
“123456” continua a regnare incontrastata come la password più diffusa al mondo. Un primato negativo che detiene ormai da 6 anni, su una classifica che viene stilata da NordPass da 7 anni con la consulenza indipendente di NordStellar. La sequenza delle prime 6 cifre era anche la più usata in Italia lo scorso anno, scalzata nel 2025 da “admin”.
I dati che stiamo per mostrarvi, frutto di un'analisi approfondita condotta su violazioni pubbliche e archivi del Dark Web nel periodo compreso tra settembre 2024 e settembre 2025, rivelano che la comodità vince ancora, e di gran lunga, sulla prudenza. E non pensiate che questo sia un problema legato all'età anagrafica o a una presunta inesperienza digitale degli utenti più anziani: l'indagine ha evidenziato come, dai Baby boomer fino fino alla Gen Z, passando per i Millenials, l'uniformità nella scelta di credenziali deboli sia pressoché totale.
Se a livello mondiale dominano le sequenze numeriche basiche, in Italia spiccano alcune peculiarità culturali e persino calcistiche, ma la sostanza non cambia: le porte delle vite digitali degli internauti sono spesso lasciate socchiuse. In questo approfondimento, oltre a svelarvi la top 10 della password meno sicure usate in Italia e nel mondo, vi forniremo qualche dritta utile per rendere i vostri account online più solidi dal punto di vista della sicurezza informatica.
Italia vs. resto del mondo: la classifica top 10
Di seguito vi riportiamo la classifica delle password più compromesse, mettendo a confronto le abitudini di noi italiani con quelle degli utenti del resto del mondo. Tra parentesi trovate anche il numero di volte in cui la stringa è stata rilevata nei database violati.
Top 10 Italia
- admin (usata 340.576 volte)
- password (in uso 109.533 volte)
- 123456 (utilizzata 95.899 volte)
- Password (usata 79.167 volte)
- 12345678 (in uso 53.030 volte)
- 123456789 (utilizzata 33.069 volte)
- 12345 (usata 22.208 volte)
- Napoli1926 (in uso 18.362 volte)
- 123stella (utilizzata 16.927 volte)
- perlanera (usata 14.969 volte)
Top 10 globale
- 123456 (utilizzata 21.627.656 volte)
- admin (in uso 21.030.012 volte)
- 12345678 (usata 8.274.408 volte)
- 123456789 (utilizzata 5.673.712 volte)
- 12345 (in uso 3.950.777 volte)
- password (usata 3.545.119 volte)
- Aa123456 (utilizzata 2.520.728 volte)
- 1234567890 (in uso 1.418.939 volte)
- Pass@123 (usata 1.210.039 volte)
- admin123 (utilizzata 1.087.247 volte)
Da dove vengono fuori queste classifiche
Per comprendere la gravità di questi numeri è fondamentale capire come sono stati ottenuti. L'indagine nasce dalla sinergia tra NordPass, NordStellar e un gruppo di ricercatori indipendenti esperti di cybersecurity. È stato svolto un lavoro di analisi su enormi quantità di dati provenienti da repository, ovvero archivi digitali, del Dark Web (quella parte di Internet non indicizzata dai motori di ricerca e spesso usata per scambi illeciti) e da violazioni di dati pubbliche avvenute nell'ultimo anno.
Uno degli aspetti più interessanti della ricerca di quest'anno riguarda l'analisi generazionale. Grazie all'esame dei metadati, incluse le date di nascita, è stato possibile associare le password alle diverse fasce d'età. Ci si potrebbe aspettare che i nativi digitali abbiano una “igiene informatica” migliore rispetto ai loro nonni, ma i risultati hanno smentito questa ipotesi. La qualità delle chiavi d'accesso è uniformemente scarsa: stringhe come “123456” e “admin” sono trasversali e vengono utilizzate indistintamente da tutte le generazioni. Questo dimostra che, nonostante l'aumento delle violazioni e le campagne di sensibilizzazione, l'approccio degli utenti non sta cambiando: la semplicità viene costantemente preferita alla sicurezza.
Come proteggere i propri account online
Al netto di quanto detto finora, cosa fare per proteggere la propria identità digitale? La prima regola è abbandonare la pigrizia. Create password complesse di almeno 8 caratteri che mischino numeri, simboli e lettere, oppure affidatevi alle passphrase: sequenze di parole (come una frase di senso compiuto) molto più lunghe e difficili da decifrare per un computer, ma più facili da ricordare per voi. È vitale, inoltre, non “riciclare” mai le credenziali: se usate la stessa chiave per l'e-mail e per i social, basterà una violazione per compromettere tutto.
Uno strumento essenziale che dovreste attivare ovunque sia possibile è l'autenticazione a più fattori. Si tratta di quel sistema che, dopo la password, vi chiede un secondo codice (via SMS, app di autenticazione o e-mail) per verificare che siate davvero voi. Per gestire la complessità di avere chiavi diverse per ogni sito, il consiglio è di utilizzare un password manager, un software "cassaforte" che genera e ricorda le credenziali al posto vostro. E, dal momento che il futuro è rappresentato dalle passkey, vi suggeriamo di attivare queste ultime ogni qualvolta è possibile farlo per un determinato servizio. Le passkey, infatti, puntano a eliminare del tutto le password, sostituendole con sistemi crittografici legati ai vostri dispositivi o ai dati biometrici, rendendo così l'accesso non solo più semplice, ma drasticamente più sicuro contro i furti di credenziali.