
Una forte ondata di maltempo sta attraversando tutta l'Italia, portando con sé piogge di forte intensità, allagamenti diffusi e tempeste di fulmini. Tra le località più colpite c'è sicuramente l'isola d'Elba, dove un violento nubifragio (il terzo in poco più di un mese) ha causato diversi disagi alla popolazione: in meno di un'ora sono caduti 70 mm di pioggia a Portoferraio, mentre 200 persone sono rimaste isolate a Forno a seguito di una frana.
Numerosi disagi sono stati segnalati anche nella provincia di Massa-Carrara (dove sono caduti 138 mm di pioggia portando con il torrente Carrione vicino all’esondazione), nel comasco e a Roma, dove i Vigili del Fuoco sono intervenuti nel corso della notte. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche è da ricondurre a una perturbazione di origine atlantica: per la giornata di oggi, mercoledì 10 settembre, la Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo arancione per 5 regioni del Centro-Nord (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria e Lazio), accompagnata da un'allerta gialla su quasi tutte le altre regioni italiane.
Nel corso della mattinata a Venezia è stato attivato il MOSE, mentre in Friuli-Venezia-Giulia è stato evacuato un campeggio con 2.300 persone.
Secondo gli esperti, il rischio, soprattutto lungo le aree costiere, è legato ai cosiddetti «temporali autorigeneranti», come quelli che hanno colpito proprio l'isola d'Elba, che possono favorire allagamenti o alluvioni lampo. L'instabilità, comunque, non durerà molto: secondo le previsioni, entro venerdì torneranno temperature più alte soprattutto nelle regioni meridionali.
I danni del maltempo all'isola d'Elba e nel resto dell'Italia
L'isola d'Elba è stata tra le zone più colpite del maltempo, che ha provocato un nubifragio: come anche riportato dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a Portoferraio sono caduti 70 mm di pioggia in meno di un'ora, causando. Nel frattempo, nella località di Forno circa 200 persone sono rimaste isolate a seguito di una frana, mentre le linee telefoniche sono state temporaneamente interrotte a causa delle violenti piogge.
Disagi simili sono stati riportati anche in Liguria, con oltre 100 mm di pioggia caduti a Chiavari e quasi 90 mm a Marinella di Sarzana, al confine tra Liguria e Toscana, mentre nel comasco 26 persone sono state evacuate a titolo precauzionale per in seguito a piccole frane e smottamenti.
In Piemonte, invece, sono stati rilevati picchi di pioggia fino a 101 mm in meno di 6 ore, soprattutto tra le basse valli di Susa e Casternone, mentre a Roma sono stati realizzati circa 100 interventi dei Vigili del Fuoco nel corso della notte. Nel frattempo, in Lombardia il maltempo ha creato una voragine lungo i binari della linea ferroviaria Milano-Lecco, con un treno fermatosi pochi metri prima.
Nelle prossime ore, un peggioramento delle condizioni meteorologiche è atteso anche in Abruzzo, Molise e Campania, anche se l'instabilità durerà poco: secondo le previsioni, già entro venerdì torneranno il sole e le alte temperatura, soprattutto nelle regioni del Sud-Italia.
Che cosa sono i temporali autorigeneranti come quelli che hanno colpito l'isola d'Elba
Diversi esperti hanno poi evidenziato il rischio di temporali autorigeneranti lungo le zone costiere, che possono favorire allagamenti o alluvioni lampo: si tratta di fenomeni che si verificano a seguito della formazione di celle temporalesche piuttosto imponenti, in grado di scaricare in poco tempo grandi quantità di pioggia. Vengono definiti “autorigeneranti” poiché si alimentano continuamente grazie all'aria proveniente dal mare, particolarmente calda e umida dopo la stagione estiva. Quello che si innesca, quindi, è una sorta di circolo vizioso: il vapore acqueo proveniente dalla superficie del mare si condensa in nuove nubi, che poi generano nuove piogge.
Ma la pericolosità di questi fenomeni temporaleschi è dovuta soprattutto alla loro stazionarietà: i temporali autorigeneranti possono insistere su un’area specifica per diverse ore, provocando nubifragi e allagamenti per via delle piogge intense e prolungate.
In ogni caso, la perturbazione di origine atlantica che sta attraversando l'Italia è dovuta a un'area di bassa pressione, ovvero la depressione d’Islanda, che richiama a sé l’aria calda proveniente dalle medie latitudini e quella fredda di origine artica. In questo modo, si creano degli squilibri termici che alimentano la depressione stessa e agevolano la formazione delle perturbazioni, che poi arrivano fino al nostro continente.