il mal d’auto e come attenuarlo? La spiegazione scientifica
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Quello che tutti chiamiamo mal d’auto è in realtà un disturbo che si presenta ogni qual volta un soggetto predisposto si mette in viaggio su un mezzo di trasporto, dall’auto alla nave, passando anche per treni e autobus, sperimentando dei sintomi di disturbo del sistema nervoso autonomo. Nel 2006, uno studio su coppie di gemelli ha dimostrato la componente genetica del disturbo: sembra infatti che ci sia una certa predisposizione a soffrire di cinetosi, nonostante possa essere sperimentata anche per brevi periodi da chiunque. In questo articolo vediamo insieme quindi quali sono i sintomi, da cosa è causato e cosa si può fare per ridurre il mal d'auto.

Quali sono i sintomi del "male dei viaggiatori"?

Prima di capire da cosa è causato, specifichiamo che questo disturbo viene chiamato cinetosi e presenta una serie di sintomi ben distinti:

  • senso di nausea, spesso accompagnato da vomito;
  • pallore e sudorazione fredda;
  • vertigini;
  • mal di testa, sonnolenza o svenimento.

Questi sintomi possono presentarsi con qualunque mezzo di spostamento, oppure con uno solo in particolare. Altrettanto difficile è ottenere la diagnosi, che va spesso differenziata da una possibile labirintite. Purtroppo, chiunque può trovarsi a sperimentarlo almeno una volta nella vita… ma perché? E in che modalità?

Cosa innesca il mal d’auto?

Si tratta di un problema di conflitto (non interiore, ma biologico!). Proprio così.

Immaginate di stare intraprendendo un viaggio in autobus. Siete seduti sul sedile interno, sul lato sinistro riuscite a scorgere un bellissimo paesaggio. Vi sporgete per osservarlo meglio mettendovi in una posizione scomoda, nel frattempo il guidatore avanza con qualche frenata e in maniera non troppo lineare.

mal d'auto cinetosi sintomi cosa fare

Anche se non siete predisposti alla cinetosi, è molto probabile che il vostro organismo sia “destabilizzato” da ciò che avviene all’esterno. Infatti, abbiamo tre diversi sistemi che non riescono più a trovare coerenza tra di loro:

  • da un lato, gli occhi puntano verso il finestrino e vedono degli oggetti che passano davanti a voi ad una certa velocità, percepiscono dunque una condizione di movimento;
  • i propriocettori, ovvero i sensori della posizione del corpo situati sulla pelle, percepiscono che la vostra schiena è girata e appoggiata ad uno schienale;
  • il sistema vestibolare situato nell’orecchio interno, che si occupa di mantenere l’equilibrio, vi dice che il vostro corpo è seduto e fermo, forse anche in una posizione leggermente storta.

Questione di cervello

L’incoerenza tra queste informazioni di natura sensoriale converge nel cervello, attraverso i nervi cranici (e non solo), innescando una risposta di difesa. Alcuni percepiscono nausea, derivante dall’attivazione dei centri del vomito situati nel tronco dell’encefalo (detti nuclei vestibolari), altri addirittura brividi e ipersudorazione, sintomi dell’attivazione del sistema nervoso periferico.

tronco encefalico
In rosso, il tronco encefalico. Credit: Life Science Databases, CC BY–SA 2.1 JP, via Wikimedia Commons

Più nel dettaglio, secondo la teoria della “interferenza multisensoriale”, esisterebbero diversi tipi di conflitto a causare la cinetosi: il conflitto denominato A1 avviene quando il sistema visivo e quello vestibolare riportano informazioni di movimento incoerenti sul piano spazio-temporale (ad esempio, quando osserviamo un delfino nuotare da un gommone); il conflitto A2 avviene invece quando il sistema visivo riporta movimento mentre il sistema vestibolare no; il conflitto A3 invece quando il sistema vestibolare percepisce movimento mentre quello visivo no (come quando leggiamo in barca).

Cosa fare per ridurre il mal d'auto

La miglior cosa che si possa fare, almeno inizialmente, è cercare di sanare le contraddizioni del sistema corporeo, ad esempio, guardando un punto di fronte a voi che sia apparentemente fermo. Così, il sistema visivo andrà in accordo con quello vestibolare, poiché smetterà di inviare le informazioni contrastanti di oggetti che viaggiano a velocità elevata davanti a voi.

In questo senso, è anche molto utile cercare di fissare la posizione della testa per non oscillare troppo, ad esempio appoggiandosi ad un cuscino o uno schienale. Se siete in barca, sempre meglio sedere in mezzo piuttosto che a prua o poppa; in aereo vicino all’ala, perché darà un maggior senso di stabilità; in treno sempre nella direzione del movimento.

Altri metodi naturali contro la cinetosi sono il famoso “braccialetto”, una fascia elastica contenente un pulsante che preme esattamente la zona P6, 4 cm circa sotto la piega del polso. Questo metodo segue i principi della medicina cinese, ed in particolare la tecnica della digitopressione su punti cardine dell’agopuntura, stavolta esercitata da un semplice bottone in plastica. Alcuni studi suggeriscono anche l’assunzione di zenzero prima e durante il viaggio per alleviare i sintomi; in molti casi, poi, persino l’effetto placebo si è dimostrato utile.

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