;)
A meno di una settimana dall'ultimo episodio, sull'Etna c'è stata una nuova colata lavica tra il cratere Bocca Nuova e il cratere di Sud-Est, a una quota stimata di 2.980 metri. L'attività effusiva del vulcano è iniziata lo scorso 14 agosto, con un flusso lavico moderato e un'attività esplosiva in corso al Cratere di Sud-Est, con lanci di brandelli di lava inizialmente ricaduti all'interno dell'orlo craterico e lungo i versanti del cono. Come anche confermato dall'Osservatorio Etneo dell'INGV, la nuova bocca effusiva si è aperta lungo la frattura già interessata dall'attività effusiva registrata tra febbraio e marzo, così come quella del 10 agosto 2025.
In un video realizzato da un drone del Corpo Forestale della Regione Siciliana, la colata lavica è ben visibile lungo il pendio, anche se non sono state segnalate particolari criticità per boschi, centri abitati o infrastrutture.
Nell'ultimo aggiornamento disponibile, pubblicato dall'INGV alle 19:45 del 16 agosto, il flusso lavico risultava ancora attivo, con una lenta propagazione verso sud, e una modesta attività esplosiva segnalata al Cratere di Sud-Est .
Dal punto di vista del tremore vulcanico, invece, quest'ultimo è rimasto nella fascia dei valori medi, mentre l'attività infrasonica è stata moderata con eventi localizzati prevalentemente al Cratere di Sud-Est.
Per il momento resta attiva l‘allerta arancione per l'aviazione civile (il cosiddetto VONA, Volcano Observatory Notice for Aviation), che segnala un’eruzione in corso con rischi limitati e un'emissione di ceneri ridotta o assente. L'Aeroporto di Catania, tuttavia, è rimasto pienamente operativo.
L'Etna, comunque, rappresenta uno dei vulcani più attivi d'Europa, nato dallo scontro tra la placca Euroasiatica (a nord) e quella Africana (a sud). Proprio per questo, è attiva una fitta rete di monitoraggio, mentre l'INGV ha sviluppato un sistema di allerta precoce basato sull'intelligenza artificiale, denominato “ETNAS”.