
Il 17 maggio 1884 il Ponte di Brooklyn fu attraversato da un corteo di 21 elefanti, 10 dromedari e 7 cammelli per testarne la resistenza. Certo, leggendo così la notizia potrebbe sembrare un metodo un po' eccentrico per verificare la robustezza della struttura, ma tutto fu pensato appositamente per rassicurare la popolazione. Ma… in che senso?
La tragica inaugurazione del Ponte di Brooklyn
Il Ponte di Brooklyn aprì al traffico il 24 maggio 1883 e all'epoca era visto dalla maggior parte delle persone tanto con eccitazione quanto con timore: si trattava della prima struttura capace di attraversare l'East River, collegando l'Isola di Manhattan e il quartiere di Brooklyn, ma sarebbe stata in grado di reggere? In fondo erano altri tempi, e non tutti erano abituati ad opere tanto imponenti.
Il 30 maggio venne organizzata l'inaugurazione ufficiale e molti curiosi accorsero: era finalmente possibile attraversare a piedi il ponte! Le cose però non andarono come sperato: una signora cadde dalle scale, travolgendone altre e, a catena, scatenando il panico. Quella che doveva essere una giornata allegra si trasformò in una tragedia: 12 persone persero la vita, 7 furono ferite gravemente e 28 in maniera lieve. Inutile dire che il ponte venne presto demonizzato e la sua reputazione crollò a picco a pochi giorni dalla sua apertura.
Fu proprio a questo punto che gli organizzatori pensarono a come risollevare la situazione, e presto si scelse di ingaggiare lo showman e circense P.T. Barnum.
La storia e la sfilata degli elefanti
P.T. Barnum all'epoca era un nome piuttosto noto nel mondo dell'intrattenimento: aveva dato vita a un suo circo itinerante – il Barnum & Bailey Circus – e, in origine, si era offerto per fornire intrattenimento durante la cerimonia di apertura del ponte. Gli organizzatori però declinarono… almeno in un primo momento. Dopo il disastro, le vittime e lo scandalo che ne conseguì, pensarono che in fondo chiamare un intrattenitore del suo calibro per rilanciare il nome del ponte poteva essere una buona idea.
Organizzarono quindi per il 17 maggio 1884 una nuova marcia con 21 elefanti, 10 dromedari e 7 cammelli, con a capo Jumbo, un pachiderma da 6 tonnellate. L'obiettivo era chiaro: dimostrare in maniera inequivocabile la solidità del ponte e la sua sicurezza. All'evento accorsero tantissime persone e lo stesso New York Times scrisse che sembrava che "l'arca di Noè si fosse riversata su Long Island".
Inutile dire che l'idea della parata funzionò a dovere e, da quel momento in poi, il ponte di Brooklyn divenne indiscutibilmente uno tra i principali simboli della città.