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19 Luglio 2025
13:00

Perché gli italiani gesticolano così tanto? Come viene percepita la nostra gestualità dagli stranieri

La gestualità italiana è un aspetto culturale complesso, ma può generare malintesi con persone di altre culture. Uno studio ha analizzato le differenze tra italiani e romeni, mostrando come ci siano gesti interpretati diversamente, creando confusione nella comunicazione interculturale.

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Perché gli italiani gesticolano così tanto? Come viene percepita la nostra gestualità dagli stranieri
gesti italiani

La gestualità italiana è spesso oggetto di curiosità e ha dato vita all'attribuzione di stereotipie da parte degli stranieri, per esempio, è noto il frequente uso delle mani durante le conversazioni, interpretato come un segno di passionalità ed espressività. Tuttavia, così come la comunicazione non verbale è una componente essenziale dell'interazione umana, il significato legato ad alcuni gesti può generare fraintendimenti.

La gestualità italiana: un tratto culturale

La comunicazione non verbale funge da complemento al linguaggio verbale, arricchendo la comunicazione con sfumature che le sole parole potrebbero non trasmettere e la gestualità italiana è una di quelle più conosciute. Secondo il "Dizionario dei gesti degli italiani" curato da Isabella Poggi, i gesti italiani possono essere classificati in diverse categorie funzionali, tra cui:​

  • Gesti personali: esprimono stati d'animo o emozioni individuali.​
  • Gesti interpersonali: regolano le interazioni sociali tra individui.​
  • Gesti regolativi: indirizzano o modulano il flusso della conversazione.​
  • Gesti referenziali: rimandano a oggetti, persone o concetti specifici.​

Questa classificazione evidenzia la complessità e la ricchezza del repertorio gestuale italiano, che si è sviluppato nel corso dei secoli come risposta a esigenze comunicative specifiche della nostra società.​

Italiani e romeni a confronto: gli esempi

Uno studio condotto dall'Università per Stranieri di Perugia ha analizzato l'interpretazione dei gesti italiani da parte di cittadini romeni, evidenziando come gesti, espressioni facciali e contatti visivi vengano interpretati in modo diverso dalle due comunità, e come questo possa generare fraintendimenti o malintesi in diversi contesti (es. scuola, lavoro, interazioni quotidiane). Questo studio ha messo in luce che esistono delle divergenze culturali nei codici gestuali e non verbali tra italiani e romeni e che alcuni gesti italiani (specialmente quelli molto espliciti ed enfatizzati) possono essere percepiti dai romeni come eccessivi, invasivi o confusivi, se non sono contestualizzati.

Alcuni esempi:

Gesto italiano Significato in Italia Interpretazione dei romeni
✋ “Giuro!” (mano sul petto) Sincera promessa, impegno solenne“ Buona fortuna”, “Zitto”, “Non dico”, “Che vada tutto bene”
👉 “Ti faccio un culo così!” (mano aperta a indicare grandezza) Minaccia / esagerazione “Tanto”, “Molto”, “Grande” (non sempre offensivo)
🤌 “Sa cavarsela!” (dita raccolte, oscillazione) Abilità, furbizia “Strada curva”, “È stato complicato”, “Approssimativo”
✝️ “Metterci una croce sopra” Chiudere con una persona/situazione “Benedizione”, “Hai messo punto”, “Sei morto”
🍷 “Ha alzato il gomito” Ubriachezza Non compreso, nessuna interpretazione fornita
    Allo stesso modo, anche gli italiani hanno avuto difficoltà a interpretare alcuni gesti delle persone romene:

Implicazioni nella comunicazione interculturale

Lo studio appena descritto dimostra concretamente quanto il modo di gesticolare italiano non sia sempre “trasparente” per chi ha un retroterra culturale differente dal nostro, offrendoci evidenze empiriche sul fatto che non è solo la lingua a dover essere “tradotta”, ma anche il linguaggio del corpo e che la gestualità non è universale né nella sua manifestazione né nel suo significato. La differenza nella comunicazione non verbale tra culture può rappresentare sia una barriera che un'opportunità. Comprendere e adattarsi ai diversi codici gestuali è fondamentale per facilitare l'interazione e prevenire malintesi. Ad esempio, mentre in Italia il contatto visivo diretto è spesso segno di attenzione e sincerità, in altre culture può essere percepito come invadente o irrispettoso. Pertanto, la consapevolezza delle proprie abitudini comunicative e la sensibilità verso quelle altrui sono essenziali per promuovere una comunicazione efficace e rispettosa.​

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