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19 Settembre 2024
19:30

Molte opere d’arte rupestri potrebbero essere state realizzate da donne: la teoria di Dean Snow

Secondo uno studio scientifico, molte pitture rupestri antiche potrebbero essere state tutte realizzate da donne. La teoria, che ribalterebbe decenni di teorie archeologiche, si basa sulla dimensione delle impronte delle mani ritrovate accanto a questa tipologia di opere preistoriche.

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Molte opere d’arte rupestri potrebbero essere state realizzate da donne: la teoria di Dean Snow
Immagine
Grotta di Altamira. Public Domain

E se fossero state quasi tutte donne le prime artiste della storia dell'umanità? Questa teoria, proposta oltre dieci anni fa dall'archeologo Dean Snow della Pennsylvania State University, andrebbe a ribaltare decenni di teorie archeologiche secondo cui si è sempre dato per scontato che i primi artisti fossero prevalentemente uomini, spesso perché le opere erano collegate con tematiche di caccia. Ma su cosa si basa l'ipotesi di ricerca? Sulle impronte delle mani trovate accanto alle opere realizzate nelle grotte rupestri. Snow le ha infatti analizzate in otto siti rupestri in Francia e Spagna e confrontato le lunghezze relative delle dita. Ma come si fa a capire a chi appartenga un'impronta? Da quali dita sono più lunghe: il biologo John Manning ha infatti scoperto, precedentemente a questi studi, che le donne tendono ad avere l'anulare e l'indice più o meno della stessa lunghezza, mentre gli anulari degli uomini tendono a essere più lunghi degli indici. Così l'archeologo ha comparato questo dato con le impronte reperite sui siti arrivando a determinare che circa tre quarti delle impronte di mani sarebbero femminili.

Perché ci sono così poche artiste donne nella storia dell'arte?

In realtà, le artiste donne non sono affatto poche nella storia dell'arte. Sono "semplicemente" state cancellate dalla storia e relegate al ruolo di muse ispiratrici o di semplici soggetti. Il lungo processo che ha portato alla rivalutazione delle artiste nella storia dell'arte è ancora in corso. Se da molti anni sappiamo infatti del grandissimo talento di artiste come la seicentesca Artemisia Gentileschi, il genio dell'Art Déco Tamara de Lempicka o la voce dell'indipendenza messicana Frida Kahlo, è solo in questi anni che si sta riscoprendo la grandezza di tante altre artiste, come le impressioniste Berthe Morisot e Mary Cassatt o la pittrice rinascimentale Sofonisba Anguissola o ancora Hilma af Klint, che si considera essere la prima iniziatrice dell'Astrattismo. Sicuramente le artiste contemporanee – che tuttavia fanno ancora fatica ad emergere con la facilità delle loro controparti maschili – hanno una maggiore risonanza: nomi come Yayoi Kusama, Tracey Emin, Judy Chicago o le italiane Lisetta Carmi, Letizia Battaglia o Carol Rama sono già entrati nei libri di storia dell'arte. Sperando che il pregiudizio venga meno, sarà sempre più evidente come non esista un genio maschile e un minor genio femminile.

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