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Aperto ufficialmente al pubblico già dal 5 dicembre scorso, il futuristico progetto realizzato nel Principato di Monaco è ora realtà a tutti gli effetti, dopo circa 10 anni di lavori di realizzazione: stiamo parlando di Mareterra, la penisola artificiale che delinea un nuovo quartiere residenziale nella città. Come da cronoprogramma dei lavori, la nuova comunità di spazi residenziali del Principato prende vita dall'idea progettuale di partenza che trae ispirazione dai due elementi complementari guida al progetto, ovvero appunto il mare e la terra. La loro fusione, grazie all'applicazione di moderne tecniche di ingegneria, spaziando sulle nuove frontiere dell'architettura, ha permesso lo sviluppo di nuovi spazi residenziali, culturali e ricreativi a servizio della comunità, centrando appieno le strategie di crescita ambite del Principato.
I punti essenziali del progetto
Conosciuto anche con il nome di Portier Cove, il progetto Mareterra prevede, nella sua interezza, la realizzazione di circa 6 nuovi ettari di spazi destinati a residenze, attività commerciali e percorsi pedonali. La progettazione architettonica è a firma di tre importanti nomi nel panorama, ovvero Renzo Piano (nota archistar italiana), Denis Valode (importante archistar francese) e Michel Desvigne (da più di trent'anni pioniere nel campo della pianificazione urbana e paesaggistica). Mareterra si configura come un vero e proprio nuovo quartiere della città di Monaco, il cui sviluppo, prevalentemente pedonale (circa 19000 metri quadrati), dotato di un rigoglioso parco interno che massimizza l'impronta ecologica del progetto, è costato complessivamente circa 2.4 miliardi di dollari e circa 10 anni di lavori! Gli spazi dove nasce il nuovo quartiere affacciano direttamente sul mare e, per tale ragione, Mareterra gode di un ampio lungomare percorribile, ma anche di un piccolo porto "privato".

Oltre a queste importanti caratteristiche, Mareterra ha a tutti gli effetti una vasta offerta residenziale e commerciale, in quanto nei 6 ettari considerati per l'allargamento territoriale sono stati costruiti diversi corpi di fabbrica suddivisi architettonicamente per appartamenti, in totale 110, e ville indipendenti, 10 nello specifico. Il progetto ha anche importanti numeri riguardanti concetti di sostenibilità e impatto ambientale, riassunti dai seguenti punti di forza:
- circa 27000 m2 di verde coperto in tutta l'estensione dell'area;
- 9000 m2 di pannelli solari;
- 50% di acque meteoriche riutilizzabili;
- copertura mediante fonti rinnovabili di circa l'80% del consumo energetico per il riscaldamento e il raffrescamento.
Nonostante tutto questo possa sembrare relativamente normale, il concept fondamentale dietro il progetto è che tutto quanto descritto è stato realizzato aldilà della terraferma. Nei fatti, è stata realizzata una vera e propria nuova parte di Città e conseguentemente di Stato, quantificata in circa il 3% dell'attuale superficie del Principato (in partenza, il principato si estende su una superficie di circa 2.08 km2, il cui 3% è circa 0.06 km2 che sono i dichiarati 6 ettari!).
Le strutture di fondazione
Dopo la costruzione della cintura di protezione, lo spazio interno che formerà il quartiere viene realizzato mediante riempimento di materiale solido (sabbioso) e conseguente drenaggio dell'acqua interna presente. Ciononostante, per garantire un supporto stabile e poco cedevole per gli importanti carichi agenti su tutto il complesso, anche in ragione delle importanti altezze degli edifici costruiti, le fondazioni del complesso Mareterra sono state realizzate profonde, ovvero tramite pali di fondazione. Nella fattispecie, Mareterra si compone di ben 1100 pali di fondazione, realizzati in circa 20 mesi di lavorazioni. La lunghezza dei pali varia da 17 metri (nelle zone prossime alla costa naturale) fino ad un massimo di 61 metri (vicino alle strutture di protezione della costa artificiale, ovvero al di sotto delle strutture alte fuori terra). Si tratta di circa 40 km di pali realizzati, per un totale di circa 40000 metri cubi di calcestruzzo gettati a tal fine.
La difesa dalle onde
Dal punto di vista ingegneristico, una interessante parte del progetto riguarda la realizzazione delle strutture di protezione marittima. A tal fine, la costa artificiale di Mareterra è stata costruita mediante l'accostamento di 18 cassoni in calcestruzzo armato, prefabbricati, trasportati in sito e zavorrati una volta in posizione mediante riempimento con materiale granulare. In realtà, il riempimento granulare è solo quello definitivo: in tutta la parte di posizionamento e allineamento dei cassoni, il riempimento è gestito tramite acqua, il che permette di modulare facilmente la posizione della struttura cementizia. Nella fase finale, cioè con la sabbia, il peso di un singolo cassone è di circa 24 mila tonnellate.
Questa cintura di cassoni, di forma trapezia, funge da protezione contro gli effetti del moto ondoso, assorbendo le onde che colpiscono la costa e dissipando l'energia in ingresso dentro camere di smorzamento.
