
In un mondo complesso e sfaccettato come il nostro è inevitabile che sussistano profonde differenze tra Paese e Paese negli oltre 200 Stati della Terra. Alcuni di questi sono infatti classificati come “pericolosi” o ad “alto rischio” a causa delle condizioni socio-economiche, politiche o ambientali che li caratterizzano. Ma che cosa si intende di preciso con “Paese pericoloso” e quali sono quelli più pericolosi della Terra? Lo vediamo in questo articolo riportando le classifiche in base al tasso di criminalità (crime rate) e al GPI (Global Peace Index).
La classifica dei Paesi con più crimini al mondo
Come sempre succede in ambito geografico, non è affatto facile stilare una classifica dei Paesi più pericolosi del mondo. In questo caso, principalmente per due ragioni. La prima è che non esistono valutazioni oggettive della pericolosità e possiamo, al limite, basarci su indicatori statistici come il crime rate (il tasso di criminalità) e il Global Peace Index (Indice di Pace Globale), detto anche GPI. La seconda ragione è che la pericolosità di un determinato luogo può essere definita in base a fattori diversi, come la criminalità, l’instabilità politica, la presenza di guerre e conflitti, la mancanza di servizi, le mafie e la corruzione, la presenza di malattie endemiche, le condizioni ambientali estreme, il rischio sismico e idrogeologico e tanti altri.
Il crime rate, o tasso di criminalità, è un indicatore statistico che mette in relazione il numero di tutti i crimini commessi in un luogo con il totale della popolazione del luogo stesso. L’attendibilità del crime rate, tuttavia, può essere influenzata da diverse condizioni, come per esempio il fatto che ciò che viene considerato crimine varia da un Paese all’altro e nei Paesi con alti tassi di povertà e minor controllo da parte delle istituzioni difficilmente verranno registrati tutti i crimini commessi.
Secondo i dati raccolti sulla piattaforma WorldPopulationReview (dati Numbeo, 2024), i Paesi del mondo con il più alto crime rate, quindi i Paesi in cui si commettono più crimini in proporzione alla popolazione, sono i seguenti in classifica:
- Venezuela, con crime rate di 82,1
- Papua Nuova Guinea, con crime rate di 80,4
- Afghanistan, con crime rate di 78,4
- Haiti, con crime rate di 78,3
- Sudafrica, con crime rate di 75,5
- Honduras, con crime rate di 74,3
- Trinidad and Tobago, con crime rate di 70,8
- Siria, con crime rate di 69,1
- Guyana, con crime rate di 68,8
- Perù, con crime rate di 67,5
Giusto per avere un riferimento, il crime rate italiano è di 47,3.

La classifica GPI, il Global Peace Index
Il Global Peace Index è un indicatore elaborato dall’Institute for Economics and Peace ed è usato per determinare la “pacificità” degli Stati o, in altre parole, per misurare la tendenza alla guerra dei diversi Paesi del mondo. Lo studio del Global Peace Index è piuttosto complesso e analizza ben 23 indicatori, sia quantitativi sia qualitativi, come la spesa militare, la dimensione delle forze armate, il numero di armi pesanti, la capacità nucleare, il numero di conflitti combattuti, le relazioni con gli Stati vicini, il livello di instabilità politica e tanti altri.
In base a questa classifica (dati Vision of Humanity, 2024), i Paesi meno pacifici del mondo e più inclini ad azioni violente, in base al valore del GPI, sono i seguenti:
- Yemen, con un GPI di 3,397
- Sudan, con un GPI di 3,327
- Sudafrica, con un GPI di 3,324
- Afghanistan, con un GPI di 3,294
- Ucraina, con un GPI di 3,28
- Repubblica Democratica del Congo, con un GPI di 3,264
- Siria, con un GPI di 3,173
- Russia, con un GPI di 3,134
- Israele, con un GPI di 3,115
- Mali, con un GPI di 3,095
Sempre a scopo di riferimento segnaliamo:
- gli Stati Uniti, con un GPI di 2,622; in 132esima posizione su 163 Paesi considerati (dove 1 è il più pacifico e 163 il meno pacifico);
- l’Italia, con un GPI di 1,692; in 33esima posizione su 163 Paesi considerati.
- l'Islanda, con un GPI di 1,112; in prima posizione su 163 Paesi considerati è il Paese più pacifico del mondo.
