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24 Febbraio 2025
15:32

Modem libero in Italia, un diritto ancora limitato: cos’è e perché è un problema con la fibra ottica

La legge sul modem libero in Italia permette ai consumatori di scegliere il proprio dispositivo di connessione, ma una falla tecnica nelle connessioni in fibra ottica impedisce ancora questa libertà. AGCOM è al lavoro per risolvere il problema, ma la scelta del modem/router resta limitata per le connessioni FTTH.

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Modem libero in Italia, un diritto ancora limitato: cos’è e perché è un problema con la fibra ottica
modem libero

Il tema del modem libero in Italia continua a essere oggetto di dibattito tra utenti, operatori e regolatori. Questo principio garantisce ai consumatori la libertà di scegliere il dispositivo con cui connettersi a internet, senza essere vincolati al modem fornito dal proprio operatore. Questa tutela, sancita dalla delibera n. 348/18/CONS dell'AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), impedisce agli operatori (Tim, Wind, Vodafone, Fastweb, Iliad) di imporre l’uso di un modem specifico, evitando così costi obbligati per il noleggio di apparecchiature spesso onerose. Sebbene in teoria gli utenti abbiano il diritto di scegliere il proprio modem o router, la realtà è ben diversa, soprattutto per le connessioni in fibra ottica. Tuttavia, AGCOM ha avviato di recente una consultazione pubblica per applicare il principio del modem libero anche alle connessioni FTTH con l’intento è assicurare agli utenti la possibilità di scegliere il proprio dispositivo in totale autonomia, senza restrizioni tecniche imposte dagli operatori. La possibilità di scegliere un dispositivo personalizzato può fare la differenza in termini di prestazioni, sicurezza e costi.

Cosa vuol dire modem libero e cosa dice la normativa Italiana

Il principio del modem libero, il diritto di navigare su internet con il modem preferito senza che ci sia l'obbligo di utilizzare quello imposto dall'operatore, nasce con il Regolamento europeo 2015/2120. In Italia, questa normativa è stata recepita dall'AGCOM con la delibera n. 348/18/CONS, che ha sancito il diritto degli utenti di usare un modem alternativo a quello fornito dal proprio operatore, senza subire penalizzazioni contrattuali o limitazioni del servizio. Tuttavia, la situazione si complica quando si passa dalle connessioni ADSL e FTTC (Fiber to the Cabinet) a quelle FTTH (Fiber to the Home).

Il problema del modem libero nella fibra ottica

Sebbene la normativa sembri chiara sulla carta, nella pratica le connessioni FTTH pongono diversi ostacoli alla libertà di scelta del modem. La maggior parte degli operatori utilizza un’architettura di rete che richiede un ONT (Optical Network Terminal) proprietario o un modem/router con credenziali specifiche fornite direttamente dall'ISP (Internet service provider). Ciò significa che, anche se l’utente volesse utilizzare un dispositivo diverso, spesso non avrebbe accesso alle configurazioni necessarie per farlo funzionare correttamente.

Alcuni operatori, come TIM e Vodafone, richiedono l’uso obbligatorio del loro modem per gestire servizi come la fonia VoIP, rendendo difficile l’adozione di dispositivi alternativi. Anche quando l’utente riesce a ottenere le credenziali di connessione, la configurazione può risultare complessa e non sempre garantisce le stesse prestazioni del dispositivo fornito dall’operatore.

Un altro problema riguarda l’assistenza tecnica. Molti operatori non forniscono supporto agli utenti che decidono di utilizzare un modem alternativo, lasciandoli di fatto senza aiuto in caso di problemi di connessione. Questo atteggiamento disincentiva ulteriormente la libertà di scelta, poiché molti utenti preferiscono evitare possibili complicazioni tecniche.

L’iniziativa AGCOM per un vero modem libero anche nella fibra

Di fronte a queste problematiche, AGCOM ha recentemente avviato una consultazione pubblica per estendere il principio del modem libero anche alle connessioni FTTH. L'obiettivo è garantire che gli utenti possano scegliere liberamente il proprio dispositivo senza vincoli tecnici imposti dagli operatori. L’idea è quella di rendere obbligatoria la separazione tra l’ONT (Optical Network Terminal), lo strumento che converte il segnale ottico proveniente dalla rete in un segnale elettrico, e il modem/router, permettendo così agli utenti di collegare un dispositivo di loro scelta senza necessità di un hardware proprietario. Inoltre, AGCOM punta a regolamentare la trasparenza nella fornitura delle credenziali di accesso, eliminando gli ostacoli attualmente imposti da alcuni ISP.

La consultazione pubblica rappresenta un passaggio cruciale, perché permetterà di raccogliere le opinioni di consumatori, operatori e associazioni di categoria. Se questa iniziativa dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe un passo avanti significativo per il diritto degli utenti, garantendo una vera e propria libertà di scelta del modem anche per le connessioni in fibra ottica.

I vantaggi di un vero modem libero

Garantire il modem libero anche per la fibra ottica porterebbe numerosi vantaggi sia per gli utenti che per il mercato. In primo luogo, permetterebbe una maggiore concorrenza tra i produttori di modem, incentivando l’innovazione tecnologica e l’abbassamento dei prezzi. Gli utenti potrebbero scegliere dispositivi con funzionalità avanzate, come una migliore gestione del Wi-Fi, maggiore sicurezza o supporto per reti mesh, un tipo di rete Wi-Fi in cui più dispositivi, chiamati nodi, lavorano insieme per coprire un’area più ampia con un segnale stabile e uniforme.

Inoltre, la possibilità di scegliere un modem alternativo consentirebbe agli utenti di evitare il pagamento di canoni aggiuntivi imposti dagli operatori per il noleggio del dispositivo. In molti casi, infatti, il modem fornito dall’operatore viene addebitato mensilmente in bolletta, con costi che nel lungo periodo possono superare il valore reale dell’hardware. Infine, un modem libero consentirebbe una maggiore personalizzazione della rete domestica, con la possibilità di impostare configurazioni avanzate, migliorare la qualità del servizio e adattare il dispositivo alle proprie esigenze specifiche.

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