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In Egitto, un team di archeologi franco-svizzeri guidato da Philippe Collombert, dell'Università di Ginevra, ha scoperto la tomba di Teti Neb Fu, un medico reale vissuto più di 4.000 anni fa durante il regno del faraone Pepi II (2278-2216 a. C.), uno tra i faraoni più longevi della storia egizia. La tomba, appartiene alla tipologia "a mastaba", caratterizzata da basse strutture in pietra che presentano una camera funeraria sotterranea e che rappresentano le antesignane delle piramidi; si trova nella necropoli di Saqqara, a circa 40 chilometri a sud-ovest del Cairo, una delle più antiche d'Egitto. La tomba del medico, nonostante segni di violazioni avvenute già in antico da parte dei tombaroli, conserva le pareti ancora intatte, decorate con incisioni e opere d'arte con colori vivaci, tra cui una falsa porta dipinta e scene di offerte funerarie.
Le iscrizioni sulla tomba rivelano che Teti Neb Fu ricopriva diversi ruoli piuttosto prestigiosi: medico capo del palazzo, capo dentista e direttore delle piante medicinali. Era anche sacerdote e "mago" della dea Serket (la dea scorpione), associata alle creature velenose, suggerendo una sua competenza nel trattare morsi e punture velenose. La profonda conoscenza dell'arte medica da parte degli Antichi Egizi è nota sin dai tempi più antichi: la scoperta sottolinea ulteriormente l'importanza attribuita alla medicina e alla magia nell'antico Egitto, evidenziando come figure come Teti Neb Fu fossero altamente rispettate e tenute in considerazione a corte.
Gli scavi archeologici nel settore della necropoli di Saqqara in cui è stata ritrovata la tomba del medico Teti Neb Fu sono iniziati nel 2022. Nei dintorni della tomba del faraone Pepi II sono state scoperte non solo le tombe delle sue mogli, ma anche quelle di alti dignitari della sua corte, proprio come il medico reale.

I colori vividi della tomba hanno permesso di riconoscere con facilità l'apparato decorativo. Sulle pareti sono dipinti diversi generi alimentari, come pane, frutta, e vino, offerte per la nuova vita del defunto nell'aldilà. Il soffitto è stato dipinto di rosso, e sulla parete è stata realizzata una falsa porta, simbolico accesso alla vita dopo la morte.