;Resize,width=638;)
Passeggiando per il centro di Milano, e andando nella zona della finanza di piazza Affari (tra le piazze Cadorna e Cairoli), è impossibile non notare di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese, una gigantesca scultura in marmo raffigurante una mano con quattro dita mozzate e un unico dito rivolto al cielo, il medio. Questa enorme statua, realizzata nel 2010 dal provocatorio artista contemporaneo Maurizio Cattelan, si chiama ironicamente L.O.V.E. Ma perché? C'è chi dice che voglia prendere in giro il mondo della finanza (allora molto in crisi), mentre secondo altri è all’allusione al saluto fascista: un'interpretazione verosimile anche per via delle architetture spiccatamente fasciste della piazza dove è ospitata.
L.O.V.E. è un acrostico che sta a indicare le parole Libertà, Odio, Vendetta, Eternità. Il loro significato non è però ovvio: questa scultura in marmo di Carrara, che con il basamento in travertino romano arriva a un'altezza di ben 11 metri, non ha infatti un senso unico ed esplicito. Nel tempo si sono susseguite diverse interpretazioni, ma nessuna di queste è certa.
Ma perché la statua si trova in centro a Milano? Nata per essere esposta temporaneamente in occasione di una mostra dello stesso Cattelan a Palazzo Reale, nel 2010, L.O.V.E. è poi rimasta in modo permanente per volere della giunta dell'allora sindaco Giuliano Pisapia e dell'assessore alla Cultura Stefano Boeri (oggi presidente di Triennale Milano). Non senza polemiche: questo enorme oggetto crea un effetto di stupore, e il gesto del dito medio alzato è sicuramente irriverente. Eppure, nonostante la prima stranezza, la statua appare in armonia con i marmi degli edifici della piazza, risistemata negli anni '30 del Novecento dall’architetto Paolo Mezzanotte, e ne accentua le caratteristiche stranianti e metafisiche.