
I nitazeni, definiti come droghe più potenti del fentanyl, avrebbero causato il primo caso di overdose in Italia in un uomo di 28 anni a Brunico, in provincia di Bolzano. In Trentino Alto-Adige, come confermato dal procuratore di Bolzano Axel Bisignano ci sono state 35 segnalazioni correlate a queste sostanze. Cosa sono i nitazeni? È vero che sono più pericolosi del fentanyl? Si tratta di una classe di composti che rientrano all’interno degli oppioidi sintetici, per questo i loro effetti sono quelli di euforia e fortissimo rilassamento. Questi composti sono stati studiati e sintetizzati negli anni '50, ma le ricerche vennero abbandonate perché queste sostanze avevano troppi effetti collaterali, spesso molto gravi. Per questo motivo non furono mai commercializzati per uso medico.
Gli oppioidi sintetici come il fentanyl e i nitazeni sono sintetizzati in laboratorio e hanno lo stesso meccanismo di azione di eroina e morfina. Una volta nel cervello, bloccano i segnali del dolore legandosi ai recettori oppioidi e stimolando il rilascio di dopamina, causando intense sensazioni di benessere, rilassamento ed euforia.
Nello specifico, una tipologia di nitazene, l’N-pirrolidino protonitazene, è effettivamente più potente del fentanyl. Queste sostanze inducono rapidamente dipendenza e tolleranza, intrappolando chi li usa in un circolo vizioso che spinge ad assumere dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto o per evitare le crisi d'astinenza. Come anche riportato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), gli studi in vitro e in vivo hanno confermato che questa sostanza risulta essere tra le 3 e le 70 volte più potente del fentanyl e 300 volte più potente della morfina.

Questo però non ha fermato il commercio illegale. I narcotrafficanti negli ultimi anni hanno cominciato a vendere diverse tipologie di nitazeni sotto forma di polveri beige o di solidi bianchi incolore o cristallini, spacciandoli spesso come eroina bianca cinese, eroina normale oppure come pillole di ossicodone. Può essere somministrato attraverso diverse vie, tra cui fumo, sniffamento e iniezione. Già nel 2023 ci sono stati i primi casi di intossicazione negli Stati Uniti e in Europa.
Bastano dosi minime di questi oppioidi sintetici per scatenare effetti collaterali gravi, il che aumenta esponenzialmente il rischio di overdose, anche involontaria. Il pericolo più letale di queste sostanze è la depressione respiratoria, che si presenta quando i muscoli respiratori si rilassano eccessivamente fino a bloccare il respiro, causa principale di morte.
L’N-pirrolidino protonitazene avrebbe causato oltre 50 casi di overdose a Dublino, nel novembre del 2023. Dopo questi casi, la Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti (CND) ha deciso di sottoporre 4 nitazeni (metonitazepina, N-piperidinil etonitazene, norisotonitazene, protonitazene) sotto al controllo internazionale, seguendo le raccomandazioni dell'OMS. Con l'introduzione di queste sostanze nella Tabella I della Convenzione unica sugli stupefacenti (1961), l'obiettivo è aumentare i controlli e adottare le misure necessarie per proteggere la popolazione e evitare la diffusione di queste pericolose dorghe. Infatti, i nitazeni, e in particolare modo la N-pirrolidino protonitazene non hanno alcun uso terapeutico riconosciuto e potrebbero avere un grande impatto sulla salute pubblica anche se al momento, la loro presenza nel mercato globale delle droghe sembra essere piuttosto limitata.
Purtroppo le nuove sostanze sintetiche, le nuove droghe sono difficili da gestire perché spesso non si conoscono gli effetti a breve e a lungo termine. Ecco perché è importante starne alla larga.