
L'errore 404, ovvero quello che restituisce il messaggio “Page Not Found” (ovvero “pagina non trovata”), è un codice di risposta standard del protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol), che avvisa l'utente che la pagina Web richiesta non è stata trovata. Si verifica nel momento in cui un browser comunica correttamente con un server, ma quest'ultimo non riesce a localizzare la risorsa specificata, spesso perché è stata spostata o eliminata senza aggiornare il link che ne permette il ritrovamento, causando così un errore lato client.
Contrariamente a una leggenda diffusasi nei primi anni Duemila, quindi, questo codice non deriva da una fantomatica “stanza 404” del CERN, il centro di ricerca dove è nato il World Wide Web. Piuttosto, è stato semplicemente assegnato in modo arbitrario, come spiegato da Robert Cailliau, informatico belga che, insieme a Tim Berners-Lee, co-inventò il Web. Il sistema di numerazione era progettato per essere efficiente, evitando messaggi lunghi e complessi in un'epoca in cui lo spazio di memoria era limitato. Quindi, l'errore 404 è solo una parte del linguaggio tecnico del Web, diventato nel tempo un simbolo riconoscibile di una pagina mancante.
Errore 404: cosa succede quando compare e cosa significa
Quando navigate sul Web e incappate in un errore 404, significa che il server ha ricevuto la vostra richiesta, ma non ha trovato la pagina che cercavate. Questo può accadere se, per esempio, il link è stato digitato male oppure se la pagina cercata è stata rimossa e il collegamento non è stato aggiornato dall'amministratore del sito Web. L'errore stesso viene restituito sotto forma di una pagina Web con il messaggio 404 – Page Not Found o simili, ma non necessariamente compaiono queste parole chiave.
Spesso il messaggio è accompagnato da un design creativo, messaggi umoristici oppure immagini che hanno una qualche attinenza con il sito visitato (se doveste incappare in un errore 404 su Geopop, per esempio, vedreste accanto al messaggio d'errore un meteorite).

Dal punto di vista tecnico, il sistema HTTP utilizza codici di tre cifre per segnalare vari stati della comunicazione. Nel caso dell'errore 404, il primo “4” indica un errore lato client, mentre la restante parte del codice d'errore, lo “04” appunto, rappresenta specificamente il problema di una pagina non trovata. Per la cronaca, gli errori lato server, ovvero quelli imputabili a quest'ultimo, sono contrassegnati da codici che iniziano per “5”. Questo schema si ispira a protocolli di rete precedenti come il più leggero FTP (File Transfer Protocol), dove i codici numerici a tre cifre erano già in uso per indicare lo stato delle comunicazioni.
La leggenda della “stanza 404” del CERN è infondata
La leggenda della “stanza 404” del CERN, secondo cui il codice d'errore in questione venne scelto come “tributo” a quest'ultima, è palesemente infondata. Per qualche strana ragione, però, nei primi anni 2000 questa teoria prese piede e si diffuse in modo importante. Forse sono in molti a credervi ancora oggi.
Questa ipotesi sosteneva, in buona sostanza, che una fantomatica stanza 404 presente al CERN ospitasse i primi server del Web e anche l'ufficio di Tim Berners-Lee. Quest'ultimo, dal momento che non sempre riusciva a trovare il suo ufficio, avrebbe deciso di dare all'errore il numero della stanza, proprio per il motivo in questione. Dobbiamo ammettere che la storia ha effettivamente un sapore affascinante, quasi romantico… peccato, però, che sia totalmente falsa! E ad affermarlo è una fonte più che affidabile: Robert Cailliau, collega di Tim Berners-Lee e, insieme a lui, inventore del World Wide Web. In un'intervista rilasciata a Wired USA, Cailliau ha infatti spiegato:
Quando scrivi il codice per un nuovo sistema, non perdi troppo tempo a scrivere lunghi messaggi per le situazioni in cui rilevi un errore. […] I geek moderni non hanno più idea di cosa significasse programmare con 64k di memoria. 404 non è mai stato collegato a nessuna stanza o luogo fisico al CERN. Questo è un mito completo.