Da secoli uno dei simboli più famosi del panorama di New York, il ponte di Brooklyn, progettato dell'ingegnere tedesco John Augustus Roebling, fu completato e inaugurato nel 1883: un grande successo ingegneristico che non solo può vantare di essere tra i National Historic Landmarks, i simboli storici nazionali degli Stati Uniti d'America, ma anche di essere il primo ponte ad essere costruito in acciaio e per lungo tempo anche il ponte sospeso più grande al mondo. L'imponente struttura è lunga circa 1,8 km ed è posto a circa 40 metri di altezza al di sopra del fiume East River – con più di 125 anni sulle spalle, ancora oggi ospita il passaggio di più di 150 mila tra macchine e pedoni.
Perché c'era bisogno di un ponte a Brooklyn?
Il nome deriva dal luogo in cui sorge: il ponte infatti mette in collegamento l'isola di Manhattan con il quartiere di Brooklyn a New York. Con i suoi 1,8km di lunghezza, carreggiata ampia e passeggiata pedonale, è possibile attraversarlo godendo del paesaggio che si estende a cavallo del fiume East River.
Ed è proprio a causa di questo fiume che venne costruito il ponte: l'East River era infatti uno snodo cruciale per i lavoratori che da Brooklyn, dove vivevano, si dovevano recare quotidianamente a Manhattan. Quotidianamente erano costretti ad attraversare il fiume con imbarcazioni lente, senza contare i ritardi e i pericoli causati dalle terribili gelate che si verificavano nei mesi più freddi.
Si narra che a rimanere bloccato su uno di questi traghetti disagiati fosse proprio l'ingegnere tedesco John Roebling, che in quella occasione cominciò a concepire l'idea di un ponte che potesse liberare i newyorkesi dalle limitazioni del maltempo. Così, dopo la grande gelata del 1867 anche le istituzioni locali si convinsero dell'importanza di slegarsi dai vincoli stagionali, e incaricarono l'ingegner Roebling, che vantava la firma su svariati ponti del Nord America, di proporre un progetto.
Come è stato costruito il ponte di Brooklyn?
I lavori della New York Bridge Company iniziarono nel 1869 e durarono per ben 14 anni: 14 anni che costarono 15 milioni di dollari, l'equivalente di circa 320 milioni di oggi. Costarono anche la vita di circa due dozzine di operai, dei 600 che lavorarono per la sua realizzazione, la maggior parte morti per embolia gassosa per le numerose immersioni nelle camere di scavo sottomarine. Lo stesso padre costruttore John Roebling non riuscì a vedere la nascita del ponte: morì nel 1869 durante l'attracco mal riuscito di un traghetto, dove la sua gamba rimase schiacciata tra la banchina e la chiglia. A guidare quindi concretamente la maggior parte del progetto ci pensarono Emily Warren Roebling, la nuora, e il figlio Washington Roebling, che a sua volta soffrì gravemente delle stesse embolie gassose che avevano colpito gran parte della squadra di lavoro.
I lavori progredivano, comunque, incessantemente e nel 1876 ci fu la prima traversata, effettuata dal capo meccanico Farrington, munito di una sorta di teleferica con motore a vapore, che impiegò 22 minuti. Finalmente, il 24 maggio 1883, il ponte venne aperto al traffico con una sontuosa cerimonia di inaugurazione. Un'occasione per rassicurare le persone scettiche della solidità di un ponte d'acciaio sospeso così lungo: il grande imprenditore circense Phineas Taylor Barnum fece sfilare 21 elefanti, capitanati da Jumbo, di 6 tonnellate.
Tecnologia e caratteristiche
Il ponte di Brooklyn fa parte della categoria dei ponti sospesi, ossia quelli per cui la struttura che consente l'attraversamento è appesa per mezzo di cavi ad altri cavi principali sorretti dalle torri alle estremità del ponte.
John Augustus Roebling era maestro nell'arte di intrecciare i fili di acciaio in modo da ottenere costruzioni forti, solide ed affidabili. Per questo motivo divenne un metodo fondamentale per la realizzazione del primo ponte sospeso in acciaio, che da torre a torre doveva snodarsi per quasi 2km. Nel ponte di Brooklyn troviamo infatti 4 cavi d'acciaio ancorati ad apposite piastre, una per ogni cavo, che sono poste all'interno di calotte di granito alte circa 3 metri, posizionate agli estremi del ponte. Ogni cavo, poi, è il risultato di 5657 metri di filo d'acciaio galvanizzato con zinco, un processo che lo rende più resistente al vento e alle intemperie. La base del ponte è invece costituita da travi di acciaio che pesano circa 4 tonnellate ciascuna. Le travi sono assicurate ai tiranti verticali, ancorati a loro volta a dei tiranti posti in diagonale: questa struttura fa sì che il tutto rimanga in posizione.