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L’Epifania: origini e significato della festa legata alla Befana

La ricorrenza dell’Epifania, intesa come rivelazione o manifestazione fisica di Dio agli uomini, è molto antica, ma assume significati diversi a seconda delle confessioni religiose. Per la Chiesa cattolica, ad esempio, la festa del 6 gennaio commemora il giorno in cui i Re Magi fecero visita a Gesù.

A cura di Erminio Fonzo
6 Gennaio 2024
7:00
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L’Epifania: origini e significato della festa legata alla Befana
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L’Epifania è la celebrazione della manifestazione di Gesù agli uomini, cioè il momento nel quale il mondo ha saputo che era nato il figlio di Dio. La celebrazione è attestata sin dal II secolo d. C., ma non commemora un unico evento: secondo la tradizione cristiana, ci sono stati vari eventi attraverso i quali Gesù ha mostrato agli uomini la sua natura divina. Per la chiesa cattolica e le confessioni protestanti, l’Epifania ricorda soprattutto la visita dei Magi (oggi conosciuti come Re Magi) a Betlemme, mentre nelle chiese orientali prevale la commemorazione del battesimo di Gesù e del miracolo delle nozze di Cana.

Alla celebrazione dell’Epifania sono associate numerose tradizioni. Nel nostro Paese la più popolare è quella della Befana, che, come sappiamo, vola su una scopa per portare regali ai bambini.

Cosa si celebra con l’Epifania e che significato ha la festa

La parola epifania deriva dal verbo greco epiphaino, che significa apparire. Già nella religione pagana si credeva che si potessero verificare “epifanie” (apparizioni) degli dei mediante miracoli e altri segnali. L’Epifania cristiana celebra invece la "manifestazione di Gesù", cioè il suo essersi mostrato al mondo per la prima volta come figlio di Dio. Tuttavia, Gesù si è manifestato in diversi modi e la celebrazione dell’Epifania ha assunto significati diversi a seconda dei periodi e delle confessioni religiose. La celebrazione commemora infatti tre eventi.

Adorazione dei Magi

Nelle chiese occidentali, l'Epifania commemora soprattutto la visita dei Magi a Betlemme, considerato il momento nel quale gli uomini vennero a sapere che era nato il figlio di Dio. La vicenda è narrata dal vangelo di Matteo, secondo il quale alcuni Magi, guidati da una stella, raggiunsero Betlemme per adorare Gesù e gli portarono in dono oro, incenso e mirra.

L'adorazione dei Magi di Bartolome Esteban Murillo
L’adorazione dei Magi di Bartolome Esteban Murillo.

I Magi erano sapienti provenienti dall’Oriente. La parola indica infatti coloro che nell’antica Persia erano esperti di astrologia ed equivale a “maghi”. A proposito dell’Epifania si usa la versione “Magi”, perché “maghi” ha assunto un significato diverso. Con il passare dei secoli si è affermata la tradizione che i Magi fossero tre e sono stati assegnati loro anche dei nomi, che variano a seconda delle fonti. I più diffusi sono Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, attestati per la prima volta nel V secolo. Si è inoltre diffusa la credenza i tre fossero arrivati a Betlemme il 6 gennaio, pochi giorni dopo la nascita di Gesù (le fonti antiche non menzionano la data).

Oggi in genere si parla di “Re Magi”, ma l’idea che i tre sapienti giunti a Betlemme appartenessero a dinastie regnanti si è sviluppata solo nel Basso Medioevo e deriva, molto probabilmente, da un salmo biblico, secondo il quale i re dell’Oriente avrebbero portato dei regali al Messia.

I doni portati a Gesù, come sappiamo, erano l’oro, l’incenso e la mirra. Tutti e tre hanno un significato specifico: l’oro rappresenta la regalità di Gesù; l’incenso, che era usato nei templi, il sacerdozio; la mirra, che era una resina usata nella preparazione dei corpi per la sepoltura, prefigurava il martirio di Gesù e la sua natura umana.

Battesimo di Gesù

La prime celebrazioni dell’Epifania, attestate nel II secolo, celebravano il battesimo di Gesù. Secondo i vangeli di Marco, Luca e Matteo, Gesù fu battezzato da Giovanni Battista quando aveva trent’anni nelle acque del fiume Giordano. Gesù iniziò la sua predicazione dopo essere stato battezzato e, quindi, il battesimo rappresenta la sua “apparizione come figlio di Dio e Messia.

Il battesimo di Gesu in un'incona russa
Il battesimo di Gesù in un’icona russa.

Miracolo di Cana

L’Epifania di Gesù può essere intesa anche come il suo primo miracolo che, secondo il vangelo di Giovanni, fu la tramutazione dell’acqua in vino. Giovanni racconta che Gesù, invitato con i suoi discepoli a un matrimonio nella città palestinese di Cana, trasformò in vino l’acqua contenuta nelle giare. Il miracolo, secondo la religione cristiana, fu la prima prova della natura sovrannaturale di Gesù, che avrebbe in tal modo rivelato al mondo che era il figlio di Dio.

Le Nozze di Cana (affresco di Giotto)
Le Nozze di Cana (affresco di Giotto).

Le origini e l’evoluzione della celebrazione

La celebrazione dell’Epifania, intesa come battesimo di Gesù, è attestata sin dal II secolo a. C. Con il passare degli anni il significato della celebrazione si ampliò, includendo anche l’adorazione dei Magi e il miracolo di Cana, e si sviluppò una dicotomia tra le chiese occidentali e quelle orientali: le prime intendevano l’Epifania come celebrazione dell’adorazione dei Magi, le seconde come battesimo di Gesù e, in seconda istanza, come miracolo di Cana e adorazione dei Magi. Ancora oggi persiste questa divisione.

Cosa c'entra l'Epifania con la Befana

All’Epifania sono associate numerose usanze e tradizioni, che variano a seconda dei Paesi. In Italia, la tradizione più popolare è quella della Befana, l’anziana signora che porta regali ai bambini buoni. Il nome è una corruzione lessicale della parola “epifania” ed è attestato in forma scritta dal ‘500.

La Befana (credits Tiguliano)
La Befana. Credits: Tiguliano.

La Befana “nacque” probabilmente già nel XIV secolo, ma le sue origini non sono chiare. Molto probabilmente deriva da alcuni miti romani e celtici, secondo i quali delle figure femminili volavano sui campi coltivati in funzione propiziatoria. Secondo la tradizione cristiana, invece, la Befana deriva dalla storia di un’anziana signora che rifiutò di accompagnare i magi a Betlemme e indicare loro la strada; in seguito, pentitasi del rifiuto si mise alla ricerca di Gesù con un sacco pieno di doni ma, non trovandolo, iniziò a distribuire i regali a tutti i bambini.

La Befana appartiene solo al folklore italiano. Anche nel resto del mondo i bambini ricevono doni il 6 gennaio, ma la tradizione vuole che siano loro portati dai magi. In molti Paesi, infatti, l’Epifania è nota anche come Giorno dei Re Magi.

Fonti
David A Fisher, The Origins of the Epiphany, Pietro Citati, Il mito globale dei Re Magi, Corriere della Sera, 20 dicembre 2011
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