È capitato sicuramente a chiunque: quando qualcuno sbuccia un mandarino, un'arancia o una clementina tutta la stanza si "impregna" dei tantissimi composti aromatici che si sprigionano. Come se non bastasse l'odore può rimanere sulle mani anche per diverse ore. Ma come mai? Quali sostanze chimiche contiene la buccia degli agrumi? In questo articolo scopriamo la chimica degli oli presenti nelle vescicole della buccia degli agrumi.
Quali sostanze ci sono negli oli degli agrumi?
Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare dal punto di vista chimico gli oli presenti sulla buccia. Avete presente quei piccoli pallini che si possono notare se guardiamo bene da vicino la loro buccia? Ecco, queste vescicole contengono sia delle sostanze oleose sia volatili, ovvero molecole che evaporano facilmente raggiungendo il nostro naso. Il termine tecnico è vescicole oleifere.
Uno studio pubblicato sul Journal of Chemical Education sono stati analizzati questi oli per capire proprio quali molecole sono presenti al loro interno. Hanno scoperto che sia nella buccia dei limoni che in quelle delle arance è presente una sostanza chiamata R-(+)-limonene, la principale sostanza oleosa. Il nome potrebbe ingannarci e farci pensare che sia un componente solo dei limoni, ma non è così.
Se fosse presente solo l'R-(+)-limonene, però, l'odore sarebbe identico. Infatti, la buccia di arancia è costituita anche da oltre 100 molecole organiche volatili. L'olio della buccia del limone, invece, oltre all'(R)-(+)-limonene, contiene anche β-pinene e γ-terpinene e, inoltre, più di altri 100 componenti minori, incluso il citrale.
Insomma abbiamo capito che l'odore tipico degli agrumi è costituito non solo dal limonene, ma anche da altri componenti minori che spesso rappresentano solo il 2% dell'olio: sono quest'ultimi, però, che ci permettono di riconoscere la differenza tra i vari profumi e odori degli agrumi.
Perché l'odore degli agrumi è così forte?
Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, gli oli degli agrumi contengono tantissime sostanze organiche volatili. Nel momento in cui sbucciamo un agrume, le vescicole oleifere che contengono gli oli letteralmente esplodono andando a rilasciare le sostanze in aria: questo perché gli oli nelle vescicole sono sotto pressione.
Queste molecole poi riescono a raggiungere il nostro naso andando a stimolare i recettori olfattivi presenti nella cavità nasale. Tutte insieme, quindi, costituiscono il tipico e forte profumo (o odore sgradevole se non piace) degli agrumi.
Perché l'odore rimane sulle mani?
Dato che le sostanze contenute nella buccia degli agrumi sono oleose, quando ne sbucciamo uno con le mani (e in particolare con le unghie) queste sostanze possono rimanere "appiccicate" sulla pelle, ma anche incastrate sotto le unghie.
Di conseguenza, se non ci laviamo le mani con acqua e sapone, gli oli non spariranno "magicamente" e continueranno a rilasciare nell'aria le molecole organiche volatili. Ecco quindi spiegato perché l'odore può rimanere nelle mani per diverso tempo.